lunedì 27 dicembre 2010

Corsetta domenicale

Domenica 26/12, Santo Stefano.

Voglia di fare garette più o meno amatoriali: 0.
Meteo stimolante per uscire di casa? Macché!

Però c'è da prepararsi per l'altra mangiata prevista a pranzo e c'è l'appuntamento con la "strana coppia" di amici podisti con cui completare il terzetto di corridori: il kappa (trailrunner convinto) e Maurizio (maratoneta in erba). Quindi, ore 9:00 (nemmeno troppo presto, in effetti!) ritrovo al campo di atletica di Prato per una piacevole sgambatina.

Vero, la tabella prevederebbe un progressivo, ma come fai a dire di no alla compagnia? Decidiamo (e il kappa con mia grande sorpresa accetta!) per un percorso quasi completamente pianeggiante lungo le rive del Bisenzio sfruttando la ciclabile (almeno gli automobilisti sono contenti...) e vediamo che succede!

Pronti, partenza, via e dopo le presentazioni d'obbligo si chiacchiera del più e del meno a 6'/km tanto per scaldare i motori. Giornata fresca, ventosa e con un po' di copertura, ma temperatura più che accettabile per correre (infatti, credo che maurizio sia un po' troppo bardato con k-way, guanti, fascia ecc.). Lungo la ciclabile si incontrano tanti altri podisti in allenamento o improvvisati per un giorno che provano a smaltire scorie, e coppie di padroni+cani che sono in giro a fare la passeggiatina quotidina.

Dopo un po' di km tranquillini il kappa vede una salita e scappa! Come dargli torto? è abituato a fare grandi dislivelli e fino ad allora avremo fatto sì e no 10 metri di variazione in altezza! Certo, non che arrivare a Canneto sia tutto sto granchè, ma quei 20-30 metri di dislivello ci sono tutti e sulle gambe si sentono. Maurizio resta un po' indietro e quindi facciamo un riposino per aspettarlo.

Ripartiamo e visto che siamo arrivati solo a 8km decidiamo di variare il giro passando per Figline e Galceti. E il kappa qui gioca il jolly, dicendo: "giriamo di qua che si fa una salitina"! Accidenti a lui, è un muro lungo (circa 400m) che si inerpica fino ad arrivare al vecchio convitto Cicognini, e devo dire che in alcuni punti è veramente una salita dura, ma tengo botta (bravo!) e arrivo correndo (e ansimando) fino in vetta: certo, la velocità non è quella di Usain Bolt, ma mi accontento!

Poi di nuovo giù verso Galceti e appena smette l'asfalto, il kappa riparte spedito come se avesse visto chissà cosa, mentre io e Maurizio, da buoni "stradaioli" proseguiamo con il nostro ritmo costante sceso intorno ai 5'10"-5'20".

A questo punto però tocca a me fare da lepre, e visto che gli ultimi km andavano tirati, accelero fino a 4'30"/km per gli ultimi 1500-2000m prima di arrivare al "traguardo".

Tutto sommato, non è andata male. 14km, media 5'32" fatti con tutta tranquillità e con un po' di salita vanno benissimo, soprattutto abbiamo fatto gruppo e non è male questo! Ci saranno altre occasioni dove sarò inevitabilmente da solo e dove potrò fare il tempo che voglio.

buone corse a tutti

sabato 25 dicembre 2010

Natale in salita!

Natale in salita, sì, non tanto per evidenti difficoltà riscontrate durante la giornata o a tavola, ma per l'allenamento che ho fatto stamani.

Il mio programma prevede infatti un allenamento in salita alla settimana, e oggi si fa quello! Non sono molto abituato a correre in salita, soprattutto a fare fartlek, e sono un po' preoccupato, ma tant'è, bisogna pur cominciare! E poi in previsione del pranzo pantagruelico, "smaltire" in anticipo servirà sicuramente.

15' di riscaldamento, 1'30" di lavoro in salita sopra soglia, 3'30" di recupero (per 7 volte) 6' di defaticamento. Questo il programma. Parto da Santa Lucia e mi riscaldo lungo il Bisenzio, per poi cominciare le salite intorno alla Villa del Palco, Filettole e Pizzidimonte.
Devo ammettere che ho fatto una fatica bestia! Non sono riuscito a reggere i 90" di corsa sopra soglia, ma mi sono spesso dovuto arrendere e camminare e riprendere fiato. Poco male, intanto abbiamo trovato un buon percorso, ci siamo comunque mossi, e abbiamo messo sulle gambe km e forza, che servirà per le prossime gare.

Meritato quindi il pasto!

Auguri a tutti i miei lettori.

lunedì 20 dicembre 2010

Correre sulla neve...

Al di là degli incredibili disastri combinati in zona dalla bufera di neve di venerdì e calmati i "bollenti" spiriti degli accodati, bisogna ammetterlo: le città imbiancate dalla neve assumono tutto un altro aspetto e un altro spessore!

E lo stesso si può dire dei parchi cittadini che, normalmente asfissiati da smog, ciurmaglia di gente urlante e schiamazzante, e pieni dei "soliti" colori verdi, gialli e marroni, risplendono di tutta un'altra atmosfera, ovattata, pacifica, quasi idilliaca. E lo stesso si può dire del parco di Tavola, dove sono andato a correre sabato pomeriggio.

Con le mie fedeli scarpe Brooks Cascadia e abbastanza ben bardato (ma senza esagerare perché se si suda troppo dopo si sconta!), mi sono incamminato dentro il soffice tappeto bianco, quasi praticamente intatto nonostante la nevicata si fosse conclusa da molto tempo (ma possibile che agli amici podisti non sia venuta in mente la stessa idea?). Stupendo, veramente stupendo! E' bellissimo sentire, o meglio, non sentire il rumore dei tuoio passi che affondano nella neve ad altezza oltre la caviglia e lasciare la tua impronta dove nessuno è ancora passato, come se tu fossi un esploratore in un nuovo continente (o molto più banalmente, come quando da bambini si metteva il piede nella sabbia appena lisciata dal bagnino - alzi la mano chi non l'ha mai fatto!-), e così segnare la via per chi verrà dopo di te.

Mi lascio alle spalle le tensioni del rientro a casa della sera prima (e mi ritengo più che fortunato ad averci messo "solo" 4 ore per fare Firenze-Prato) e l'influenza della moglie che la costringe a casa invece di godersi questo spettacolo, e mi tuffo (è proprio il caso di dirlo!) in questo clima surreale per una città al livello del mare. Il parco è indescrivibile, con gli alberi piegati dalla neve che tendono infaticabilmente a tornare a spingersi verso l'alto, le prime orme di animali che qui abitano e che si staranno domandando: "cos'è questa roba bianca?" (oltre a chiedersi chi è il matto che corre nel parco con questo freddo!), le luci che filtrano diverse e con riflessi inaspettati via via che si avvicina il crepuscolo.

E mi lascio andare al mio allenamento, duro come mai prima. Correre con la neve è MOLTO più faticoso ed infatti il ritmo è assai rallentato rispetto al solito, ma tant'è si deve fare forza quindi va benissimo così! E' piacevole anche fermarsi e camminare nella neve per recuperare forze e notare particolari che sfuggono all'occhio del podista sempre spesso troppo di corsa. E poi, diciamola tutta, mi servono anche forze fresche per passare davanti all'obiettivo del fotografo improvvisato per fare bella figura!

Ragazzi, speriamo non succeda ancora perché qui in zona non siamo attrezzati, ma correre con la neve è veramente stupendo!

giovedì 16 dicembre 2010

Nuova società, nuovi obiettivi

IL CORRIERE DEL PODISMO

CLAMOROSO: Michelini passa all'Atletica Prato


Oggi l'annuncio ufficiale dell'accordo tra il CAI Prato Podismo e l'Atletica Prato per il passaggio di Marco Michelini nelle fila della società gialloblu. Non sono noti i termini economici dell'accordo, ma alcune indiscrezioni parlano di cifre significative che serviranno al CAI per le varie iniziative montane. Si parla di un contratto di 5 anni, invece, per il fortissimo maratoneta campigiano, atleta versatile e indubbio uomo squadra.

"Sono molto contento di entrare a far parte di un gruppo vincente come quello della AP" - commenta Michelini- "Ringrazio il CAI per avermi accompagnato in questi 2 anni di attività, ma qui posso contare su un team preparato, una pista per allenamento e un gruppo di ottimi allenatori con i quali lavorare sulla tecnica di corsa e sulla velocità. Sono sicuro di dare una svolta alla mia carriera con questo passaggio."

"Siamo orgogliosi di avere conseguito l'accordo con il CAI e con l'uomo per ottenere le prestazioni in squadra di Michelini. In questo modo, il nostro team di maratoneti si aggiudica un formidabile atleta, una persona corretta e di spirito di sacrificio. L'AP fa un grande salto in avanti con questo acquisto." Queste le parole del presidente Andrea Mercaldo dopo l'annuncio.

Il programma dell'atleta prevede subito un cambio di allenamento, grazie ai tecnici Micheloni e Romano, concentrato sulla potenza e sulla velocità. Si vocifera che già a gennaio ci sarà l'esordio nelle campestri a livello locale. Gli obiettivi per il 2011 sembrano di puntare a correre un 10000 sotto i 40' e la maratona di Firenze in 3:30'.

Firenze Marathon

L'obiettivo dell'anno è ormai ben oltre l'angolo, in effetti si è corsa il 28/11 ma non ero ancora riuscito a trovare il tempo di scrivere qualcosa!

Intanto il risultato:


Pos. Pos.M/F Pos.Cat. Pett. Cognome Nome Società Naz. Cat. Tempo Real Time
3649 3382 1555 7039 MICHELINI MARCO C.A.I. PRATO ITA M 35-44 03:52:15 03:49:47

Direi ottimo tempo, visto che è il PB del 2010 (dopo l'ottimo 3:50:32 di Verona con più allenamento sulle gambe) e date anche le proibitive condizioni meteo della giornata: pioggia, vento e freddo sono state le compagne per tutti gli atleti in corsa e molti hanno pagato la situazione.

