lunedì 18 maggio 2009

Conciliare le passioni...

non è sicuramente cosa facile, specialmente quando sono numerose e spesso in contrasto!

Come sapete, mi piace molto la corsa a cui dedico gran parte di questo blog, ma se avete scorso i precedenti post, ci sono anche le api di mezzo in questo periodo. E dato che la stagione apistica è entrata nel suo vivo proprio adesso, i tempi per la corsa si riducono e soprattutto le energie...

La scorsa settimana ho dovuto recuperare 3 sciami e un quarto si spera abbia deciso di scendere dal castagno (andiamo stasera a vedere) e praticamente lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì sera e domenica sono state dedicate alla cura di questi benedetti animali. Per non saltare l'allenamento del giovedì, mi sono alzato alle 5.45 e ho corso un'oretta. Devo ammettere che correre la mattina ha tutto un altro sapore e ti da una carica incredibile per tutta la giornata, peccato che riesca a farlo poche volte, dati gli orari assurdi a cui mi devo alzare...

Dunque, riassumendo, ho però dovuto saltare il lungo lento che volevo fare domenica. In effetti, la tabella non lo prevederebbe, visto che per la 10K in 45' dovrei fare 3 allenamenti/settimana, ma dato che non voglio perdere smalto per le maratone autunnali volevo tenere il kilometraggio alto. Quindi che fare? Tiro il collo alle api e perdo il suocero e il miele? oppure salto l'allenamento e recupero quando sarà più fresco?

A voi lascio consigli e suggerimenti...

Buone corse...

P.S: e per chi volesse dell'ottimo miele di acacia, può contattarmi ;o)

lunedì 4 maggio 2009

The Abbots Way: secondi come Twin Team!!!

Che esperienza!!! Primo trail, prima gara a staffetta col Kappadocio e subito secondi in classifica come Twin Team. O meglio, primi degli "umani"... e con una grande prestazione nel secondo giorno, recuperando 11' al team che ci precedeva. Iniziamo con la cronistoria.

La TAW (www.theabbotsway.com) è un'ultra trail marathon che si disputa in 2 giorni con percorso Pontremoli-Bardi-Bobbio, attraversando l'Appenino Parmense e Piacentino. Il percorsosi snoda in maggior parte su strade sterrate per monti, valli, paesi, abbazie, fiumi, boschi e sentieri per 125km divisi in due tappe: Pontremoli-Bardi e Bardi-Bobbio. Il percorso segue in larga parte l'antica via Francigena. Si può partecipare singolarmente oppure con il twin team. Io e Kappadocio (al secolo Alessio) partecipiamo come Twin, io soprattutto trascinato dall'entusiamo di Kappa per queste esperienze, mentre sono più "stradaiolo" e sicuramente meno allenato per questo tipo di eventi.

Il sabato partenza alle 7.30 e Kappa si prende carico della prima parte, valutando (purtroppo per me erroneamente!!!) che il maggior dislivello complessivo equivalesse a tappa più dura. In attesa della mia tappa, seguo con la macchina il compare di viaggio raggiungendolo nei vari punti dove strada e pista si incrociano e per fare un po' di tifo, mentre nei tratti di trasferimento osservo intorno a me il panorama eccezionale di zone, onestamente, del tutto sconosciute prima di questo we.

