martedì 29 dicembre 2009

TVB - Prima uscita

Domenica uscita di prova sul percorso del TVB per mappare il ritorno. Previsti circa 38-39km e almeno 1600D+. Il meteo è stato scoraggiante, tra neve prima, scirocco dopo e pioggia nel mezzo, il tutto condito dalla frana della strada per Montepiano da Prato. Ma niente di tutto questo ci ha fermato e quindi... partenza!
io, kappadocio, il_mago, uomo patagonico e armando ci ritroviamo a Montepiano pronti per la partenza intorno alle 9.30, muniti di tutto il necessaire per l'autogestione e le compatte e io la VCR per portare le testimonianze della gita. Si parte con nubi sopra di noi, ma temperatura accettabile e spirito alto.
Il primo tratto ci porta fuori da Montepiano fino al Valico della Crocetta (817m) praticamente quasi tutto su sterrato e con solo 1,4km di asfalto fino alla Linea Gotica. Da qui in poi, di asfalto ne vedremo davvero poco... ma di fango ce ne verrà la noia da quanto ce n'è!
Al 13° km arriviamo a Montecuccoli, dove il mitico Gaggio e Runandiamo62 hanno allestito un ristoro degno del DPAP: banane, pane e nutella, torta sacher, fanta, gatorade, acqua, coca e... rhum!!! Per noi che volevamo smaltire i pranzi natalizi ci voleva proprio!!!!
Runandiamo si unisce alla truppa e proseguiamo. I panorami che ci offre la vallata sono veramente emozionanti con le cime del Tavianella, dello Zucca e delle altre cime appenniniche ancora innevate. Inoltre, incontriamo 3 bellissimi maremmani (2 grandi e 1 cucciolotto) a guardia di un gregge, una coppia di cavalieri con i loro cani (tra cui un altro maremmano giovane) e alcuni motocrossisti scalmanati e due jeepaioli offroad che manco conoscevano la strada (annamo bene!!!)
Il sentiero prosegue, è proprio il caso di dirlo, tra alti e bassi e continui guadi di pozze di fango che coprono praticamente tutta la carrareccia. Comunque, manteniamo una media di 6km/h con tutte le soste e i riposi necessari per gustare a pieno questa giornata. Nonostante questo riesco pure a rantolare a terra ed evito solo per un pelo l'immersione della mia adorata VCR nella pozza... purtroppo la caviglia sx ricorderà la caduta per tutta la giornata.
Si continua a correre tra chiacchiere e panorami fino alla sosta pranzo all'Aia Padre dopo circa 3 ore e 19km abbondanti di corsa: ci voleva la pausa!
Da qui il percorso si fa un po' più semplice, con minori asperità e un sentiero più panoramico e meno boscoso più facile da correre di quello affrontato finora. Incontriamo prima una nutrita schiera di cacciatori dedicati alla caccia al cinghiale che ci guardano come fossimo marziani e poi finalmente l'incontro di giornata: I CAVALLI SELVATICI!!! Per primo ci si pone davanti un bellissimo stallone marrone scuro con coda marrone chiaro che non gradisce molto la nostra presenza e dopo un po' di riprese me lo fa chiaramente capire (meglio battere in ritirata...) poi troveremo il gruppo numeroso di circa 15 cavalli tra il Cantagrilli e la Retaia.
Dal Monte Maggiore al Cantagrilli il sentiero è facilmente corribile, anche se ovviamente le salite sono dure, dopo quasi 30km lo sarebbero tutte. Per il resto, spunta anche il sole che da più energia e soprattutto rende il panorama ancora più bello.
Dal Cantagrilli si vede Monte Morello e la piana fiorentina e quasi a fatica ci stacchiamo dalla croce per proseguire, tanto è bello il panorama, ma ci aspetta ancora qualche altra sorpresa! Come detto, il gruppo di cavalli a metà strada prima della Retaia e poi il panorama spettacolare dalla Croce della Retaia, che ci permette di ammirare tutta la piana pratese, le gobbe del Ferrato, lo Javello e tutto il percorso che si affronta nel DPAP.
Da qui c'è solo discesa, e che discesa! Siamo ancora intorno ai 700m e si deve arrivare agli 80m di Prato e... la città è proprio sotto di noi. Passiamo da Casa Bastoni e qui io decido di arrendermi e prendere la direttissima per tornare a Santa Lucia: le mie gambe chiedono pietà! Non so se è stata la scelta giusta visto che metto di nuovo male la caviglia e mi costa caro ed inoltre faccio altri 300m di dislivello in meno di 2km che devastano definitivamente i quadricipiti!
Arrivato a Santa Lucia io mi trovo davanti circa 3km di asfalto per rientrare al parco di Galceti dove abbiamo lasciato le macchine.
Alla fine il GPS dice oltre 36km, 1560m D+ e oltre 2100 D- in circa 6 ore (escluse delle pause): non male davvero, anche se poi sto ancora pagando il conto con la difficoltà a scendere le scale da quanto male mi fanno i quadricipiti!!! Però l'esperienza ne è valsa la pena ed è sicuramente da ripetete (con un po' più di allenamento!!!)