Questo l'andamento km riscontrato dal servizio cronometrico della corsa:

ITA7039 - MICHELINI MARCOC.A.I. PRATOM 35-44

DistanzaPos.Pos. M/FPos. Cat.TempoRealTimeParzialemin/Km
Km 5 - Viale Strozzi500040173709164000:29:2600:26:58
5.53
Km 10 - Viale dell Aeronautica1000041693853170500:55:4400:53:1700:26:185.34
Km 15 - Via del Visarno1500042153899172701:22:0801:19:4100:26:245.28
Km 21.097 - Lungarno del Tempio2109741713861172301:54:5401:52:2600:32:455.26
km 25 - Via Mannelli2500040103726167702:15:2202:12:5500:20:285.24
Km 30 - Via San Gervasio3000039313655165602:42:3602:40:0900:27:145.25
km 35 - Via Ricasoli3500037873518160703:10:3803:08:1100:28:015.26
Km 40 - Via del Proconsolo4000036873416156503:39:3303:37:0600:28:545.29
Arrivo - P.zza di Santa Croce4219536493382155503:52:1503:49:4700:12:415.30

Purtroppo il calo nel finale, un po' previsto e un po' accentuato dalle condizioni climatiche, mi ha impedito di puntare all'ambizioso traguardo delle 03:45:00 per le quali ero assolutamente in media fino al 35°.

D'altronde, sapevo che mi mancava un lungo ed infatti dal 35 in poi le gambe si sono fatte più pesanti, e non solo per l'acqua, ma proprio per la fatica di reggere tanti km e nel finale non sono riuscito a stringere i denti e continuare a spingere (certo che quel vento gelido dal 36° al 37° mi ha spezzato lo stomaco).
Ho comunque continuato a correre nonostante tutto ed è stato entusiasmante riuscire a superare tanti podisti che si sono fermati e/o che camminavano davanti a me, oltre che premiante dal punto di vista psicologico. Inoltre, non essersi mai fermato (se non per bere qualcosa e recuperare un attimo le energie mentali al ristoro del 35°) è un gran risultato per me.

In corsa, mi ha accompagnato per i primi 30km Piotr, un simpaticissimo polacco che ha tenuto il mio passo aiutandomi ad arrivare tranquillo fino allo stadio, dopo ha giustamente proseguito visto che io stavo rallentando. Peccato per Maurizio, alla sua prima maratona, tradito dal freddo. Altro grande risultato è quello di essere arrivato davanti al Tofani, che altrimenti avrebbe continuato a pavoneggiarsi per mesi e mesi!!!

Al di là del meteo, il clima intorno alla città è stato quantomeno incredibile! C'erano persone ovunque, dal primo all'ultimo km, tutte entusiaste e che applaudivano ed incoraggiavano chiunque. Molte di queste erano straniere e le ho viste lungo tutto il percorso, a volte le solite che si spostavano; diverse famiglie con bambini; gente di tutte le età. Mi ha stupito l'assenza di macchine strombazzanti che si lamentano perché per una volta la città è lasciata ai podisti, questo dovrebbe essere lo spirito! Complimenti all'organizzazione e ai vigili per aver sorvegliato ed organizzato ottimamente il percorso.

Già, il percorso. Stupendo, e molto migliorato rispetto alla scorsa edizione. Il passaggio dalle Cascine nei primi km ha aiutato sicuramente dal punto di vista mentale (farsi 2 rettilinei da 8km complessivi dopo il 30° è deleterio!) e la corsa sul Ponte Vecchio non ha eguali (come del resto tutti gli altri punti del centro storico).

A questo punto non resta altro che darsi appuntamento per il 2011, cercando di allenarsi meglio e aumentare sia la forza che la velocità!

lunedì 18 ottobre 2010

Ecomaratona del Chianti

Ieri ho corso con successo questa bellissima maratona, appartenente al circuito ecomaratone d'Italia, ed è stata una straordinaria esperienza. Per il sito ufficiale della maratona qui: www.ecomaratonadelchianti.it

Un riassunto veloce, poi per chi vuole sotto farò un resoconto più completo.
Bella corsa, immersa tra vigneti, oliveti, e casali da favola, con anche la fortuna di averla corsa tutta senza pioggia, ma su un fondo bagnato e quindi molto fangoso che ha reso la gara più dura. Sicuramente una corsa "facile" paragonata alle altre ecomaratone che ho provato a finire o di cui ho sentito parlare, ma comunque impegnativa e da non prendere sottogamba.
Bella esperienza averla corsa tutta (o quasi) con un compagno, perché 1. me la sono goduta di più; 2. ho conosciuto meglio una persona.
Soddisfazione incredibile averla camminata/corsa tutta senza grossi problemi, visto che l'ultimo lungo che avevo fatto risale a maggio 2010... Il riscontro cronometrico non è stato un granché (5h36') ma va bene così, ottimo allenamento per Firenze.
Note liete:
  • il percorso bellissimo
  • l'organizzazione ben presente sul percorso e in tutti i punti "critici"
  • ristori ben distribuiti
  • pasta party abbondante anche alle 4 del pomeriggio del giorno della gara
  • docce calde nonostante sia arrivato 321° (e quindi non tra i primi...)
Note meno liete:
  • ristori un po' scarni e scarsi (al mio arrivo era quasi finito il pane con l'olio e doveva ancora arrivare gente!)
  • Poco intrattenimento per gli accompagnatori (è vero, c'era la passeggiata, ma se uno non la faceva non c'era altro da fare in paese o dintorni!)
  • Tutti quegli emeriti disgraziati che hanno gettato i loro rifiuti lungo il percorso: e per fortuna era stato raccomandato di non farlo (non una cosa esagerata, però mi fanno arrabbiare)!
  • l'agriturismo Colle ai Lecci (dove abbiamo dormito) che non ci aveva acceso il riscaldamento e nemmeno la caldaia nonostante lo avessimo chiesto e la temperatura fredda! Però i soldi se li sono presi tutti... Risultato: moglie ammalata con febbre a 38,5!!!
Voto: 8+, comunque corsa ben organizzata in posti stupendi e gestita tutto sommato bene.

La cronaca.

Partenza bagnata. Il meteo aveva previsto qualche scherzetto (e infatti il sabato sera è diluviato bene bene) e la mattina ci accoglie con una pioggerellina leggera e fredda, ma all'orizzonte si intravede più sole che nuvoloni, buon segno! Alla partenza trovo Ferruccio (alias papino) con cui decido di fare la corsa: non ho resistenza ed esperienza sufficiente per concludere serenamente, quindi meglio fare un passo più lento e chiacchierare per tutta la manifestazione che stare da soli e spaccarsi!!! Ore 9 si salutano le mogli e si parte.

Prima ora. Percorriamo circa 8,5km lasciando quasi subito il pezzo più lungo di asfalto (circa 1km) alle nostre spalle uscendo da Castelnuovo Berardenga ed infilandoci subito nelle bellissime e suggestive campagne circostanti: è un continuo susseguirsi di vigneti, oliveti, campi appena arati o seminati, rustici spettacolari e panorami incredibili. Dopo circa 15' di corsa si intravede Siena in lontananza baciata dal sole e circondata da una corte di nuvole nere: spettacolare! Intanto Ferruccio e io chiacchieriamo e corriamo.
Il fondo è purtroppo insidioso e pesante a causa della pioggia che trasforma la creta in una pasta modellata dai passi di 600 podisti, e le scarpe diventano ad ogni metro più pesanti e più sporche. Il terreno sarebbe perfetto per l'amico Kappadocio che adora grufolare nel fango come qualunque cinghiale (senza offesa Kappa!!!) ma che si è recato invece a mangiare il tartufo... Ciònonostante si corre tranquilli e ad un buon ritmo.

Monteaperti. Dopo circa 9km arriviamo a Monteaperti, prima vera "asperità" del percorso. Famoso luogo della battaglia tra fiorentini e senesi citata da Dante, ha un obelisco commemorativo sulla cima del colle e 4 cipressi a contorno. Il panorama è interessante e spazia su tutta la provincia senese. Il tempo di una rapida foto e si riparte. Rallentiamo un po' il ritmo perchè Ferruccio lo ritiene troppo veloce (e se lui ha concluso 11 passatori e io no, forse sarà meglio dargli retta no?).

Metà gara. Si prosegue a strappi, con molti saliscendi poco impegnativi se non fosse per la mota (i.e., fango) che è comunque abbondante e ci costringe quasi sempre a camminare non solo per risparmiare forze ma proprio perché è impossibile fare altrimenti. Il panorama cambia continuamente ed è sempre attraente. Ai campi coltivati fanno da contraltare le stupende ville e casali che incontriamo lungo il percorso, che sembra fatto apposta per farci venire l'acquolina in bocca e il pensiero di comprarne una (ma non oso chiedere i costi...)! Troviamo una sportivissima e simpaticissima "nonnina" inglese della corsa con cui chiacchieriamo un poco: non le ho chiesto l'età, ma i 70 li ha passati tutti di sicuro e continua a correre tranquilla e gioiosa, che spirito! Il sole fa finalmente capolino in maniera piuttosto costante, mentre continuiamo a vagare in posti sempre più belli, passando anche per boschi di querce e ippocastani. Alla mezza maratona siamo ancora piuttosto in forma. Poi cominciamo le uniche 2 vere salite della corsa, che da Villa a Sesta (ca. 26°km) ci portano fin su verso Campi, un piccolo borgo di 4-5 case ristrutturate e abbarbicate sul cocuzzolo della collina.

Ultimi km.
Giunti in vetta, si scende! Bel sentiero con fondo regolare più o meno tutto in mezzo al bosco per arrivare a S. Gusmé, che è un borgo piccolissimo, ma veramente notevole: un chicchino! Siamo agli ultimi 10km e comincio a scalpitare: Ferruccio va più di conserva, io voglio arrivare al traguardo. Inizio ad accelerare un pochino e, dopo la foto insieme davanti al fotografo, complice la discesa mi avvio per la cavalcata finale. Peccato che le fatiche non siano ancora terminate in quanto ci sono ancora 2-3 salite da affrontare che vanno fatte a cammino. Stupendo il viale alberato a cipressi per arrivare a Villa Alteno, sembra di essere in un film. Il finale è tutto un programma di strade bianche fino agli ultimi 500m di asfalto finali e al traguardo: 5 ore 36' e 04"!