Il cambio avviene a Borgotaro, nella piazza. Kappa ha fatto la sua parte e scatto in seconda posizione come twin team insieme ad una squadra di Roma. Incontro un ragazzo di Milano, Massimo, con cui faccio un piccolo tratto, poi inizia la salita e io ho più energie (per ora...) e salgo spedito, raggiungendo e superando alcuni concorrenti della corsa completa, nonchè le prime donne! Dopo circa 5-6km incontro Lorenzo, il vincitore della scorsa edizione, e mi attacco al suo treno per avere compagnia e per cercare di "dosare" le energie, visto che sono alla prima esperienza. Il percorso intanto è sempre bellissimo, impegnativo ma bellissimo, e soprattutto sarebbe adatto al Kappa vista la quantià di fango e bosco!!! Si passa vicino a molte chiese antiche in pietra la cui fugace vista è veramente bella, ci si infila in guadi, si attraversano boschetti, si ammira il panorama dell'Appenino. E si arriva intorno al 17°km dove ritrovo il kappa a fare foto e il tifo e un buon ristoro: in questo momento siamo secondi e con un ottimo tempo, ma il terzo team è proprio alle calcagna! Da qui però inizia un altro tratto di salita incredibile, è già il terzo lungo e con pendenze medie del 13-14%, e le mie energie iniziano a scendere verso il livello della riserva... Il percorso si snoda sempre bellissimo per boschi ameni e luoghi suggestivi, complimenti davvero a chi ha scelto la strada! Lascio andare Lorenzo che va più forte e, dopo il ristoro del 24°km, all'ennesima salita brusca inizio a mollare la presa: NON CE LA FACCIO PIU'!!! In realtà provo a correre i tratti in falso piano fino al 26° ma poi si accende la spia rossa e gli ultimi 7km sono veramente un calvario di camminata lenta e di imprecazioni contro me stesso per essermi fatto coinvolgere!!! Onestamente di questo ultimo tratto ricordo solo la fatica e la stanchezza, ma non si molla, ho promesso a Kappa di arrivare fino in fondo e così devo fare (anche se i progetti sono quelli di abbandonarlo al termine della prima tappa...).
L'arrivo a Bardi è distruttivo: altri 300mt di dislivello in 1,5km. A metà della salita, c'è il controllo pettorali e pure una cappella dove mi dicano ci sia l'immagine della Madonna: di sicuro io ho visto tutti i santi!!! Non riesco nemmeno a salutare all'arrivo tutti quelli che mi applaudono (GRAZIE!!!) tanto sono stanco e stramazzo dopo la linea del traguardo!

Dopo un po' di cibo, la doccia, lo strecthing, un massaggio, riesco ad ammirare il castello di Bardi, veramente impressionante ed il paesino. Inoltre, trovo la forza di applaudire quanti stanno arrivando dopo la fatica e, veramente, vorrei potermi complimentare con tutti, perché so quanto è stata dura sia per chi ha fatto la seconda metà come me sia per chi l'ha fatta tutta! COMPLIMENTI!!! Piano piano, con il ripristino delle energie, ritorna anche la voglia di correre e soprattutto il pensiero di non abbandonare il compagno di avventura (che stava già cercando il sostituto, BASTARDO!!!), con ancora molte riserve circa la difficoltà del percorso e della tappa del giorno successivo (e anche di non sapere la tenuta atletica). La classifica intanto dice terzi a 11' dal secondo team (il primo ha chiuso in 7 ore, noi in 9 e 15'...) e monta la voglia dell'impresa...