La compagnia è stata grande! Dal kappa che ha organizzato a tutti che hanno corso con il sorriso sulle labbra e, anche se era la prima volta che conoscevo molti, amicizia e confidenza. Il buon Armando si è pure "sorbito" la trasferta in giornata da Piacenza senza lamentarsi (anche se ha ammesso che il percorso è "duro") ed ha apprezzato la nostra terra! Ci rivediamo con lui al TAW 2010...

E per altre info guardate il video su youtube: http://www.youtube.com/watch?v=vqJvjMp8_3Q

lunedì 30 novembre 2009

Maratona di Firenze: bello spettacolo

Beh, non ci sono altre parole per illustrare una maratona che, per luogo di svolgimento, merita sicuramente di essere annoverata tra i "must" da fare/vedere nella vita. Se poi avete la fortuna di trovare una giornata come quella di ieri, ideale per correre (sole fino a mezzogiorno, temperature intorno ai 10°, poco vento), il godimento sarà enorme!

Partiamo dall'esperienza personale. Sono arrivato a questa maratona un po' scarico, con poco allenamento a causa di infortuni e viaggi, in pratica con un solo lungo oltre i 30Km e sapevo già in partenza che avrai pagato pegno! Però, dopo aver dovuto rinunciare l'anno scorso sempre per problemi fisici (non sarà che Firenze mi porta male?!?!?), quest'anno ho deciso di farla comunque. E la scelta è stata giusta.

Sabato ritiro pacco gara, un po' misero, con la maglia tecnica -bella e comoda-, un integratore in gel e molta pubblicità. Per €35, forse si poteva avere di più. Ci rimango un po' male, sono abituato ai più "generosi" e casarecci pacchi gara delle gare locali, ma i costi di gestione di un evento così grande sono sicuramente enormi.

Domenica: partenza! Sveglia alle 6:30, da Prato a Firenze ci vuole poco. Vado con la macchina fino a Ponte di Mezzo e col 23 fino alla partenza. Nota sull'ATAF (Servizio di trasporto pubblico): poteva essere ripetuta l'iniziativa di non far pagare i maratoneti -anche se poi voleva dire più controllori- Organizzato molto bene il servizio di deposito borse e le navette per arrivare a Piazzale Michelangelo (per chi voleva si poteva andare a piedi circa 1,2km con tanti scalini e salita...). Dal Piazzale si gode la miglior vista di Firenze e la giornata riservava un panorama splendido, fino alle colline di Fiesole, tutta la piana verso Prato e Pistoia e, ovviamente, la vista dei più bei monumenti di Firenze: un bel modo per ingannare l'attesa della partenza.
Inoltre, vedo facce note e meno note tra gli amici maratoneti: il Vannuccini a correre non me lo aspettavo proprio, è alla sua seconda maratona e non poteva certo scegliere di meglio!
Ci sistemiamo nei vari box divisi per tempo di iscrizione e poi... boh a un certo punto si parte! Lo sparo viene coperto dal rumore degli elicotteri della TV e quindi io mi muovo e faccio partire il mio GPS solo quando vedo movimenti davanti a me. Mi occorrono quasi 3' per arrivare sotto la starting line e devo recuperare i palloncini delle 3h45' visto che sono rimasto attardato dietro la fiumana dei corridori delle 4h. In effetti questo è il momento meno "simpatico" di tutta la maratona, mi piacciono meno i "grandi" eventi perché non hanno quel clima di familiarità di corse più raccolte, ma d'altro canto vedere un fiume ininterrotto di gente che corre per Firenze è uno spettacolo unico.

