mercoledì 17 marzo 2010

Corsa mattutina, finalmente!

Dai ammettiamolo: stavamo tutti aspettando questa primavera dopo un inverno piovoso, nevoso, grigio, freddo, ventoso (o badate, io ADORO l'inverno perché riesco a correre meglio, col caldo scoppio) e soprattutto con quelle giornate corte che ti alzi la mattina per andare in ufficio prima delle 7 ed è buio, rientri a casa per andare a correre ed è buio e quasi ti domandi dove sia sparito il sole (pensate un po' a chi vive vicino ai poli...)!

Quindi, non vedevo l'ora che arrivasse marzo con l'allungamento delle giornate e delle ore di luce. Continuo ad alzarmi prima delle 7 e rientrare a casa dopo le 19, però adesso credo che il sole esiste e non ci ha abbandonato ^__^

Ma soprattutto: POSSO RIPRENDERE A CORRERE LA MATTINA PRESTO! E voi direte: perché prima non potevi? Certo, lo ammetto, avete ragione posso sempre correre la mattina presto, in ogni periodo dell'anno, ma vi assicuro che non è per niente facile alzarsi la mattina alle 5:45 quando fuori è freddo, sottozero, non c'è luce, vi dovete mettere 27 strati protettivi, cappello in testa (PERCHE'? PERCHE' IL CAPPELLO O LA FASCIA??? VOGLIO ESSERE LIBERO!) e la moglie si rigira nel letto dicendo qualcosa di incomprensibile ma sapete che sta pensando che siete completamente grulli. Poi provate ad aprire la porta di casa, sentite la botta di gelo uscendo da un locale ad almeno +17-18° e vi dite: no, oggi, non ce la posso fare! (NON VE LO DITE MAI!!!)

Beh, purtroppo questo inverno è andata così. Anche se ho comunque corso 2 maratone (Firenze e Verona) e fatto diversi km...

Ma tornando alla corsa mattutina, complice i nuovi impegni e i nuovi obiettivi, ho spostato l'allenamento dalla sera alla mattina. Tenendo conto che per ora l'orario di lavoro non cambia (quindi sempre partenza alle 7.30-7.40 massimo da casa e rientro alle 19), devo mettere la sveglia 1 ora prima per fare la mia corsetta infrasettimanale. Dunque, dopo aver cominciato lunedì con un 10km tranquillo di ripresa dopo 1 settimana di inattività, oggi mi alzo alle 5:45, mi vesto rapidamente, prendo il mio fedele iPod (grande dono e regalo dell'Antonella, veramente utile quando si corre per strada), le mie brooks da maratona e me ne parto per la mia ora di corsa.

5:57 e siamo già in strada al crepuscolo: c'è luce intorno, è fresco, intorno i campi sono ghiacciati, sulle macchine c'è brina, i negozi sono chiusi, le case sono con gli infissi tappati ed io sono fuori a dedicare un'ora a me stesso, al mio sport, alla mia testa, ai miei obiettivi (avete mai notato quanto la mente corre soprattutto di mattina presto?). Il programma (fatto da me!) prevede 12km prima di tornare a casa, non voglio sentire ragioni: se raggiungi un obiettivo aumenti la tua autostima, e ne ho bisogno. Programmo un massimo di un'ora e 5', aspettativa un'ora-un'ora e 2'.

Alla fine, concludo i miei 12km in 57'54", alla media di 4'50", con passo molto regolare e negative split: ALLENAMENTO PERFETTO!!!

Soprattutto vi dico perché perfetto, oggi ho imparato molte grande lezioni:
1. RISPETTA GLI IMPEGNI PRESI. Se ti poni un'obiettivo, se dici che farai una cosa, falla: vedrai quanto meglio ti sentirai per il resto della tua giornata e anche oltre!
2. NON PORTI LIMITI. Se ti vedi correre in 5'20"/km lo farai. Oggi non ho guardato il GPS per i primi 7 km e al 7° ho visto 4'49": non sentivo nemmeno la fatica (che certo è arrivata al 10km ma solo perché devo continuare ad allenarmi)
3. OSSERVA COSA ACCADE INTORNO. Stamani ho visto un bellissimo airone cinerino che si levava in volo. Ma soprattutto ho visto sorgere il sole dietro Monte Morello, e mi è proprio sembrata una metafora di cioò che sto vivendo ora: mi è costato sacrificio alzarmi presto, mi è costato sacrificio correre prima che sorgesse il sole, ma già si intravedeva l'aurora e la luce permeava l'atmosfera, e vedere il sole finalmente spuntare mi ha fatto pensare che anch'io ben presto sorgerò da dietro quella montagna per prendere tutto ciò che voglio e vedrò da lì un bellissimo panorama. Questa è la motivazione che non solo mi spinge a correre e migliorarmi ma a fare di più nella mia vita.