Sono molto contento del risultato, è la prima eco che finisco (la mia 6a maratona in carriera) e viste le premesse di allenamento non credevo di riuscire ad arrivare in fondo! Il percorso è stato meraviglioso e il meteo ci ha assistito alla grande. La compagnia ottima e il morale alto.
A questo punto, sotto con l'allenamento per portare a termine Firenze almeno sotto le 4 ore.

martedì 12 ottobre 2010

RICOMINCIAMO!!!

Così come cantava il mitico PAPPALARDO, anche io finalmente ricomincio, a scrivere e a correre!
Purtroppo tra testa scarica di motivazioni forti, impegni di lavoro e passioni che ti riempiono la giornata, e piccoli infortuni, la preparazione per la maratona di Firenze è in forte ritardo!!!


Ma perché ricominciare?
Beh, intanto perché comunque mi piace correre e scrivere (ho vinto addirittura un premio provinciale alle medie per un tema!) e quindi posso migliorare in entrambi i casi.
Poi voglio dimostrare a me stesso di poter correre una maratona sotto le 3h30' (e questo non sarà sicuramente il caso di Firenze 2010, vista la preparazione a singhiozzi).
Terzo, perché ho detto a tutti che facevo Firenze e mica mi posso tirare indietro ora?
Quarto, perché non sarà certo una contratturina (anche se recidiva!) a fermarmi!!! Pensiamo a questo punto, soprattutto.

Non si riesce bene a capire da cosa sia dovuta.
Secondo la fisioterapista da una probabile rigidità al polpaccio e all'inserzione del ginocchio. non molto forte, però da controllare. Suggerimento: lavorare sulla flessibilità della caviglia, fare stretching al polpaccio.
Secondo l'allenatore in palestra dai tessuti corti legati alla muscolatura di inserzione della coscia e degli adduttori. Suggerimento: fare stretching per queste aree in maniera specifica, tenendo le posizioni per 15' o oltre per allungare i tessuti (ci ho provato, è massacrante e noiosissimo).
Secondo l'allenatore e maestro di ballo dal poco stretching. Suggerimento: farne di più!
Secondo me è un gran macello!!!

Sicuramente, non faccio abbastanza stretching e potenziamento, questo è un fatto. Nonostante tutto lo yoga e gli allungamenti fatti in settembre, non è certo un mese che cambia una situazione recidiva. Ma certamente la strada da proseguire è quella. Purtroppo, il tempo è quello che è e svegliarsi sempre tutte le mattine alle 6 per fare esercizi è tosto! Ma si può migliorare nel fare almeno 15'-20' dopo ogni allenamento...
Poi ho anche cambiato le scarpe. Altro paio di BROOKS (regolare) stavolta GTS, appena rinnovate. L'effetto sul piede sx è di migliore appoggio, sul dx rovinato dalla corsa del giorno prima per ora non saprei dire.

Morale della favola della contrattura: sono stato bloccato per una settimana e si rimanda ancora il lungo (domenica 16km in 1h26', ieri 12km in 1h02'), mentre domenica si prova a fare l'ECO del Chianti (e sarà parecchio dura!!!).

Quindi il programma delle prossime settimane sarà il seguente:
16-17/10 Ecomaratona del Chianti
23-24/10 da decidere ma almeno 30km (accidenti alla Maratona di Lucca e al suo costo di €50,00!!! ESOSI!!!)
30-31/10 raccolta delle olive, ci sarà spazio per fare un 15-16km tranquilli la sera
6-7/11 1/2 di Agliana con aggiunta di almeno 10 km
13-14/11 Probabile puntata a Livorno per almeno la mezza (salvo tempo devastante come lo scorso anno!!!)
20-21/11 un tranquillo 15-20km di scarico
28/11 MARATONA DI FIRENZE!!! Obiettivo MINIMO sotto le 4 ore, obiettivo realistico intorno a 3h50'

lunedì 19 luglio 2010

CHE CALDO!!!

Eh sì, non ci sono altre parole per descrivere questa settimana, in cui il caldo l'ha fatta da padrone un po' su tutto, anche sulla mia voglia di sport e di recupero. Analizziamola un po'

Lunedì. La settimana comincia bene con seduta di piscina e palestra, e breve giro di 5km di corsa senza interruzioni, in poco più di 25'. Molta soddisfazione in casa bradipodisti, ho rotto la soglia psicologica dei 20'/5km che mi ero creato dopo l'infortunio. Devo ammettere però che il caldo è già alto, e la voglia bassa! Certamente, non è facile reggere certi ritmi con queste temperature. Devo però ammettere che le zampe reagiscono bene, la caviglia non fa male, i piedi sembrano più reattivi e dinamici rispetto al solito, il fiato però l'è quel che l'è!

Martedì. E in effetti comincia la fase calante, anche se oggi è giorno di riposo...

Mercoledì. Niente piscina, troppo caldo e voglia sotto i tacchi. Alla sera c'è purtroppo da preparare per la smielatura di venerdì e acquistare un po' di materiale. Non faccio nemmeno così tardi ma tra una cosa e l'altra salta la seduta di corsa/palestra programmata per la sera (non che avessi molta voglia, a dire il vero).

Giovedì. Si sente che ho saltato la palestra! In piscina la caviglia sinistra verso la fine è più imballata e io attribuisco il tutto alla mancanza degli esercizi di stretching che mi ha insegnato Marco e che devo fare in palestra. Fattore psicologico? può essere, comunque mi dico che devo andare in palestra venerdì.

Venerdì. Sveglia presto (ore 6) ma non per correre: c'è da fare il miele. Ci vuole quasi tutta la giornata e arrivo a sera esausto, più mentalmente che fisicamente. Il caldo è afoso e insopportabile anche al Frantoio, e lavorare con moglie e suocero (soprattutto il secondo) può essere impegnativo. Sono piuttosto svuotato e sfaticato, e rinuncio alla palestra e alla corsa anche per oggi! Troppe assenze, però visto che il sabato poi la pale è chiusa...

Sabato. Finalmente si fa festa!!! Dopo la raccolta di frutta e verdura, si parte con la moglie per l'agriturismo scelto per combattere il caldo e l'afa! Non che sia fresco, nonostante i 400m di altezza e il bosco attorno, però c'è la piscinetta dove passiamo tutto il pomeriggio tra bagni di acqua e di sole. Ci voleva il relax!!!

Domenica. Dopo una ricca e abbondante colazione (come se non si fosse già mangiato a sufficienza la sera prima!!!) intorno alle 9.30 (finalmente siamo riusciti a dormire, non se ne poteva più. Ho fatto la solita sudata a letto ed è stato necessario il ventilatore, però verso la fine della notte, l'aria si è finalmente rinfrescata e sono riuscito a riposare!!!), decido che è giunto il momento di una corsa-passeggiata trekking per valutare le condizioni delle gambe. Faccio un giro di 9km in 90', non un record di velocità, però resisto alla fatica, non metto mai male il piede e anzi mi accorgo che sono più reattivo e appoggio meglio il piede anche su terreno sconnesso. Questo può essere solo un segno che sto reagendo bene agli esercizi e che la strada è quella giusta.

Bollettino medico. Fiato a zero, non credo di essere in grado di reggere 10km di fila, ma non è detta l'ultima. Voglia a livelli bassi causa caldo. Caviglie, quadricipiti, ginocchia ok. Quindi il paziente sembra guarito e deve solo lavorare sulla sua psicologia per riprendere un serio allenamento in vista di Firenze!!!

lunedì 12 luglio 2010

Bollettino medico - aggiornamento

In realtà nessun medico mi ha visitato o ho avuto altre indicazioni terapeutiche, ma di solito per i grandi atleti viene sempre rilasciato un bollettino medico ogni tot giorni e io non voglio essere da meno ^__*

Sono 2 settimane che vado in palestra e qualche beneficio si vede. Purtroppo, la prova più importante, ovvero quella della corsa su strada è rimandata: le temperature sono molto alte, l'umidità è proibitiva a qualsiasi ora del giorno e i vari impegni accumulatisi in questo periodo (compresa appunto la palestra) mi lasciano meno spazio per correre. E comunque il mio bioritmo con questo caldo è ai minimi storici!!!

Palestra: a parte la propriocettività che non riesco a fare causa mancanza del bozu (la mezza sfera per allenare le caviglie), gli altri esercizi stanno dando dei risultati. Intanto, mi accorgo dei difetti di postura e cerco di correggerli mentre cammino. Poi, ho recuperato un pochino di massa muscolare ai quadricipiti. Infine, sento la caviglia molto più mobile, e questo è un buon segno.
Certo, 2 settimane non bastano per rinforzare, occorre un lavoro costante per almeno 6 mesi (infatti mi sono iscritto per 6 mesi alla pale...), però i primi segnali sono incoraggianti. L'unica uscita di corsa (lunedì scorso, circa 45' due frazioni da 20-21' ciascuna di corsa con breve recupero causa mancanza di fiato in mezzo!) è andata bene, nessun dolore, e molta attenzione a come si mettono i piedi.
Unica nota dolente della palestra: sudo troppo!!! venerdì l'istruttore dopo che avevo fatto gli allungamenti ischio-crurali a terra e mi sono rialzato ha esclamato: "oh mamma, s'è rotto un tubo dell'acqua!" peccato che fosse solo il mio sudore dopo solo 10' di riscaldamento...

Piscina: la piscina è sicuramente in questo momento lo sport adatto, sia per la situazione fisica personale che per le condizioni climatiche. Anche qui, ho preso una buona media di 3 volte la settimana, con circa 4-4,5km totali. Venerdì scorso, prova sui 1500sl, circa 21'-22' (avevo preso il cronometro ma l'ho azzerato prima di vedere il tempo!). Certamente ne beneficia il fiato e soprattutto la parte alta della muscolatura, che di solito trascuro sempre! Solo che anche qui, ormai, con il caldo si nuota nel brodo più che nell'acqua e la nuotata non riesce ad essere fluida. L'importante però è essere costanti anche qui e i risultati arriveranno!!! e poi, diciamocelo pure, almeno è la scusa per fare un bagno a metà giornata!!!