Qui di sotto trovate la tabella con i miei tempi come da sito ufficiale e forse potrete fare già voi le vostre considerazioni...

SplitTimemin/KmDeltamin/KmRealTime
Km 5 V.le Aleardi0:28:305,420:28:305,420:25:39
Km 10 Via dei Serragli0:54:585,290:26:285,170:52:07
Km 15 V.le Colombo1:21:355,260:26:375,191:18:44
Km 21,097 - Via Mannelli1:53:415,230:32:065,151:50:50
Km 25 Via Piagentina2:14:275,220:20:465,192:11:36
Km 30 Via Magenta2:41:015,220:26:345,182:38:10
Km 35 Ponte all'Indiano3:15:535,350:34:526,583:13:02
Km 40 Via del Proconsolo3:51:185,460:35:257,043:48:27
Arrivo4.06.475,500.15.297,034.03.56

Si nota facilmente che al 30° mi sono bloccato, e solo perché le gambe non andavano, la testa c'era e ho provato a spingere ma non c'era nulla da fare: la mancanza di km non si improvvisa! Fra l'altro il 30° corrisponde all'ingresso nel parco delle cascine, dove il gruppone è ormai sgranato e dove non si vede mai la fine, con due lunghi viali che in totale fanno correre per quasi 8km nel "polmone" di Firenze.
Parliamo però un po' del percorso: discesa mozzafiato dal Piazzale a Porta Romana; tratto in piano verso l'Isolotto e rientro verso Ponte alla Vittoria, lato oltrarno; passaggio da Porta San Frediano; toccata davanti a Palazzo Pitti e accanto a Ponte Vecchio; lungarni fino a ponte San Niccolò e rientro verso il vecchio Teatro Tenda; giro dello Stadio e di Campo di Marte; corsa verso il Duomo -bellissimo, con 2 ali di folla che applaudivano e dove c'era la mia mogliettina a fare il tifo!!!- e il battistero; prosecuzione fino alle Cascine; rientro dai lungarni verso Santa Croce dove ci attendeva il traguardo.

Il percorso è tutto bello e facilmente corribile, il mio GPS deve aver perso un po' i dati sull'altitudine in quando mi dava quasi 600m D+, che mi sembrano onestamente eccessivi nonostante il piazzale e un paio di cavalcavia, i tratti in centro sono semplicemente spettacolari, il parco delle Cascine, se arrivate ancora con fiato, è tutto da godere anche se forse un po' "monotono". Il finale da brivido.

Che dire? mi spiace per non essere riuscita a correrla tutta e per aver finito in più di 4 ore. Di positivo c'è:
  • un'ottima media nei primi 30km, giocati di conserva anche (solo un 4'59" in discesa intorno alla mezza maratona)
  • la voglia di finire a tutti i costi e non fermarsi
  • 4' in meno rispetto a Torino aprile 2009 (ma 20' rispetto al mio pb e 18' rispetto a quanto speravo)
  • la grinta del finale, dove ho ripreso a camminare/correre e incoraggiavo tutti nonostante non ce la facessi più veramente e avessi i crampi ai quadricipiti
Di cose su cui lavorare cosa c'è:
  • fare più lunghi, non si può correre una maratona con un solo 30km alle spalle (per di più fatto il 1° novembre e in 2 tranches...)
  • correre più spesso quando si è in viaggio per lavoro (le scarpette ci sono sempre, manca un po' la voglia...)
  • fare potenziamento e allungamenti per migliorare il fisico
  • perdere qualche chilo, ma anche voi comprendetemi, come si fa a resistere alla cioccolata???
Alla fine, tiriamo le somme. è stata una bella maratona, sono contento di averla fatta e ora ci si prende un po' di riposo e si pianifica le prossime avventure a partire dalla gita in montagna questo weekend!

buone corse a tutti

lunedì 9 novembre 2009

Maratona di Livorno: deludente!