Buone corse a tutti!

lunedì 8 marzo 2010

Allenamento TAW: Si comincia!!!

Bene, mancano 2 mesi alla TAW (the abbots way: www.theabbotsway.com) e quindi sarà il caso di fare un po' di trail, no? dopo l'ultima "scampagnata" per provare il ritorno (ma sarà poi così?) del TVB di dicembre, ho fatto solo asfalto per Verona.
Questo fine settimana, pur abbandonato dal compare kappa che è andato ad un fantomatico raduno fotografico a Firenze, decido che è l'ora di cominciare. Programmao 2 uscite, una leggera il sabato e una leggermente più impegnativa la domenica.
Sabato. Le 3 Gobbe del Monte Ferrato. Questo "semplice" giro prevede: partenza dal parco di Galceti, ascesa al Monte Ferrato, discesa e risalita al Monte Mezzano, discesa e risalita al Monte Poggiolo, discesa verso Figline e rientro al Parco. D+ previsto circa 500m.

Parto nel pomeriggio, visto che la mattina ho dovuto fare il "muletto" per scaricare fertilizzanti, legna e altre simpatiche cose per il suocero (circa 20q.li di roba...), con un bel solicino e temperatura perfetta. Faccio un giro del parco di Galceti come riscaldamento e poi via su per la salita del Ferrato. La salita sono circa 300m di ascesa distribuiti su poco meno di 3km, niente di impossibile, ma la scarsa abitudine alla corsa in salita e su sentiero si fa sentire. Devo camminare molti tratti, ma arrivo in cima in meno di 40' totali (circa 4,5km). Un'occhiata al panorama: primi segni di tramonto nella piana pratese-pistoiese che mi spingono a proseguire nel giro.

La discesa è piuttosto ardua e impegnativa, si "precipita" dagli oltre 400m del Ferrato ai 300 circa del vallone in poche centinaia di metri: le caviglie e i ginocchi ringraziano! Ma non c'è tempo di fermarsi che si risale subito su pietraia sconnessa. Poi un piccolo tratto di pianoro, e di nuovo su e giù, su è giù!

Ad un certo punto, stanco, decido di prendere una strada a sinistra su pietraia tanto per allungare il giro (mi sembravano troppo pochi i km fatti fino ad allora) che non ho mai fatto e qui arriva lo spettacolo: vedo 2 ungulati di dimensioni notevoli, penso fossero o dei cervi o dei daini (non sono un naturalista!) a pochi metri da me, che, una volta avvertita la mia presenza, scappano saltellando allegramente tra i cespugli. CHE GODURIA!!! riprendo e dopo nemmeno 400m avvisto un capriolo. Oggi è una giornata fortunata, e forse anche l'ora e il luogo poco battuto aiutano a scovare animali.

A questo punto è ora di rientrare, sono soddisfatto. Scendo per una mulattiera di ciottoli fino ad una piccola fattoria dove vedo fagiani, mucche, caprette e un cavallo pezzato stupendo. Sono sempre più fortunato!
Giretto finale per Figline e rientro alla macchina: 10km in 75' con circa 500m di dislivello. Come partenza direi ottima.

Domenica. Giro della Calvana. Domenica mattina partenza presto nonostante il vento fortissimo e il freddo, ma devo macinare km ed essere presto a casa. Sfrutto il giro più volte fatto: salita da S.Lucia verso Valibona, Monte Cantagrilli, Croce della Retaia. Poi deviazione verso Poggio Castiglioni e rientro. Previsti circa 1000m D+

Parcheggio a S.Lucia e incontro un drappello del gruppo Come On! in partenza per un giro a Monte Cuccoli: dai ragazzi che il DPAP è vicino! Saluto e parto con circa 800m di asfalto di riscaldamento (e serve, visto il vento che tira!!!) in direzione Canneto e poi subito su, pettatone (si fa per dire...) per arrivare fino in vetta al Cantagrilli (quota 817m). Non vi allarmate, non si parte a diritto, ma si continua a salire più o meno dolcemente per circa 7-8km seguendo il sentiero 20 in mezzo a bosco prima e poi sul tetto "spelato" del monte.