Speriamo stasera o mercoledì di riuscire a fare una corsetta, caldo permettendo!

mercoledì 30 giugno 2010

Recupero ancora più lento

Bene, sembra che si debba mettere un punto fermo e ripartire!
Purtroppo la caviglia e il quadricipite non sono tornati in perfetta forma, anzi!
Partiamo dal quadricipite sx: a seguito dello stiramento di fine maggio, dopo riposo, 2 massaggi, visita dall'osteopata che ha trovato il perone bloccato (!!!), sta migliorando e parecchio, anche se si affatica molto e sento ancora un po' di indurimento in più a sx rispetto a dx dopo la corsa. Comunque direi che ormai ci siamo.
Problema della caviglia sx: messa male 2 volte durante la TAW, non mi ha dato fastidio fino a fine mese di maggio, quando inizia a dolermi la parte esterna. Inoltre, la mobilità si era parecchio ridotta e tutte le volte che la ruotavo sentivo schiantare l'articolazione. Il primo massaggio riscontra come sia molto indurita la muscolatura interna della gamba sinistra che potrebbe aver provocato la storta (che avviene sempre verso l'esterno) e il conseguente fastidio alla parte tendinea esterna. Dopo la visita dall'osteopata e il nuovo assetto della caviglia (dice che era totalmente fuori asse), speravo di essere a posto, ma dopo la corsa continua il problema: un dolorino costante sulla parte esterna della caviglia! Il secondo massaggio identifica un possibile problema tendineo, di infiammazione (ti pareva?) e quindi si deve intervenire d'urgenza.

Che fare quindi? beh, rivolgersi agli esperti è il minimo.

Allora ne approfitto per iscrivermi in palestra (!!!!) dove va anche la moglie per la schiena, visto che sono bravi e l'istruttore è un ex podista e studente ISEF ecc. ecc. ecc.

Diagnosi:
  • alla caviglia ci potrebbe essere un principio di tendinite, quindi ho fatto riposo dalla corsa, lasonil per 2-3 giorni, ghiaccio secco per 2-3 giorni
  • la postura è sbagliata, tendo a essere pronatore e non sfruttare per nulla la parte interna e la rullata del piede
  • la muscolatura del quadricipite è scarsa (questo, sinceramente, non l'avrei mai immaginato visto che ho sempre avuto una coscia abbastanza muscolosa!), in particolare nella parte interna (vasto mediale) e quindi va rinforzata
  • gli ischiocrurali sono scarsini e rigidi
  • gli adduttori sono da rinforzare
Dunque, il quadro è piuttosto preoccupante? No, in realtà è piuttosto normale per uno che ha cominciato a correre a 30 anni suonati in maniera del tutto autonoma, quindi portandosi dietro chili di troppo e abitudini di camminata sbagliata.

Terapia:
  • al momento ho scelto di stoppare la corsa almeno 1 settimana per dare il tempo al tendine di sfiammarsi (non ci sono corse vicino, quindi va bene)
  • palestra 3 volte la settimana con esercizi specifici: tanto stretching per gli ischiocrurali, potenziamento di adduttori e quadricipiti, facendo particolare attenzione alla postura (sfruttare l'interno piede)
  • nuoto 3 volte la settimana circa 1,5km a volta, per mantenere il fiato e rinforzare la parte alta (oltre a rilassare i muscoli delle gambe dopo la palestra che fa sempre bene!)
  • ricominciare piano piano a correre
La prima settimana di palestra è già passata e almeno noto che mi sto accorgendo maggiormente quando metto male i piedi a camminare. Buon segno! Ovviamente, miglioramenti non ne sento né li percepisco, ma sono convinto che in 3-6 mesi si può fare un buon lavoro e arrivare più in forma a Firenze a novembre e riuscire a fare la maratona in 3h:30' l'anno prossimo (anche se non rinuncio ancora alla possibilità di farcela proprio a Firenze quest'anno).

E speriamo che con questo programma si riducano gli acciacchi!!!

buone corse a tutti

venerdì 18 giugno 2010

Lento recupero

A parte la lunga latitanza dal blog, c'è purtroppo stata una lunga latitanza dalla corsa.

In pratica, dalla TAW c'è stata una serie di piccoli infortuni che mi hanno tenuto più o meno fermo fino ad adesso.
Alla TAW non abbiamo ripetuto il "miracolo" dello scorso anno, ma ad essere onesti non ci siamo nemmeno impegnati più di tanto: io con la videocamera a riprendere il tutto, e il buon kappa con la macchina fotografica a documentare il resto. Sembra una bella esperienza, ma onestamente l'anno prossimo punterò e punteremo ad altri obiettivi.

Ma parliamo di questo periodo di riposo forzato:
  • alla TAW mi sono slogato un po' la caviglia. Mi succede spesso, quando sono stanco, di poggiare male il piede. Dolorino lì per lì, nessun gonfiore, proseguo. Probabilmente però c'è da capire cosa non va.
  • Il tempo non ha aiutato. 20gg di pioggia/sole/pioggia/sole che non hanno stimolato la corsa.
  • mi sono stirato il quadricipite e questo ha fatto male!!!
Cosa è successo? In effetti, ammetto che era qualche giorno che dopo le corsette (peraltro molto rilassate e tranquille, niente di particolarmente intenso) sentivo il muscolo posteriore della coscia sinistra un po' indurito, niente di particolare, ma più duro del destro. Lo scarso stretching (!!!) probabilmente risolveva il problema lì per lì ma non andava in profondità.
Fatto sta che, alla corsa serale di San Giorgio, partiamo con il Kappa, Marco e un altro ragazzo per fare la nostra 8-9 km serena e tranquilla. Passo buono, attorno ai 4'30"/km e.... PATATRAC!!! Al terzo km sento una fitta forte, quasi come una piccola scarica e mi devo fermare. E' la prima volta che mi capita un infortunio muscolare, quindi non so nemmeno come reagire. Provo a sciogliere e massaggiare e ripartire, ma niente da fare, sento il muscolo indurirsi e decido che è meglio fermarsi e tornare mestamente a piedi alla partenza.
Per fortuna dopo 3 giorni parto per il Libano e lì non ho molte occasioni per correre e quindi ne approfitto per un po' di riposo forzato.
Tornato, si riprova a correre, ma niente da fare: l'indurimento è sempre lì!
Urge massaggio dall'Elisabetta. La quale, domanda che ti domanda, mi fa venire il sospetto che il problema sia più profondo e probabilmente legato proprio alla postura (sicuramente!) e alla caviglia sinistra debole, anche perché il massaggio evidenzia un'indurimento di tutta la parte interna della gamba sinistra, dalla caviglia fino all'anca. Lei propone inoltre di fare impacchi con aceto, bicarbonato e sale per sfiammare: strano mix, però sembra aver funzionato! Poi stretching e allungamenti generalizzati.
Altra settimana di riposo con poco nuoto nel mezzo tanto per non morire dal non far nulla e finalmente si prova a riprendere a correre!
Mercoledì parto con camminata alternata a corsa: 3' e 3' per 4 volte e poi 5' e 5' per altre 3 volte, 6' di recupero. Alla fine totalizzo quasi 9km, che non è male, e l'ultimo km a 4'50", segno che non ho perso moltissimo (insomma, la lingua felpata c'era!!!).

Il problema ora è capire cosa ha la caviglia sinistra, perché in effetti mi da ancora fastidio dopo 2gg. Stasera andiamo dal mio stregone preferito, l'osteopata che mi ha rimesso al mondo, e sentiamo cosa ha da dire anche lui. E da lunedì palestra per rinforzare specificatamente le caviglie: Firenze ci attende!!!

mercoledì 17 marzo 2010

Corsa mattutina, finalmente!

Dai ammettiamolo: stavamo tutti aspettando questa primavera dopo un inverno piovoso, nevoso, grigio, freddo, ventoso (o badate, io ADORO l'inverno perché riesco a correre meglio, col caldo scoppio) e soprattutto con quelle giornate corte che ti alzi la mattina per andare in ufficio prima delle 7 ed è buio, rientri a casa per andare a correre ed è buio e quasi ti domandi dove sia sparito il sole (pensate un po' a chi vive vicino ai poli...)!

Quindi, non vedevo l'ora che arrivasse marzo con l'allungamento delle giornate e delle ore di luce. Continuo ad alzarmi prima delle 7 e rientrare a casa dopo le 19, però adesso credo che il sole esiste e non ci ha abbandonato ^__^

Ma soprattutto: POSSO RIPRENDERE A CORRERE LA MATTINA PRESTO! E voi direte: perché prima non potevi? Certo, lo ammetto, avete ragione posso sempre correre la mattina presto, in ogni periodo dell'anno, ma vi assicuro che non è per niente facile alzarsi la mattina alle 5:45 quando fuori è freddo, sottozero, non c'è luce, vi dovete mettere 27 strati protettivi, cappello in testa (PERCHE'? PERCHE' IL CAPPELLO O LA FASCIA??? VOGLIO ESSERE LIBERO!) e la moglie si rigira nel letto dicendo qualcosa di incomprensibile ma sapete che sta pensando che siete completamente grulli. Poi provate ad aprire la porta di casa, sentite la botta di gelo uscendo da un locale ad almeno +17-18° e vi dite: no, oggi, non ce la posso fare! (NON VE LO DITE MAI!!!)

Beh, purtroppo questo inverno è andata così. Anche se ho comunque corso 2 maratone (Firenze e Verona) e fatto diversi km...

Ma tornando alla corsa mattutina, complice i nuovi impegni e i nuovi obiettivi, ho spostato l'allenamento dalla sera alla mattina. Tenendo conto che per ora l'orario di lavoro non cambia (quindi sempre partenza alle 7.30-7.40 massimo da casa e rientro alle 19), devo mettere la sveglia 1 ora prima per fare la mia corsetta infrasettimanale. Dunque, dopo aver cominciato lunedì con un 10km tranquillo di ripresa dopo 1 settimana di inattività, oggi mi alzo alle 5:45, mi vesto rapidamente, prendo il mio fedele iPod (grande dono e regalo dell'Antonella, veramente utile quando si corre per strada), le mie brooks da maratona e me ne parto per la mia ora di corsa.

5:57 e siamo già in strada al crepuscolo: c'è luce intorno, è fresco, intorno i campi sono ghiacciati, sulle macchine c'è brina, i negozi sono chiusi, le case sono con gli infissi tappati ed io sono fuori a dedicare un'ora a me stesso, al mio sport, alla mia testa, ai miei obiettivi (avete mai notato quanto la mente corre soprattutto di mattina presto?). Il programma (fatto da me!) prevede 12km prima di tornare a casa, non voglio sentire ragioni: se raggiungi un obiettivo aumenti la tua autostima, e ne ho bisogno. Programmo un massimo di un'ora e 5', aspettativa un'ora-un'ora e 2'.