In effetti ieri sono rimasto deluso, sia per il test pre-Firenze non andato come sperato (ho fatto solo 20km invece dei 35-36 che volevo fare!) e per un percorso/organizzazione assolutamente INSUFFICENTI!

Partiamo dalla corsa personale: di rientro da un improvviso viaggio in Turchia dove non ho fatto corse, confermo di andare a Livorno per provare a fare un altro 30+ prima di Firenze. Visto che siamo a 1 ora di macchina ci possiamo stare. Programmo di farne 35-36. Alla partenza, meteo da schifo: pioggia insistente, vento e freddino. Ma tant'è siamo arrivati fino a qui, partiamo!
Buone sensazioni per i primi 5km: faccio un passo di 5'/km tirando il freno per cercare di stare sui 5'10"-5'20" come previsto, ma la voglia di correre è tanta. Al 7km iniziano i problemi allo stomaco, eppure ero coperto e in bagno ero passato. Fatto sta che rallento per un km, e arrivo al 10km dove riesco appena a bere 2 sorsi d'acqua. Il passo è ancora buono, quando non controllo il GPS sono intorno ai 5'05". Però la testa si sta concentrando solo sui dolorini allo stomaco e ha innestato il programma: "si arriva fino alla mezza e si smette!"
Al 14°, si entra dentro l'accademia navale di Livorno (l'unico punto veramente suggestivo del percorso), ma nemmeno questo mi scuote dal pensiero di fermarmi prima. Al 15° fra l'altro il meteo peggiora (alla faccia della gufata dello starter che sperava spiovesse): pioggia più insistente e vento forte, ovviamente dal mare e quindi contrario! Al giro di boa (17°), nonostante lo stomaco si sia rimesso, decido che non è il caso di forzare e giro mestamente per la mezza. Forse ho fatto anche bene perché esattamente al 20°, mentre stavo tirando a 4'50" gli ultimi km per aumentare la resistenza, mi cede di schianto il ginocchio sinistro, sicuramente per la fatica, spero, visto anche che oggi non risento particolari dolori se non problemi al polpaccio quando do' la spinta.
Peccato, chiudo in 1:49':19" secondo il mio GPS, ma sono poco più di 21,200 i km totali, speravo davvero di fare meglio.

Per quanto riguarda la maratona, è stata senz'altro molto brutta. Certo, un ruolo pesante l'ha giocato il meteo, che non ha aiutato: con una giornata di sole forse si sarebbe apprezzato di più il passaggio lungo mare. D'altra parte:
  1. il percorso è un continuo attorcigliarsi su se stesso dopo il 15 km (a 1h:19' mi hanno superato i primi e non è stato molto incoraggiante...) che non ti fa capire dove sei e quanto manca (i cartelli con i km sono sovrapposti... io ero al 16 e vedevo il cartello del 27°...)
  2. i ristori non erano miseri, peggio! acqua, the rigorosamente freddo, sali solo dal 15° e niente di solido!!! Addirittura il ristoro finale era composto da: acqua, the freddo, sali, latte confezionato, brioche confezionate e mele!!! E questo anche per i top atleti!!! non si può chiedere alla gente di spendere €25 per questo!!!
  3. alla partenza siamo stati fatti partire tutti insieme, maratona, mezza e stralivorno. Capisco che pioveva, ma è stato un caos totale, nessuno ci capiva niente! Addirittura lo speaker non ha annunciato lo start ma stava parlando di tutt'altro.
  4. Non c'era alcuna indicazione su come arrivare al luogo della partenza e del ritrovo con cartelli indicatori
  5. il traffico è stato male gestito e incanalato, mi sono ritrovato più volte a scansare macchine o a vedermi superare da macchine: è totalmente inaccettabile quando siamo a correre una gara ufficiale!!!
Lascio perdere altri dettagli, ma sicuramente non è una maratona che rifarò in futuro!

