domenica 26 aprile 2009

settimana interlocutoria

ebbene sì, dopo la maratona avrei voluto riprendere un po' di corsette, ma la concomitanza della fiera Euroluce a Milano mi stravolge i piani, in quanto sono su per lavoro tutta la settimana. Ma scarpette, magliette e pantaloncini in valigia si mettono sempre!!!

Ovviamente, a conclusione di una gara provata per tanto tempo, occorre subito ripartire con nuovi stimoli, e come già detto, il primo è quello di arrivare in fondo alla TWA del 2-3 maggio e soprattutto di correre una 10K in 45'. Dunque, sotto con l'allenamento.

Onestamente, pensavo di essere più imballato dopo la maratona, e invece mercoledì mattina esco per una seduta mattutina di 8km a passo tranquillo che si trasforma in un 5'/km nell'ultimo tratto. Sono contento, perché le gambe girano senza problemi. Il giorno successivo vengo invitato a correre al Parco di Trenno dal capo del personale che mi chiede di correre 10K a 5'/km: un po' preoccupato accetto la sfida, non ci si può tirare indietro. Morale: schianto l'avversario dopo 7km con una perfetta media di 5' e passo agli ultimi 3 in 4'35". Sono molto contento, ci manca ancora parecchio a poter fare quanto previsto, ma tornato a casa posso cominciare a preparare le ripetute a passo forte.
Sabato invece provo a fare 16, ma mi fermo a 14 perché qui a Pero non ci sono assolutamente dei percorsi degni di tale nome dove poter correre: tutta periferia fatta di capannoni e strade mal curate; c'è una pista ciclabile intorno all'hotel che però è lunga meno di 3km e quindi mi stanco presto di girare in tondo! Comunque, il passo finale mi dice 5'09" di media con alcuni km a 4'55", il che mni fa ben sperare per il mio primo obiettivo.

Ci risentiamo dopo la TAW!!!

lunedì 20 aprile 2009

Turin Marathon: che delusione!

In effetti, non è solo stata colpa del tempo di corsa (4:09:01, real time 4:07:58) o del meteo infame (pioggia per tutto il percorso, a tratti battente, e con sporadiche raffiche di vento freddo), ma dell'organizzazione generale!

Partiamo dall'organizzazione:
1. il pacco gara per €40,00 è non scarno, di più! 2 magliette messe in croce di cotone da 2 soldi, un 1/2 litro di gatorade, 2 1/2 litri di acqua, 1 barattolo di sottoli giardiniera, una barretta, un campione di cerotto per il naso, una barretta con 2 cioccolatini dentro.
2. la zona di ritiro pettorali ed expo è abbastanza triste, due-tre negozi di sport, lo stand delle maratone italiane, la Nike e niente di più. Certo, in tempi di crisi non è facile trovare sponsor, però mi aspettavo qualcosa di più. Inoltre, con la pioggia, l'accesso era veramente critico visto che era messo in un giardino e quindi c'era mota dappertutto: poteva essere pensata una passerella, sarebbe stata utile.
3. i ristori erano penosi! Fino al 15km c'erano solo acqua e sali, niente di solido, e al 15km io sono arrivato poco prima del gruppone delle 4 ore e c'erano rimasti pochissimi biscotti (e c'erano solo quelli). Ora, come possono pensare che gli atleti possano finire la maratona senza dare da mangiare? Certo, ognuno si dovrebbe portare dietro qualcosa di scorta per le possibili crisi (e io non l'ho fatto!), ma così mi sembra veramente troppo. Nei successivi, ho trovato le banane solo al 25°, alcuni hanno detto che c'erano gelatine ma io fino al 30° se non anche al 35° non le ho proprio viste! C'era tanta acqua (non bastasse quella che veniva giù dal cielo!) e gatorade, su quello non si può sindacare.
4. il percorso. Bella la prima parte. Partenza da Piazza Castello in pieno centro di Torino, breve passaggio lungo il Po, poi siamo usciti dalla città per entrare in alcuni paesi limitrofi (Moncalieri, Nichelino, Beinasco, Rivalta, Rivoli, Orbassano) a metà tra centri industriali e piccoli centri tipici. Qui abbiamo trovato degli irriducibili tifosi e bande musicali a salutarci. A Rivalta, pure il sindaco era in strada a fare il tifo. GRAZIE DAVVERO A TUTTE QUESTE PERSONE CHE CI HANNO SOSTENUTO NONOSTANTE LE CONDIZIONI NON INVOGLIASSERO A STARE IN STRADA! A Rivoli, circa al 24° inizia una salita di 4-5km che taglia le gambe. Finita la salita, si entra nell'anonimo Corso Francia per ben 9km: un dirizzone con 3-4 dossi molto impegnativi dopo la salita principale, ma soprattutto di una noia mortale, perché da una parte hai il traffico in senso contrario e ai lati ci sono solo palazzoni della periferia. Questa è stata la parte più triste. Poi rientro in centro e arrivo in Piazza Castello.
5. gestione del traffico. Chiudere Corso Francia ha creato non pochi problemi alla circolazione e, conoscendo l'intemperanza di noi Italiani (perché queste cose a New York non succedono? eppure viene chiusa una città di 17+ mln di abitanti che è invasa da 40.000 podisti + accompagnatori), non è stata una scelta felice. Code e continui suoni di clacson (nonché raffiche di invettive contro i podisti...) sono state la colonna sonora degli ultimi 6-7km. Che brutta dimostrazione di inciviltà del nostro popolo!