Alla fine, concludo i miei 12km in 57'54", alla media di 4'50", con passo molto regolare e negative split: ALLENAMENTO PERFETTO!!!

Soprattutto vi dico perché perfetto, oggi ho imparato molte grande lezioni:
1. RISPETTA GLI IMPEGNI PRESI. Se ti poni un'obiettivo, se dici che farai una cosa, falla: vedrai quanto meglio ti sentirai per il resto della tua giornata e anche oltre!
2. NON PORTI LIMITI. Se ti vedi correre in 5'20"/km lo farai. Oggi non ho guardato il GPS per i primi 7 km e al 7° ho visto 4'49": non sentivo nemmeno la fatica (che certo è arrivata al 10km ma solo perché devo continuare ad allenarmi)
3. OSSERVA COSA ACCADE INTORNO. Stamani ho visto un bellissimo airone cinerino che si levava in volo. Ma soprattutto ho visto sorgere il sole dietro Monte Morello, e mi è proprio sembrata una metafora di cioò che sto vivendo ora: mi è costato sacrificio alzarmi presto, mi è costato sacrificio correre prima che sorgesse il sole, ma già si intravedeva l'aurora e la luce permeava l'atmosfera, e vedere il sole finalmente spuntare mi ha fatto pensare che anch'io ben presto sorgerò da dietro quella montagna per prendere tutto ciò che voglio e vedrò da lì un bellissimo panorama. Questa è la motivazione che non solo mi spinge a correre e migliorarmi ma a fare di più nella mia vita.

Buone corse a tutti!

lunedì 8 marzo 2010

Allenamento TAW: Si comincia!!!

Bene, mancano 2 mesi alla TAW (the abbots way: www.theabbotsway.com) e quindi sarà il caso di fare un po' di trail, no? dopo l'ultima "scampagnata" per provare il ritorno (ma sarà poi così?) del TVB di dicembre, ho fatto solo asfalto per Verona.
Questo fine settimana, pur abbandonato dal compare kappa che è andato ad un fantomatico raduno fotografico a Firenze, decido che è l'ora di cominciare. Programmao 2 uscite, una leggera il sabato e una leggermente più impegnativa la domenica.
Sabato. Le 3 Gobbe del Monte Ferrato. Questo "semplice" giro prevede: partenza dal parco di Galceti, ascesa al Monte Ferrato, discesa e risalita al Monte Mezzano, discesa e risalita al Monte Poggiolo, discesa verso Figline e rientro al Parco. D+ previsto circa 500m.

Parto nel pomeriggio, visto che la mattina ho dovuto fare il "muletto" per scaricare fertilizzanti, legna e altre simpatiche cose per il suocero (circa 20q.li di roba...), con un bel solicino e temperatura perfetta. Faccio un giro del parco di Galceti come riscaldamento e poi via su per la salita del Ferrato. La salita sono circa 300m di ascesa distribuiti su poco meno di 3km, niente di impossibile, ma la scarsa abitudine alla corsa in salita e su sentiero si fa sentire. Devo camminare molti tratti, ma arrivo in cima in meno di 40' totali (circa 4,5km). Un'occhiata al panorama: primi segni di tramonto nella piana pratese-pistoiese che mi spingono a proseguire nel giro.

La discesa è piuttosto ardua e impegnativa, si "precipita" dagli oltre 400m del Ferrato ai 300 circa del vallone in poche centinaia di metri: le caviglie e i ginocchi ringraziano! Ma non c'è tempo di fermarsi che si risale subito su pietraia sconnessa. Poi un piccolo tratto di pianoro, e di nuovo su e giù, su è giù!

Ad un certo punto, stanco, decido di prendere una strada a sinistra su pietraia tanto per allungare il giro (mi sembravano troppo pochi i km fatti fino ad allora) che non ho mai fatto e qui arriva lo spettacolo: vedo 2 ungulati di dimensioni notevoli, penso fossero o dei cervi o dei daini (non sono un naturalista!) a pochi metri da me, che, una volta avvertita la mia presenza, scappano saltellando allegramente tra i cespugli. CHE GODURIA!!! riprendo e dopo nemmeno 400m avvisto un capriolo. Oggi è una giornata fortunata, e forse anche l'ora e il luogo poco battuto aiutano a scovare animali.

A questo punto è ora di rientrare, sono soddisfatto. Scendo per una mulattiera di ciottoli fino ad una piccola fattoria dove vedo fagiani, mucche, caprette e un cavallo pezzato stupendo. Sono sempre più fortunato!
Giretto finale per Figline e rientro alla macchina: 10km in 75' con circa 500m di dislivello. Come partenza direi ottima.

Domenica. Giro della Calvana. Domenica mattina partenza presto nonostante il vento fortissimo e il freddo, ma devo macinare km ed essere presto a casa. Sfrutto il giro più volte fatto: salita da S.Lucia verso Valibona, Monte Cantagrilli, Croce della Retaia. Poi deviazione verso Poggio Castiglioni e rientro. Previsti circa 1000m D+

Parcheggio a S.Lucia e incontro un drappello del gruppo Come On! in partenza per un giro a Monte Cuccoli: dai ragazzi che il DPAP è vicino! Saluto e parto con circa 800m di asfalto di riscaldamento (e serve, visto il vento che tira!!!) in direzione Canneto e poi subito su, pettatone (si fa per dire...) per arrivare fino in vetta al Cantagrilli (quota 817m). Non vi allarmate, non si parte a diritto, ma si continua a salire più o meno dolcemente per circa 7-8km seguendo il sentiero 20 in mezzo a bosco prima e poi sul tetto "spelato" del monte.

Il sentiero è corribile in quasi tutti i tratti, ovviamente per chi ha allenamento e gamba, e piacevole, con il Rio Buti che ti scorre alla sinistra salendo, immersi in un bel boschetto che, quando è caldo ti ripara dal sole e oggi mi ripara dal vento. Giungo al bivio per Valibona, con la fattoria didattica Biancospino, breve riposino e via si continua la salita.

E di nuovo, grandi incontri! 4 cavalli selvatici intenti a brucare erba in mezzo al terreno ghiacciato. Che spettacolo, rallento l'andatura, faccio 2 foto e mi allontano estasiato e attento (non vorrei che si arrabbiassero... ma sono abituati al passaggio degli uomini). Da qui, è tutta una salita fino in cima al Cantagrilli. Da notare che sono stati ridipinti di fresco alcuni segnali che prima non si vedevano assolutamente: c'è ancora molto da fare, ma complimenti al CAI!

Arrivo in vetta alla croce in 1 ora e 8', ma non ho nemmeno il tempo di fermarmi: tira un vento pazzesco, e fa freddo, meglio proseguire! Da qui alla Retaia il terreno permette di fare una bella corsetta, e così faccio, godendomi comunque il panorama meraviglioso attorno a me: non sono le Alpi, non sono le Dolomiti, ma sono i "miei" monti, quelli che posso ammirare tutti i giorni e conquistarli ancora una volta è bello!

Arrivo alla Retaia dopo un ora e 27', con circa 10km sulle gambe. Ottimo, mi dico! Incontro i primi passeggiatori che salgono su da Prato: la giornata è ventosa, fredda, ma bellissima, un sole che comunque riscalda i camminatori. Rifletto sul da farsi: la discesa diretta a Casa Bastoni è da escludersi, rischio troppo alto per le caviglie, e comunque vorrei provare ad arrivare a Poggio Castiglioni e rientrare per il sentiero 22.

La discesa dalla Retaia è tosta, ripida e su pietre. Incontro un solitario runner e Dory, un bellissimo esemplare di pastore tedesco a fare una passeggiata in montagna. Proseguo verso il Poggio, incontro il simpatico maremmano a guardia del gregge di pecore che non è molto contento di vedermi e mi scaccia dalle sue proprietà a suon di abbai più o meno minacciosi.

A un certo punto la svolta: vedo un indicazione "Chiesino". Ne avevo sentito parlare dal Kappa, ma non c'ero mai stato, quindi mi dico: perché no? Prendo la deviazione sul sentiero 26 e via giù per il sentiero fino a quota 450m dove c'è il Chiesino: una piccolissima cappella con altarino dedicato alla Madonna, dove vengono celebrate le funzioni per Pasqua e Natale a quanto so. Bello, ben tenuto, nemmeno difficile da raggiungere (circa 1km con 100m di dislivello da Filettole - partendo dalla chiesa circa 1 ora e quasi 300m di dislivello direi).

Si prosegue ed arrivo sulla strada che risale da Filettole, faccio un tratto di asfalto con grandi pendenze e tornanti micidiali (soprattutto per i ciclisti che stanno salendo) fino ad una nuova deviazione per sentieri fino alla Chiesa di Filettole. Da lì, è tutto asfalto fino a S. Lucia, passando dietro Villa del Palco e Canneto. A Canneto vengo letteralmente stoppato dalle raffiche di vento, ma ormai manca poco e bisogna terminare la prova.