Diciamo che spero di aver imparato a soffrire un po' di più e a non dare troppo peso a certi segnali (uno stomaco leggermente in subbuglio) ma a concentrarmi sull'obiettivo finale

Alla prossima!

giovedì 1 ottobre 2009

Rabbia da sciatica...

Ebbene sì, purtroppo ci risiamo!!!
A rovinare la preparazione per Firenze, ci si mette anche quest'anno un piccolo ma fastidioso infortunio. Se nel 2008 era stata la periostite (dovuta a ripresa allenamenti troppo intensa dopo il viaggio di nozze...), quest'anno è riapparsa la sciatica!

CHE PALLE!!! anche quest'anno l'infortunio, se vogliamo chiamarlo così, si deve soprattutto allo scarso stretching fatto domenica dopo la corsa (diciamo zero vai! accidenti a quando sono corso su dalle api subito dopo...) e ad un'eccessiva quantità di salita (credo!). Purtroppo dopo l'incidente con la moto e con gli anni che passano non sono più il "ghepardo" di una volta, anzi, ho meno voglia e più facilità ad infortunarmi (sempre cose lievi, però spezzano il ritmo). Per fortuna che questa era la settimana di scarico e c'erano da fare pochi km, ma non poter correre mi sa tutta questa settimana e forse nemmeno la prossima (visto che sarò a Mosca per lavoro e quindi lì ci sarà solo il tapis roulant, non molto indicato per la sciatica...) mi rode!!!

intanto si continua a fare strecthing e yoga per vedere di allungare i muscoli, soprattutto della gamba sinistra e poi si farà più spesso core training per rinforzare la muscolatura addominale e lombare e prevenire gli infortuni (si spera...). Perché non do' mai retta ai buoni consigli delle riviste che leggo e degli atleti che incontro?

speriamo che questo fastidio passi presto, sto già sclerando!!!

buone corse a voi tutti!

domenica 27 settembre 2009

34a passeggiata panoramica - Quarrata

Dico subito che è stata una bella gara e una giornata bellissima a fare di contorno, una domenica di settembre che niente ha da invidiare al sole agostano, ma col vantaggio di temperature ottime per correre!

Prima di descrivere la corsa, faccio una nota polemica a quei trailrunners che prendono per il culo gli "stradaioli": avere reciproco rispetto (anche se la battuta è ben accetta quando fatta bene) è forse l'unico modo per capire due modi di vivere la corsa diversi ma non opposti. Io faccio con scarsi risultati entrambi, ma mi diverto e ciò mi basta. Se voglio fare il mio personal best sulla maratona che male c'è? anzi mi dovrò allenare a limare il tempo/km e fare percorsi più simili possibili a quelli della gara prescelta per il tanto agognato traguardo. Se invece voglio godermi una bella corsetta su sentieri per staccare un po' dalla routine e immergermi nella natura, rallento il passo, accorcio la falcata in salita e alzo gli occhi lontano dal GPS e verso il panorama. Ripeto, 2 modi di vivere la corsa diversi non opposti e contradditori e ognuno scelga quello che vuole (io non ho ancora scelto, certo per fare Firenze in 3h30' devo fare molta strada...)

Passiamo a raccontare la giornata e la corsa. Dovevo fare 30km oggi, ma causa un principio di sciatalgia dopo le ripetute di giovedì e il conseguente riposo forzato (con tanto yoga e stretching), decido sì di provare a farli ma a ritmo blando. Opto per la corsa di Quarrata perché prevede un circuito di 15,8km e un altro di 7km, quindi 2 giri sarebbero più che sufficienti.

Registrata la presenza alle 8 (€3 per la corsa, pacco gara con 250g di tortellini e 900g di mortadella, più premio a sorteggio alla fine: direi ottimo!), parto per fare un po' di riscaldamento e mettere sulle gambe alcuni km. Ne faccio 8 nei dintorni e torno in tempo alla partenza.
Alle 9:00 comincia la corsa (con 1500 iscritti tra competitivi e camminatori: ah già, i camminatori, questi "poveri disperati"che per fare un po' di sport sono "costretti" a camminare sull'asfalto con i bambini piccoli in passeggino di domenica mattina invece che andare a correre sui sentieri con i trail runners...) da Quarrata e, dopo solo 2km, si comincia subito a salire con un bel dislivello facendo 100m in 1 km e sgranando il gruppo compatto: la corro tutta senza mai fermarmi, al mio passo tranquillo, ma sono contento! Uh, già, mi scordavo di dire che ho visto un bellissimo cucciolo di cane di cui non ho riconosciuto la specie e un fantastico maremmano, ma sono specie che i trailrunners non vedono mai. Si riscende e si arriva al 5°km dove c'è il primo ristoro (da me ben accettato visto che ne avevo già 13 sulle gambe...) con zucchero, uva, limone, acqua e thè e al bivio tra la 7km e la 15km.