Ma passiamo alla corsa. Sono rimasto deluso dal risultato finale, speravo di chiudere in meno di 4 ore e non ci sono riuscito! Certo, l'allenamento era buono ma non ottimo ed era la prima maratona dal 2004 che correvo dopo aver ripreso praticamente solo a gennaio con la corsa regolare. Inoltre, le condizioni meteo e la mancanza di cibo fino al 15° mi hanno un po' demoralizzato. La salita al 24° ha completato l'opera. Questi i passaggi dei rilevamenti ufficiali:
Intermedi:
Rilevamento KM Tempo Media
KM 10 10,00 00:55:56 5' 35'' min/Km
KM 21,097 21,097 01:57:52 5' 35'' min/Km
KM 30 30,00 02:50:33 5' 41'' min/Km
Arrivo 42,195 04:07:58 5' 52'' min/Km









si può notare la caduta libera dopo il 25°, dove mi sono fermato al rifornimento e ho sofferto molto la salita. Da lì, ho spezzato la gara in frazioni di 5km con camminata al rifornimento per riprendere fiato. Questo non mi ha permesso di fare il "tempone" ma mi ha portato in fondo.
La mezza l'avevo chiusa alla grande, ma il mio dramma è stato proprio l'inaspettata salita (così imparo a guardare prima l'altimetria) e la scarsa riserva di energie (grazie a chi ha organizzato i ristori...). Al 40° ho avuto pure delle forti fitte al petto come se mi mancasse proprio il fiato, ed è stata dura correre gli ultimi 2km, mentre come al solito ho sprintato gli ultimi 195mt...

questo il racconto con file gpx della maratona: Turin Marathon

A questo punto, ci concentriamo sui prossimi appuntamenti e traguardi (fare una 10K sotto i 45' e correre Firenze sotto le 3:30 anche se la vedo molto dura...) e vi teniamo aggiornati, cari lettori!

giovedì 16 aprile 2009

Monte Morello: breve ma.. un disastro!

Visto che mancano solo 4 giorni a Torino, perché non farsi una breve corsa in salita? Ecco il solito pazzo penserete voi, e, beh, mi tocca darvi ragione! Però sono preoccupato per la TAW e giustamente: sono indietro di preparazione con la salita. La corsa di ieri sera è stata la conferma e, sicuramente, una brutta botta psicologica. Ma partiamo dall'inizio.

Per chi non lo conosce, Monte Morello è una cima attorno a Firenze, di oltre 900m di altezza, con svariati sentieri camminabili e corribili (ma si può dire? boh!), con una spettacolare vista panoramica su Firenze e sulla piana (Sesto, Calenzano, Campi) e sul Mugello e Monte Senario.

Visto che posso passare di ritorno dal lavoro, parto già da casa con tutto il necessario e alle 18.45 sono pronto a partire dalla Fonte dei Seppi. Onestamente, non conosco per niente questa zona, ci sarò stato in tutto 5 volte a essere generoso: ma siccome sono un ragazzo furbo, ho con me la cartina dei sentieri!

Decido di puntare verso il Poggio Capannaccia, prendendo da lì il sentiero 6b, lo 00, il 7 e il 7b. Al ritorno il 12 e rientro al bivio con il 6b. Si parte subito con un bel tratto di salita per scaldarsi, e la mia baldanza me lo fa affrontare un po' troppo forte. Per fortuna poi arriva un tratto di circa 1km-1km e mezzo di falso piano dove recupero e dove incontro alcuni sparuti passeggiatori di rientro dalle loro gitarelle. Questo primo tratto è in pratica una mulattiera che è usata anche dalla forestale per andare nei vari luoghi del Monte.
Al bivio con il 7, si entra nel bosco, finalmente! Suggestivo l'impatto con il bosco al tramontare, perché non c'è veramente nessuno e si sentono solo ogni tanto i rumori di qualche animale (oltre al mio fiatone...). Insieme al bosco inizia la salita e iniziano i problemi, o meglio, inizia la fatica tosta. Pensavo di essere più allenato ma lungo l'ascesa al bivio con il 7b mi devo fermare una volta perché la salita è abbastanza tosta! Primo brutto segnale per la TWA, non ho nemmeno fatto 3km...
Mi fermo a controllare il sentiero al bivio e poi riparto per un altro bel tratto di salita che mi porta in cima al Poggio, prima cima, dove c'è la croce. Sono 3,85km in 28' e rotti, mamma mia che delusione. Quota 921m. Certo che il panorama, nonostante sia già imbrunire e il cielo velato, mi ripaga dello sforzo.
Controllo i cartelli indicatori e mi butto giù in picchiata: la discesa è veramente ripida! In pratica scendo di 250m in 1km circa, ma il sentiero è in fondo piacevole e ben asciutto quindi non ci sono grossi problemi. Rientro all'incrocio iniziale col 6b e la pietraia e rientro verso la macchina.