Arrivo alla macchina in 2ore e 20' scarsi, con 17,5km sulle gambe e... non ho controllato il dislivello ma direi circa 1000 D+

Morale: ottimo allenamento, soprattutto per essere il primo! Molta fatica in salita, ma nessun infortunio e anzi buone sensazioni alle gambe. Ho dosato molto bene le forze e il doppio allenamento a breve distanza è stata una buona simulazione in vista della TAW. Ora un we di riposo a Parigi e poi si riprende con più km e più dislivello!

domenica 28 febbraio 2010

Allenamento del Week End

Beh, questa settimana era di riposo post maratona e di transizione verso il nuovo obiettivo della TAW, e direi che così è stato, anche se... il weekend ha portato voglia di correre!
Lunedì piscina tranquilla, 40 vasche comode comode. Mercoledì, allenamento comodo col Kappa sulla ciclabile di Prato (11km in un oretta, 5'20"). Poi un po' di fatica nel resto della settimana.
Ma, arrivato al mare sabato, mi sono ispirato a correre sul lungomare, piatto, con una bella ciclabile da un lato e una corsia asfaltata per pedoni dall'altro. E poi c'era una temperatura che invitava a uscire a fare sport. Dunque, inforcate le scarpette ai piedi, si parte per un ora di corsa tranquilla con obiettivo di fare 12km totali. Parto forte (5'03" - 4'53"- 4'58") e lo sento dal fiato a volte corto e dal passo pesante (le Brooks Trance 8 non sono per ritmi "forti", almeno con il mio peso) e rallento (5'04"-5'04"-5'09" i successivi 3), mentre penso: ma perché non alternare un km forte a uno più tranquillo? In fondo quello che mi da sempre noia sono i cambi di ritmo e la velocità. Ma sì, dai, siamo all'imporvvisazione, improvvisiamo. Quindi il ritorno a casa vede i seguenti tempi:
4':49"-5'02"-4'49"-5'02"-4':43"-4':59"
Mi ritengo soddisfatto perché corro bene a 1 settimana dalla Maratona, e non ho sofferto molto la velocità (oddio l'ultimo km un po' di lingua felpata c'era!). 12km in 59':40", ottimo!
Poi, domenica, dopo il giro per vetrine a Viareggio con l'Antonella (dove abbiamo visto Mr Lippi, Forza Italia, fateci vivere un altro sogno in Sud Africa), rientro a Prato e... via, si deve correre anche stasera. Tutto il giorno mi ronza in testa di fare un allenamento con ritmi veloci su più km e di fare almeno 15km, quindi decido per il seguente schema:
3km riscaldamento, 3km in 14'30", 3km in 15', 3km in 14'30", 3km in 15'.
Un po' pretenzioso forse per il mio stato di salute e mentale, ma nemmeno impossibile visti i tanti km corsi precedentemente. Il giro poi mi stimola perché decido di transitare per il Parco di Tavola, il polmone verde di Prato. Alla fine i tempi sono questi:
3km - 15'11" - 5'03"
3km - 14'17" - 4'45"
3km - 15'21" - 5'04"
3km - 14'21" - 4'47"
3km - 14'50" -4'56"
La fase centrale è stata lenta per 2 motivi: 1. al parco si corre su erba e ciottolato; 2. mi trovo la porta di uscita del parco chiusa (orario di chiusura superato) e quindi mi devo inventare l'uscita da un passaggio "secondario".
Per il resto, un po' di fatica nel secondo turno "veloce" ma un finale tranquillo. Direi che forse siamo intorno a 1h:45' sulla mezza con possibilità di fare 1h40'. Magari potrei provare a puntare alla mezza di Prato come allenamento, anche se da ora in poi i lunghi saranno tutti montani!!!

Via è l'ora della buonanotte!

alla prossima

domenica 21 febbraio 2010

Verona Marathon: un passo avanti!

Sì, un passo avanti, soprattutto perché finalmente riesco a correre una maratona di nuovo sotto le 4 ore! Sono contento, anche se speravo di riuscire a fare il mio PB (3:43:18 al momento) e mi sono dovuto "accontentare" di un 3:53:22 di tempo di corsa e real time 3:50:22.

Detto dell'exploit, passiamo all'analisi di corsa.
Partenza alle 10 (strano orario per una maratona) in una giornata stupenda e adattissima a correre: sole, vento praticamente assente per quasi tutta la gara (solo tra il 18 e il 30), temperatura sotto i 10°. Meglio di così non si poteva chiedere.
L'organizzazione è valida, soprattuto per:
  • pacco gara di classe: calzini (taglia 39-42, potevano chiedermi che numero avevo?), guanti, giubbotto antivento e borsello (peccato che nel mio non ci fosse...)
  • Visite guidate di Verona, con tanto di guida turistica ufficiale (la nostra, Katiuscia, veramente brava, ci ha fatto fare un giro entusiasmante!)
  • Ristoro gratuito post gara aperto a tutti (coca, acqua, the, frutta e pasta solo per i runner): di solito non si vedono alle altre grandi maratone;
  • militari a dare un mano per tutti i 3 giorni in numero abbondante;
  • docce abbondanti e con acqua calda anche quando sono arrivato io.
  • passaggio nell'Arena di Verona.
L'organizzazione ha peccato in:
  • Expo deludente, pochi stand e poco attraenti;
  • percorso un po' tortuoso, contorto;
  • nessuno a segnalare la partenza all'ultimo settore, addirittura avevamo ancora il nastro davanti (l'ho dovuto rompere io!)
Il percorso mi ha un po' deluso, anche se degli highlights valgono la pena di aver corso questa gara. Dalla partenza, si fanno circa 15km nelle periferie industriali, noioso e quasi semidevastante per l'umore. Poi ci si immette (dal 17° al 30° circa) si costeggia l'adige su una pista ciclabile/strada secondaria da cui si intravedono le montagne innevate, ma soprattutto si vedono scorrere dall'altro lato della strada i più veloci e più forti (non mi è mai piaciuta sta cosa). Inoltre, quando si arriva in centro, ci sono tanti pezzi di sanpietrini, sali e scendi nervosi, curve e controcurve che, arrivando dopo oltre 30km di corsa fanno veramente male!
Però, il centro di Verona è veramente bello e con una giornata così ci sarebbe da fare il turista più che il podista. E poi, scusate, ma entrare nell'Arena accolti dalle note della marcia trionfale dell'Aida ti da un'emozione e una carica che vorresti avere da correre altri km! Questo è stato veramente il passaggio più spettacolare. Ma direi che Piazza dei Signori, Piazza delle Erbe, le mura, San Zeno, il giro intorno all'Arena danno un tocco di classe e unico alla corsa, e ripagano della monotonia dei capannoni.
Una cosa sicuramente triste è che non c'era assolutamente pubblico da nessuna parte, solo pochi sparuti gruppi di curiosi ogni tanto.

Passiamo all'analisi della mia corsa.
Parto con speranze di 3:45', sicuramente mi mancano un po' di km, soprattutto sui lunghi, ma qui in zona Toscana non c'è stata nemmeno una mezza a gennaio e febbraio (c'era oggi Scandicci!). Comunque, ci si deve provare!
Parto nell'ultimo gruppo, il viola, e passo sotto il traguardo con circa 3' di ritardo rispetto alla partenza effettiva (c'erano più di 6000 persone tra maratona, mezza, diversamente abili, e roller marathon). Cerco piano piano di recuperare il distacco sui palloncini delle 3:45', tenendo per i primi 10km un passo di 5':05" per poi passare a 5':10" quando intravedo i palloncini davanti a me. Prendo un po' di integratori al 10° e proseguo fino al 15° quando raggiungo i palloncini. Banana e integratori e si prosegue! Al 17° si dividono le strade di maratona e mezza, e si vede: rimangono poche persone nel nostro gruppetto.
L'andatura passa ad un più tranquillo e adeguato 5':16"-5':17" mentre resto in gruppo, ma al 25° la fantasia dell'organizzazione batte tutti: fino ad allora i ristori erano organizzati acqua-the-integratori-cibi solidi bene identificati, mentre al 25° gli integratori sono all'inizio! Non me ne accorgo e salto il ristoro. Mi innervosisco un po' e perdo il passo con il gruppo, e pagherò garo questo errore. Fortunamente, siamo sul viale percorso anda e rianda e al 27° trovo dalla parte opposta il ristoro del 20° e sfrutto l'occasione per rifocillarmi. L'andatura prosegue intorno ai 5':20" fino al 34°-35° dove c'è il primo intoppo: salita e stop per stanchezza! Per fortuna c'è vicino il ristoro e ne approfitto per riprendermi con tanti integratori, un po' di banane e di stretching. Un km a 8'30" mi permette di recuperare energie (e di perdere tempo...) e riparto, anche se sono veramente affaticato. Al 36° mi fa addirittura male la spalla, boh, mai successo!
Il percorso, dal 35° in poi, è tutto un arzigogolare dentro Verona, con tratti su sanpietrini e in saliscendi (mitico il ponte del castello sforzesco, ma c'era proprio bisogno di farlo al 39°???) che mi spezzano le zampe e la verve finale, ma ormai ci siamo e occorre portare a termine la corsa.
Un altro stop al ristoro del 40°, breve, ma necessario, e si riparte per gli ultimi 2. E quando si arriva davanti all'Arena per fare gli ultimi scampoli, le energie ritornano e porto a conclusione la mia corsa: 3:50:22.
Peccato non essere riuscito a stabilire il PB e a "rompere" il muro delle 3:50, però sono davvero contento di avere concluso una maratona di nuovo sotto le 4 ore, fa comunque morale e la prossima volta mi toccherà una gruppo di atleti un po' più vicino al "mio".

E ora via con l'allenamento trail a maggio c'è la TAW!!!!

lunedì 15 febbraio 2010

-1 settimana a Verona...

Ormai ci siamo! Manca solo una settimana alla Maratona di Verona, main event di questa sessione invernale delle mie corse e del mio progetto "KEEP IN SHAPE!" e inizio ad essere eccitato, emozionato e un pochino preoccupato.

Intanto, la corsa di ieri. Dopo una settimana di semi-svogliatezza (solo 2 allenamenti in piscina e 1 corsa sul tapis roulant di 35' + 25' di roulette), ieri nel bel mezzo del freddo di Rimini mi alzo alle 7.30 per fare una corsetta di 15km circa. Rimini non presenta certo asperità nè purtroppo percorsi molto interessanti (o meglio, io non li conosco), anche se correre per il centro è sicuramente affascinante con le vestigia romane ancora molto evidenti e interessanti (l'Arco di Augusto, il ponte di Tiberio, l'anfiteatro) e anche la Rocca Malatestiana. Ci sono poi alcune chiese importanti come il Tempio Malatestiano che sono esempi unici di architettura straordinaria (come le altre chiese moderne che sono esempi unici di scempi architettonici e simbolici: ma chi ha dato il permesso a questi architetti di costruire certi obbrobri?!?!?)

Comunque, dato che il percorso per il centro l'ho già fatto altre volte e i sanpietrini non sono il massimo, dato che devo fare "solo" 15km, dato che avevo una mezza idea di fare un pochino di corsa sulla sabbia (che ovviamente non ho fatto!!!), decido per un tranquillo giretto lungo mare e nell'interno. La media prevista sui 5'20" da passo gara.