Dopo il bivio e un breve spazio per rifiatare, si riprende a... salire!!! Stavolta sono circa 140m in meno di 2km (e per fortuna non volevo fare salita oggi...) ma continuo a correrla tutta, tra lo stupore generale del sottoscritto! In cima, in località Tacinaia, c'è un altro bel ristoro che aiuta non poco dato il tanto sudore già prodotto... Si prosegue arrivando al complesso monumentale della Chiesa di Buriano (non ne conoscevo nemmeno l'esistenza) e lo si attraversa velocemente. La corsa prosegue in quota (intorno ai 200m) tra vari saliscendi che impegnano costantemente l'attenzione e la gamba dei podisti. Si attraversano le località di Montorio, dove si affronta una breve ma intensa discesa su terreno acciottolato (oddio, ma come si fa a correre tanti km su questa roba?!?!?) e La Macina (altro ristoro), correndo in mezzo agli olivi e ad alberi da frutto, con dei bellissimi scorci sulla piana di Pistoia, con di fronte lo spettacolo dell'Appennino Tosco-Emiliano e a sinistra incombente il Montalbano.

Attraversata la località Lucciano, si comincia a scendere fino verso il traguardo. Discesa piuttosto costante, senza grossi dislivelli, fino a tornare a Quarrata nella zona del parco di Villa la Màgia (con l'accento sulla prima a e non sulla i), che contiene uno dei pochi boschi autoctoni della Toscana ed antichissimo. Usciti dalla Villa, c'è l'ultimo km da fare che con un bello sprint finale mi porta fino al traguardo in 1h31' esatti.

Peccato non avere più voglia di proseguire per gli ultimi 6km, ma la salita mi ha spaccato e lat esta è ormai andata! E poi ho la scusa che devo andare a sistemare le api...

La corsa come detto è molto bella, specialmente con una giornata di sole, ci sono dei bellissimi panorami e si può gustare la campagna circostante con soddisfazione, e anche scoprire dei borghi mai visti ne conosciuti: forse è proprio questo il bello della strada, che non sai mai dove ti porta!

Ho corso tutte le salite, ma al 13km mi sono bloccato psicologicamente e mi sono fermato: questo non mi piace perché in maratona ce ne sono 42 e vanno corsi tutti di buon passo. Devo lavorare molto sul fattore "testa" se voglio arrivare in fondo a Firenze con l'obiettivo raggiunto.

Alla prossima, chissà se c'è una corsa a Mosca nella prima settimana di Ottobre?