Alla fine sono 6km in 48', le gambe stanno bene ma il morale non è dei migliori, anche se non posso pretendere di andare forte in salita senza allenamento.

La possibilità di andare a correre la sera su Monte Morello dopo il lavoro è un'ottima alternativa alla solita corsa in ciclabile, e con un po' di organizzazione in più (la torcia!!!) ci sono davvero tanti percorsi da fare anche più lunghi e sicuramente più interessanti e divertenti.

Seguitemi in questa nuova avventura!

martedì 14 aprile 2009

le api e la corsa

Non ho trovato altro titolo, dato che il we è stato caratterizzato da queste due attività, nonostante la pasqua.

Partiamo dalla corsa? Ma sì, vai. Ormai manca solo 1 settimana (anzi meno!) a Torino e meno di 2 a TWA (per la quale inizio ad essere seriamente preoccupato di non avere abbastanza salita nelle gambe...) e quindi siamo alla rifinitura. Quindi ho sfruttato le belle giornate di sole per fare sgambate al parco di Tavola, a ritmi molto sostenuti ed inferiori a quanto previsto dalle tabelle. Le gambe girano e la testa c'è, l'unica preoccupazione è partire troppo forte, dato che 42 sono tanti e sono ormai anni che non li faccio più. Ma parliamo del parco di Tavola (Prato): se non ci siete mai stati, fateci un giro. La mattina presto e la sera tardi sono i momenti migliori, specialmente perché si possono incontrare fagiani, picchi, lepri tutti selvatici che scorrazzano liberi e vicini a voi; per chi se ne intende di flora, ci sono varie specie arboricole di interesse e curate in maniera decente; e poi c'è la zona ippica dove il sabato e la domenica mattina c'è sempre qualche lallo a correre. Da farci anche una tranquilla passeggiata con la moglie, fidanzata, amica.

E passiamo alle api. Nonostante le remore dell'Antonella, io e Antonio abbiamo cospirato e prenotato le famiglie nuove che sono arrivate sabato. La mattina siamo state a prenderle con l'Anto e siamo partiti subito per Montalbano per sistemarle. Era la prima volta per me di inserire le famiglie dal cassetto per nuclei all'arnia vera e propria ed è stata una piacevole esperienza (nonostante il pinzo finale...). Certo che si sono proprio arrabbiate quando le abbiamo scosse dentro!!!
Le famiglie sono veramente belle, una è enorme, una solo un po' più indietro ma con molta covata e dovrebbe essere pronta per il raccolto di fine aprile-inizio maggio.
Abbiamo usato la pinza comprata da Antonio per il trasferimento dei telaini: molto più semplice e molto più veloce! I mezzi appropriati fanno comodo.
Abbiamo sfruttato i vecchi telaini con miele per aiutare le api con un po' di mangiare già pronto, in modo che siano prontissime per il raccolto e non debbano perdere tempo a costruire sui fogli cerei nuovi.
Abbiamo messo un foglio cereo nuovissimo in mezzo alla famiglia per costruire nuove celle per la covata e per il miele (poi dovremo spostare piano piano i nuovi telaini verso l'esterno per rinnovare il nido).
Appena finita la sistemazione, e terminata la fase -per le api- di comprensione del nuovo territorio, le abbiamo viste dirigersi in massa verso il ciliegio in fiore a cercare pappa! Che spettacolo...
Il pomeriggio siamo tornati per dare lo sciroppo (acqua e zucchero) di rinforzo per sostenere data la ridotta fioritura attuale. La famiglia più grande ci si è avventata sopra come se non mangiasse da giorni!!! Comunque 5 litri sono bastati (1 per famiglia in pratica).

Lunedì siamo andati a controllare e rabboccare lo sciroppo, e già che c'eravamo abbiamo controllato lo stato dei melari e dei telaini da miele. Una decina erano a posto, ma il resto era un macello completo!!! Ci abbiamo messo solo 3 ore per pulire e selezionare i telaini buoni e buttare tutto il sudicio accumulato! Ora non rimane che sfiammare il tutto, rinfilare il telaino, zigrinare il filo, mettere il foglio cereo... però sono operazioni che possiamo fare con calma!!!
Con tutte queste operazioni, come indicato da Giovanni,