La notte porta consiglio. Al mattino ho già sciolto tutte le riserve e sono pronto e pimpante per correre, stavolta, la prima parte che è quella con più asfalto e, a detta degli organizzatori, più facile. Si riparte dal castello di Bardi verso Bobbio, e la mia tratta si conclude a Farini. In effetti, devo dire che questa parte è stata molto più facile: all'inizio ci sono stati 4-5km facilmente corribili e poi un po' di saliscendi con solo una salita più lunga per arrivare intorno ai 1100mt del GPM di tappa, ma senza grossi strappi. L'orario mattutino mi permette di correre col fresco (che bello) e di godermi comunque la compagnia di tanti runner nella prima parte (esclusi i velocisti che ovviamente scappano subito!!!). Dal punto di vista panoramico, è meno interessante rispetto alla tappa di ieri, ma non di meno splendida. Mi sono rimaste impresse in mente la Torre diroccata intorno a Osacca ed un paio di chiese molto carine. Inoltre, il fatto che molti dei ritirati del giorno prima per vari problemi, si sono comunque trattenuti per fare il tifo per gli amici ancora in gara: questo è un bell'esempio di SPIRITO TRAIL!!! Kappadocio mi tiene informato del distacco dal team che ci precede: siamo in vantaggio!!! Prima 4 minuti, poi 3, poi mi arrabbio: devo dare tutto perché voglio arrivare secondo!!! E' vero, non conta niente, per il twin team non si tratta di una gara competitiva, ma io voglio fare bella figura e so che Alessio farà di tutto per arrivare secondi se io mi impegno. Al ristoro al 15° km, pur pensando di aver fatto bene, mi ritrovo gli avversari a non più di 2 minuti, con ancora molta strada e molta salita da fare, però si sa, il bisogno fa trottar la vecchia e lì cambio marcia!!! Niente di eccezionale, per carità, devo anche gestire le energie per arrivare alla fine, ma aumento un po' il passo e arrivo a Farini lasciando al Kappa un bonus di 7 minuti di vantaggio: ne mancano solo 4 per arrivare secondi!!!

Con questo ulteriore scollinamento siamo passati dalla Val di Taro alla Valle del Niure ed infine alla Valle del Trebbia, zone note per i funghi. Purtroppo non riesco ad incrociare molto spesso il buon Kappa in quanto il percorso dei podisti si allontana parecchio dalle strade e lo ritrovo solo a Nicelli, poco dopo la partenza, e a Colli, a soli 7km dal traguardo. Nel frattempo, girello con la macchina e incontro ad un certo punto una bellissima jeep americana della seconda guerra restaurata da un simpaticissimo signore del luogo in gita con figlia e nipote, che mi spiegano un po' della storia e del paesaggio: anche queste sono le cose semplici che ti fanno apprezzare le esperienze e l'essere aperto agli altri!
A Colli, mentre aspetto il passaggio del Kappa, mi fermo a mangiare un piatto di pasta iperabbondante, un bicchiere di vino e un litro d'acqua, il tutto per €10,00... MA DOVE LI TROVI ANCORA QUESTI PREZZI IN CITTA'???? Il Kappa passa a velocità assurda e in grande forma intorno alle 15 e io parto per andare a riceverlo al traguardo! Quasi me lo perdo all'arrivo, visto che via strada ci sono 10km e a Bobbio non si trova parcheggio! Fra l'altro Bobbio è una piacevolissima scoperta, con il maestoso ed elegante ponte gobbo e l'imponte centro fortificato. L'arrivo è nella piazza centrale, dove è allestito il palco delle premiazioni e un buon buffet di ristoro per i corridori. Kappadocio arriva e chiudiamo in poco più di 7 ore la seconda tappa ed un totale di 16 ore e 20', non male per due pivelli alla prima esperienza di trail in coppia!!! Adesso si tratta solo di aspettare gli "avversari"... che giungono in 7 ore e 33', con 24 minuti di ritardo rispetto al nostro tempo!!!! SECONDI, che bello!!! Anche se devo dire che la cosa più emozionante è stato abbracciare il kappa appena arrivato, perché mi sono reso conto che la fatica di questi 2 giorni in qualche modo ti ha legato di più, ti ha comunicato emozioni forti, che non si possono trasmettere agli altri, ti ha fatto scoprire luoghi che non avresti mai visto in questo modo, e ti fa sentire più forte perché ti sei sfidato e hai vinto la sfida con te stesso, non con gli altri! E sicuramente queste sono le conquiste più belle: gli amici e la soddisfazione di dire: ce l'ho fatta!

Poi ovviamente, il premio e il secondo posto riempiono ancora di più il proprio ego... Ma comunque è stata un'esperienza esaltante e sono sicuro che ci saranno altre occasioni in cui insieme correremo per strade e sentieri!