Il sentiero è corribile in quasi tutti i tratti, ovviamente per chi ha allenamento e gamba, e piacevole, con il Rio Buti che ti scorre alla sinistra salendo, immersi in un bel boschetto che, quando è caldo ti ripara dal sole e oggi mi ripara dal vento. Giungo al bivio per Valibona, con la fattoria didattica Biancospino, breve riposino e via si continua la salita.

E di nuovo, grandi incontri! 4 cavalli selvatici intenti a brucare erba in mezzo al terreno ghiacciato. Che spettacolo, rallento l'andatura, faccio 2 foto e mi allontano estasiato e attento (non vorrei che si arrabbiassero... ma sono abituati al passaggio degli uomini). Da qui, è tutta una salita fino in cima al Cantagrilli. Da notare che sono stati ridipinti di fresco alcuni segnali che prima non si vedevano assolutamente: c'è ancora molto da fare, ma complimenti al CAI!

Arrivo in vetta alla croce in 1 ora e 8', ma non ho nemmeno il tempo di fermarmi: tira un vento pazzesco, e fa freddo, meglio proseguire! Da qui alla Retaia il terreno permette di fare una bella corsetta, e così faccio, godendomi comunque il panorama meraviglioso attorno a me: non sono le Alpi, non sono le Dolomiti, ma sono i "miei" monti, quelli che posso ammirare tutti i giorni e conquistarli ancora una volta è bello!

Arrivo alla Retaia dopo un ora e 27', con circa 10km sulle gambe. Ottimo, mi dico! Incontro i primi passeggiatori che salgono su da Prato: la giornata è ventosa, fredda, ma bellissima, un sole che comunque riscalda i camminatori. Rifletto sul da farsi: la discesa diretta a Casa Bastoni è da escludersi, rischio troppo alto per le caviglie, e comunque vorrei provare ad arrivare a Poggio Castiglioni e rientrare per il sentiero 22.

La discesa dalla Retaia è tosta, ripida e su pietre. Incontro un solitario runner e Dory, un bellissimo esemplare di pastore tedesco a fare una passeggiata in montagna. Proseguo verso il Poggio, incontro il simpatico maremmano a guardia del gregge di pecore che non è molto contento di vedermi e mi scaccia dalle sue proprietà a suon di abbai più o meno minacciosi.

A un certo punto la svolta: vedo un indicazione "Chiesino". Ne avevo sentito parlare dal Kappa, ma non c'ero mai stato, quindi mi dico: perché no? Prendo la deviazione sul sentiero 26 e via giù per il sentiero fino a quota 450m dove c'è il Chiesino: una piccolissima cappella con altarino dedicato alla Madonna, dove vengono celebrate le funzioni per Pasqua e Natale a quanto so. Bello, ben tenuto, nemmeno difficile da raggiungere (circa 1km con 100m di dislivello da Filettole - partendo dalla chiesa circa 1 ora e quasi 300m di dislivello direi).

Si prosegue ed arrivo sulla strada che risale da Filettole, faccio un tratto di asfalto con grandi pendenze e tornanti micidiali (soprattutto per i ciclisti che stanno salendo) fino ad una nuova deviazione per sentieri fino alla Chiesa di Filettole. Da lì, è tutto asfalto fino a S. Lucia, passando dietro Villa del Palco e Canneto. A Canneto vengo letteralmente stoppato dalle raffiche di vento, ma ormai manca poco e bisogna terminare la prova.

Arrivo alla macchina in 2ore e 20' scarsi, con 17,5km sulle gambe e... non ho controllato il dislivello ma direi circa 1000 D+

Morale: ottimo allenamento, soprattutto per essere il primo! Molta fatica in salita, ma nessun infortunio e anzi buone sensazioni alle gambe. Ho dosato molto bene le forze e il doppio allenamento a breve distanza è stata una buona simulazione in vista della TAW. Ora un we di riposo a Parigi e poi si riprende con più km e più dislivello!