Correre a Rimini non è entusiasmante, lo ammetto, soprattutto se si corre tra le case e le strade, e se poi il tempo è freddo e grigio come ieri. Le strade strette e i cumuli di cemento costruiti quasi fino dentro il mare non ti fanno sorridere né entusiasmare, mentre gli alberi spogli e il freddo ti farebbero venire voglia di tornare a letto. Ma tant'è, ho preso un impegno e si deve portarlo a termine!

Parto dall'hotel e giro lungo uno dei canali di ancoraggio dei pescherecci, unico contatto vicino al mare, poi giro per San Giuliano a Mare dove trovo solo case e palazzi e un complesso in costruzione proprio sulla spiaggia, ma le strutture balneari (e non solo) mi impediscono anche solo di scorgere il mare: peccato! La media iniziale è da riscaldamento ma poi mi accorgo che sono sotto i 5'20" e che non faccio assolutamente fatica (e ti credo, ti sei riposato tutta la settimana, lazzerone!!!) e quindi mi dico: perché non accellerare verso la fine?
Passo dal Ponte di Tiberio e dalla Rocca Malatestiana, uniche mete turistiche che visito in questo giro fatto veramente a caso.

Il passo al km aumenta, senza quasi che me ne accorga, passando intorno ai 5'05" per poi arrivare sotto i 5', mentre mi domando sempre più: "Dove sono finito?" in quanto mi trovo in una jungla di costruzioni varie (tanto perdersi è impossibile: il mare è a sx o a dx -a seconda della direzione in cui corri- e la tangeziale è dalla parte opposta. Tra mare e tangenziale c'è circa 1-1,5km. Io devo tornare verso il mare e quindi è facile raccapezzarsi) che onestamente passano dal brutto all'infernale.

Alla fine penso tra me e me, visto che sono ormai in passo veloce, perché non mantenerlo anche facendo 1km in meno? e così ho fatto! Addirittura sono passato a fare 1km in 4'47" (il 12°) ormai sul dirizzone finale prima dell'albergo. Concludo la mia corsa di 13.6 km alla media di 5'02", soddisfatto per avere visto che il passo sotto i 5'/km c'è e quindi di buon auspicio per il progetto "FIRENZE in 3h:30'".

Ma torniamo alle emozioni di questi giorni. Obiettivo Verona è chiuderla in 3h:45', con un occhio al PB di 3h:43':18" di Fort Collins 2003. Quindi...
Preoccupazione: c'è voglia di ben figurare, ma sarà sufficiente l'allenamento fatto (un po' incostante purtroppo)? I lunghi fatti (36, 30, 32, 37 in 2 tronconi) saranno abbastanza? Saprò gestire il ritmo senza accelerare il passo troppo presto?
Eccitazione: manca solo una settimana!!! Partenza venerdì per la città, giro turistico con l'Antonella e i genitori, passaggio dall'expo al venerdì... SONO CARICO!!! Non vedo l'ora di partire, di sentire la "scarica" di adrenalina della partenza e della corsa, di contare i km, di seguire i palloncini...
Emozionato: vorrei battere il mio PB. Dopo la prima maratona per cui mi allenai in maniera veramente disciplinata e che portai al termine correndola tutta, ho sempre avuto problemi legati alla scarsa preparazione (Roma 2004, Ventasso 2007, Firenze 2009) o a piccoli infortuni (Firenze 2008 - periostite, Lucca 2009), ora mi sento pronto a fare una gara continua, senza soste e portarla in fondo anche con un buon tempo. L'esperienza fatta so che sarà di aiuto!

Quindi ci sentiamo lunedì prossimo con il racconto di questa ennesima sfida.

domenica 7 febbraio 2010

L'ultimo lunghissimo...

Siamo ormai a sole 2 settimane da Verona e il tempo stringe! Manca ancora l'ultimo lunghissimo, visto che un 30 e un 32 li ho già messi in cascina e a gennaio ho corso per più di 230km (lo so, puristi della maratona, che non sono tantissimi, ma visti i miei ritmi non sono pochi e sono soddisfatto!).

Quindi, oggi (07-02) ho programmato di fare 35km a 5'20" cercando di unire un po' di km in solitaria (una costante ormai!) alla corsa di Iolo (14km). Il tempo è fantastico: sole, 7°-8°, vento poco, voglia di correre; la giornata perfetta per correre.

Parto alle 8 e inizio il mio giretto asfaltoso intorno a Tavola e Iolo (dove poi si svolgerà la corsa). Cappellino, pantalone lungo, maglia della maratona di livorno e gilet comprato a Torino sono il mio completo, ovviamente con ai piedi le Brooks Trance 8 fedeli compagne delle mie uscite lunghe. Ritmo ottimo e umore anche, il poco traffico aiuta a correre serenamente. Faccio circa 10km prima di tornare alla partenza della corsa, il tutto in meno di 52'.

Iscrizione, riposino, un paio di spicchi d'arancia e un bicchiere d'acqua prima di ripartire. Purtroppo, aspetto un po' troppo secondo me prima di riprendere la corsa: 10', e io non ci sono molto abituato.
Il percorso della corsa di Iolo fa il giro del paese passando dalla ciclabile, Coderino, Via delle Colombaie, Tavola, il Parco di Tavola e rientro verso Iolo. A parte il giro del parco, il resto è tutto asfalto e tutto pianeggiante. Quest'anno è stato lasciato troppo spazio alla partenza brada, secondo me: mentre tornavo alla partenza durante i miei primi 10km, ho incontrato almeno 3/4 delle persone, partite con largo anticipo. Capisco la non competitività di queste gare, ma è bello partire tutti insieme.

Riprendo il mio ritmo e la mia corsa e, quando siamo al Parco di Tavola, aggiungo un po' di deviazioni per allungare il giro e ridurre i km da fare alla fine. Intorno al 16° inizio ad avvertire fame, e mangio un gel che onestamente non si rivela un gran che (cambiare marca non sempre conviene). Mi recupero per un po' ma non sarà una seconda fase facile. All'interno del parco vedo un bel fagiano, un incontro insolito.

Alla fine arrivo di nuovo a Iolo un po' spompo con alle spalle 28.74km in 2ore e 29', a 5'12" di media. Mi rifocillo ma decido che non è il caso di continuare: fra l'altro al ristoro solo arance, biscotti e acqua fredda mi fanno desistere dal proseguio.

Ma i programmi vanno portati a termine. Quindi, la sera riparto per una seconda tranche da 8.3km a 5'02" di media, con una prestazione che mi sorprende per la resistenza e la facilità di corsa: onestamente non me lo sarei aspettato dopo la corsa della mattina.

e quindi in totale oggi sono stati 37 in 3ore e 11 a 5'09 di media complessiva. Spero che nonostante lo spezzettamento in 2 fasi del lunghissimo sia valsa la pena farla e l'obiettivo delle 3ore e 45' in maratona sia realizzabile (con un pensierino a chiudere sotto le 3h43'18" mio PB)

Buone corse

Finalmente le ripetute...

Mercoledì scorso (03-02) era giorno di ripetute, il lavoro più ostico (devo ammetterlo, insieme al lunghissimo se non lo posso fare in concomitanza ad una gara lunga) per me sia di testa sia di fisico.

Come già detto in precedenza, ho optato per ridurre la lunghezza e fare più serie. Questa settimana avevo previsto questo allenamento:
2 km a 5'10"
10 x 400m 4'30"
rec. 400m 5'10"-5'20"
1 km a 5'10"

Confortato dalla prestazione di martedì, parto con baldanza e alla fine questi sono i tempi:
4'34" - 4'29" - 4'24" - 4'23" - 4'33" - 4'29" -4'27" -4'27" - 4'35" - 4'31"
5'06" - 5'11" - 5'09" - 5'15" - 5'15" - 5'19" - 5'19"- 5'23" - 5'39" - 5'23"

Sono piuttosto soddisfatto del risultato, un po' di crollo in fondo alle serie, ma la testa ha retto e mi ha fatto continuare nonostante la stanchezza. Obiettivo molto importante.

Certo, non sono tempi da sprinter, ma per me sono finalmente un buon risultato e un'ottima motivazione, soprattutto a capire che se mi impegno posso arrivare ovunque voglio!

E la prossima settimana si replica e si prova ad aggiungere un paio di sprint sui 500m...

mercoledì 3 febbraio 2010

Una splendida giornata...

... come recitava una famosa canzone.
Oltre al tempo metereologico (soleggiato ma freddo, poco ventoso) e al mio inguarbile ottimismo che mi fa apprezzare qualcosa anche nelle giornate più storte (e, credetemi, specialmente in questo periodo ne abbiamo passate di molto brutte!), ieri (02-02) è stata una splendida giornata perché ho vinto la pigrizia che spesso mi attanaglia per fare sport.
Lo ammetto: nonostante gli obiettivi chiari e la voglia di migliorarsi e ben figurare in gara, spesso non tengo fede agli impegni presi. Sto lavorando su questo mio punto debole, ma ci vuole tempo per cambiare brutte abitudini prese nel tempo.

Ma torniamo agli aspetti positivi. Avevo detto di fare piscina + corsa, visto che a pausa pranzo c'è la piscina comoda comoda a 5' dall'ufficio (e in un'ora e mezzo di pausa pranzo aivoglia a nuotare!) e dovevo poi fare le mie normali sedute.

Giunti a mezzogiorno però la voglia era sotto i tacchi, un po' per il freddo e un po' per la fatica. Però, al contrario di lunedì dove mi sono fatto vincere dalla pigrizia, ieri ho chiuso il pc, preso le chiavi della macchina e mi sono fiondato in piscina, dove mi sono "sparato" 48 vasche per un totale di 1200m tranquilli tranquilli, ma rigeneranti a bestia. Inoltre, mi sono finalmente riscaldato, dato che in ufficio c'erano temperature polari e mi stavo congelando.

Poi, altre 4,5 ore di ufficio e si riparte per andare a casa. Sono le 18.40 quando esco, devo fare 50km per tornare a casa e quindi inizio a fare i conti: 19.30 a casa (senza traffico), cambiarsi, partire, è buio, la moglie starà preparando la cena, a casa è caldo, si sta bene sotto la copertina sul divano. Però, l'ho detto, voglio correre! E non mi sia poi detto che sono uno che non mantiene la parola data, soprattutto a se stesso (bisogna accrescere la propria autostima).

Quindi, un po' controvoglia, buttando lì alla moglie un timido tentativo di farmi restare a casa ("no, no vai pure io ti aspetto. Fra un'ora la cena pronta?" ah, le donne, ti fregano sempre ^_^), indosso scarpette e tenuta per il freddo ed esco. Nella cassetta della posta fra l'altro trovo Runners, e lo interpreto come segno nella direzione di "devi correre!"

Punto a fare un 10-12km a passo tranquillo (5'20") in prospettiva maratona di Verona e soprattutto perché ho paura di non reggere visto il tuffo in piscina. Poi parto e... mamma che voglia! Le gambe girano bene, tranquille, come liberate dei km dei giorni prima, e io mi lancio in una corsa senza l'assillo dei km e del tempo (nonostante abbia il mio fido GPS al polso che mi segnala ogni km percorso), in totale relax. Risultato: faccio 10km a 4'58" di media, con un finale in crescendo e negative split, praticamente un allenamento perfetto!

Morale:
1. se dici di fare una cosa, falla e non rimandare, vedrai quanto sarai contento!
2. alza la tacca dei tuoi obiettivi, scopri che magari ce la fai tranquillamente.
3. parla a te stesso in modo positivo e vedrai che la tua mente ti ritorna gli stessi messaggi.

Dovrò fare tesoro di queste riflessioni stasera quando sarà buio, con pioggerellina e ci saranno da fare le tanto temute "ripetute"... ma io ce la posso fare!

buone corse

lunedì 1 febbraio 2010

km mancanti all'appello...

eh sì, purtroppo questa settimana di "scarico" vede un po' di km mancanti a quelli previsti.
Come al solito, le buone intenzioni di fare 5 allenamenti sono andate a farsi benedire per vari impegni (giro di parole per dire che non ne avevo voglia!) e il freddo.

Martedì sera mi sono dovuto rifugiare in palestra, dopo aver già saltato lunedì, causa pioggerellina e vento diaccio. 30' di tapis roulant e 30' di cyclette: mi sono fatto 2 marroni incredibili, ma per fortuna il bellissimo ipod da 32Gb regalato dalla moglie ha alleviato la pena di stare al chiuso.

Mercoledì, ripetute. In primis ho sbagliato a caricare il programma sul fido GPS. Avevo previsto di fare ripetute corte (5*400m e 4*500m a 4'30" con recuperi di uguale distanza a 5'10") e i due intervalli dovevano essere inframezzati da 1km di recupero, che mi sono scordato di caricare... Per fortuna però sono riuscito a fare tutte le ripetute, con un po' di fiatone in fondo e un recupero più lento del preventivato. La buona notizia è che però le ho corse tutte, e visti i precedenti sulle ripetute da inizio anno, mi va bene. Peccato aver fatto alla fine solo 8,5km totali

Venerdì un bel 12km tranquillo, corso abbastanza bene, con media finale di 5'02"/km, ma con 1km di riscaldamento, 4km sotto i 5', 5km intorno ai 5'-5'10" e i due finali di buon passo (4'55" e 4'43"). Finalmente una bella ora di corsa, senza nemmeno troppo freddo.

E arriviamo al we. Sabato sarei dovuto andare a correre un po' di km tranquilli, ma tra imprevisti (reali!) e vento gelido e forte ho preferito saltare l'allenamento e non avevo voglia di chiudermi in palestra (1 volta a settimana è già abbastanza). Domenica, garettina e previsione di 25km totali a 5'20".

Come gara era previsto il giro delle mura di Prato, in pratica un giro per la ciclabile con piccolo sconfinamento nel centro. Io parto alle 7:30 per fare un 10-15km presto e tornare a casa un po' prima del solito. Peccato che tra alimentazione del tutto sregolata il giorno precedente e il consueto freschino mi sia andato in cavalleria il proposito! Sono partito tranquillo, con un bel sole anche se freddo, ma il vento contrario che mi sono trovato dal ponte XX settembre fino a Santa Lucia mi hanno un po' fiaccato. Lo stomaco poi non era dalla mia parte. La salitina in fondo alla ciclabile da Santa Lucia a Canneto mi ha completamente annichilito: e sì che sono tipo 40-50m D+ in 300-400m. Fermatina per riprendersi e testa che si arrende dichiarando che farà solo 15km. E così poi è stato, anche se alla fine speravo di farcela a mettere in cascina altri 3-4km ma al 15° è ripreso un vento impetuoso e a quel punto tutti i miei buoni propositi sono andati a carte quarantotto. Alla fine solo 15.7 per una domenica semi-positiva.

Spero che i giorni della merla finiscano, o almeno finisca il freddo intenso condito da vento che non facilita la voglia di allenarsi.

Buone corse!

lunedì 25 gennaio 2010

Corsa dei Martiri - Casale

In vista della maratona di Verona (21 Febbraio) è ora il periodo di fare lunghi. Peccato che il calendario toscano, privilegiando la preparazione di Firenze, preveda maratone solo nei mesi di ottobre e novembre e le mezze a partire da fine febbraio... Quindi bisogna arrangiarsi!

Guardo il calendario e il 24/01 c'è finalmente in programma la Corsa dei Martiri a Casale di Prato. Visto che è vicino a casa, perché non andare lì? Ora, l'altro problema è che si tratta di una N.C. di 14km e io ne devo fare almeno 32... Poco male, si farà un po' di "riscaldamento" e "defaticamento" prima e dopo la gara.
Dunque, partenza poco prima delle 8 con una bella giornata di sole ma BRINATA ovunque! Intanto, però ho scelto oculatamente i vestiti senza esagerare con la copertura: maglietta tecnica a manica lunga (gentile "regalo" della maratona di Livorno), giubbetto smanicato della maratona di Fort Collins (la mia prima maratona!!!), fascia per le orecchie (grazie alla cugina Cristina per il pensiero!), pantalone lungo leggero (e non quello felpato che mi uccide tutte le volte che ci vado a correre!) e guanti (unica pecca, non ho scelto forse i guanti più adatti...). Imposto l'allenamento per 35km a 5'20", passo tranquillo e distanza abbordabile visto che domenica scorsa si sono fatti 30km.
Pronti? Via! Il sole è già bello splendente, ma di una luce ancora non calda, quel tanto che basta però a farti sperare che la situazione andrà lentamente migliorando. Faccio 9km per arrivare alla partenza con un giretto per le strade "classiche" intorno a casa, rapida registrazione e poi, visto che sono ancora le 8:47 mi "sparo" altri 2km prima della partenza.
Partenza fissata alle ore 9:00 dal circolo di Casale, ma arrivo lì e sono già tutti partiti. Poco male mi dico, tanto ho da fare corsa in solitaria al mio passo. La corsa si snoda totalmente su strade asfaltate, su di un percorso pianeggiante, che costeggia per alcuni tratti l'austroda A11, tra campi e zone scarsamente battute da macchine, specialmente la domenica! Al 1°km ho già recuperato l'ambulanza e inizio a superare gli ultimi della fila, chi con passeggini, chi a fare la passeggiata (c'erano anche la 4km e la 7km) e chi a correre a passo più lento del mio. Devo dire che mi da molto stimolo il dover "recuperare" perché mi aiuta a pormi degli obiettivi chiari e misurabili di continuo. Non mi piacciono le corse solitarie, anche se gli allenamenti li faccio praticamente sempre così.
Passiamo per delle zone che, pur vicinissime a casa (si parla di 3km sì e no) non avevo mai visto e/o esplorato (sono un po' fuori dei miei soliti giri podistici e automobilistici). Dopo circa 4km finalmente vedo qualcosa degno di nota: un campo di addestramento (o divertimento) per cani da caccia e su di una macchina un cucciolo di cane lupo che ci guardava correre con aria interrogativa e di supplica: portatemi con voi!!! L'avrei preso volentieri...
Intorno al 6°km, mi è capitato di vedere una scena toccante: una ragazza in sedia a rotelle, con purtroppo evidenti segni di diversabilità, sospinta da un gruppo di amici che si davano il cambio a turno. Sono sempre meno rari questi gesti di generosità, ma mi fanno sempre pensare e riflettere, soprattutto quando mi sorpassano intorno all'8°km sprintando come se non toccasse a loro spingerla! E poi sentire questa ragazza che parlava di fare Treviso e questa e quell'altra gara, insomma ti fa riflettere su quanto sei fortunato a poterti muovere con le tue forze e a quanto a volte i tuoi problemi vadano posti nella giusta prospettiva.
Fatto sta che, salto il ristoro affollato e poco organizzato (è una NC, mica una maratona!) e ringrazio di essermi portato dietro i gel: il primo l'ho preso intorno al 15°km.
Si ritorna indietro passando per la Ferruccia e Ponte dei Bini, rifacendo parte della mezza di Agliana, fino a riprendere il percorso della prima parte di gara per gli ultimi 2-3km per concludersi di nuovo al circolo, dove mi aspetta il ristoro dato che sono giunto al 25° km.
Ristoro molto alla buona, the, arance e limoni, acqua e basta. D'altronde è una corsa NC e di paese, fatta per stare insieme e avere uno stimolo per la corsa, quindi non si può chiedere tanto di più. Non ritiro neanche il pacco gara, perciò non so dirvi cos'è. Spero solo che per i €3 ci sia stata almeno un po' di pasta.
Finalmente bevo qualcosa, un the e 2 bicchieri d'acqua, e mangio avidamente diversi spicchi d'arancia e uno di limone, ma è già tempo di ripartire per gli ultimi km. Faccio un giro per Tobbiana e poi decido che è l'ora di tornare a casa, in quanto avverto la mancanza di sali e un po' di stanchezza.
Alla fine faccio 32km tondi tondi, un po' meno di quanto preventivato, in circa 2 ore e 48', quindi passo più "sostenuto" di quanto previsto. Soprattutto mi conforta:
1. aver fatto i km senza grossa fatica
2. aver mantenuto bene il passo anche senza ristori adeguati e ben organizzati
3. aver recuperato rapidamente senza strascichi muscolari

adesso, a 1 mese dalla maratona mi resta da fare almeno un altro lungo di 34-36km e 2 medi abbastanza sostenuti, anche se il mio tallone d'achille rimane sempre la velocità e le ripetute che non ne vogliono proprio sapere di venirmi incontro...