domenica 13 settembre 2009

Si ricomincia: corsa nei 2 parchi del Quartiere 4

Arriva settembre e si ricomincia con la stagione "agonistica": il caldo sembra quasi passato (si aspetta a gloria la pioggia abbondante!!!) e io riesco a correre meglio. Poi Firenze si avvicina e quindi si deve necessariamente intensificare l'allenamento.
Oggi la tabella prevede una mezza maratona alla migliore media possibile. Cerco qualche gara qui nei dintorni, e dato che in Toscana tutte le maratone e le mezze si concentrano tra il 15/10 e il 30/11 (escluso rare eccezioni come il Mugello), trovo questa gara di 13km dichiarati, quindi ne approfitto!
Completate le formalità di iscrizione (€5,00 di iscrizione con pacco gara -molto scarno: maglietta, gatorade, pacco da 250g di caffè- però c'era anche l'opzione a €1,00), mi sparo quasi 7km a una buona media intorno ai 4'45" per le strade dell'Isolotto come antipasto. Alla partenza, fissata per le nove, mi presento in perfetto orario e... SI PARTE! o no? in effetti il colpo di pistola che doveva dare l'inizio non scoppia, con magra figura dell'incaricato... che fa esplodere il colpo dopo circa 1' dalla partenza: poverino!!!
La corsa ha un nome un po' ingannevole: mi aspettavo di correre di più nei parchi, invece al massimo avremo fatto 2km nei parchi, il resto tutto su asfalto e strade abbastanza trafficate e note. La zona toccata dalla corsa è comunque una delle più belle e care a livello immobiliare di Firenze, e con un bel panorama, ma la scelta delle strade va a discapito del panorama che è ostruito dai muri di protezione dei vari giardini.
Si affrontano 2 colline, la prima più impegnativa, la seconda un po' più lunga. In cima c'è il rifornimento (finalmente!!! non ne potevo più, io sono già al 13°km...), scarno con acqua, the, e uva (ma siamo su strada quindi può anche bastare). Le discese dalle colline sono piuttosto ripide e vanno affrontate con cautela per non sollecitare i quadricipiti.
Alla fine si rientra sulle strade dell'isolotto e si percorrono gli ultimi 3 km fino al traguardo, attraversando il parco di Villa Vogel per meno di 500m. Al traguardo mi sarei aspettato un rifornimento un po' più organizzato, ma apprezzo molto lo stesso l'acqua.

Il totale parla di 20km alla fine, mi fermo qui, dato che la seconda collina mi ha tagliato le gambe e "rovinato" la media, portandomi alla fine a un 5'02", che a questo punto della preparazione e tenendo conto che non sono abituato a fare salita va bene.
Ora si tratta di aggiungere un allenamento specifico per la salita perché non mi piace avere punti deboli.

giovedì 30 luglio 2009

La Calvana di Notte... CHE BELLA!

Camminare di notte è veramente un'esperienza affascinante. In verità ieri era la seconda volta che lo facevo, e la prima è stata TANTI ANNI FA... ma è stato davvero bello.

Il Kappa come al solito ha organizzato una bella gita, col suo spirito intraprendente ed aggregante, sempre col sorriso e pronto al sacrificio per tutti, anche per chi ha conosciuto da 5 minuti (se ovviamente se lo merita eh, mica è scemo!!!). Il suo spirito è veramente davvero unico, c'è molto da imparare!!! Inoltre, siccome mi mancava la frontale me l'ha procurata e poi mi ha riportato la birra da Fussen, che omo, che omo!!!

Passiamo alla gita. Ritrovo a Santa Lucia per la partenza, dove trovo il Kappa, Gino, Fabio, Francesca e Grazia già quasi pronti. Il tempo di "inforcare" le scarpe da trekking e si parte, destinazione Croce di Cantagrilli via sentiero 40. Primo tratto di asfalto per scaldarsi e scambiare le prime battute al chiarore del tramonto per rompere il ghiaccio coi nuovi, e poi si parte subito in salita!!!

Il sentiero è noto, ma il buio della notte cambia tutta la prospettiva. La luna (ieri una bella mezza luna) rischiara appena, non riuscendo a sfondare la coltre di umido che purtroppo in questo periodo attanaglia tutte le cose, inclusa la montagna. La prima parte di sentiero scorre bene, e il passo è tranquillo, quasi per tutti. Il Kappa, come suo solito, fa da "scopa" chiudendo il gruppo e trascinando chi arranca, sacrificandosi non poco...

Alla luce delle frontali a LED, il bosco ha un aura strana, quasi magica e la mente viaggia immaginando chissà quali incontri e con quali animali che abitano il bosco. Aguzzando l'udito, si odono fruscii "sospetti" dietro gli alberi e per me è un attimo lanciare lo sguardo per penetrare la notte e cercare di scorgere la presenza di qualche specie (non che sia un esperto, ma mi piacciono gli animali in genere -serpentelli esclusi!!!-). Finalmente dopo un po' i miei sforzi sono ricompensati quando a meno di 20 metri mi attraversa la strada un giovane capriolo che saltella allontanandosi rapido, disturbato da noi invasori del suo territorio!!! Che bello, sono sempre emozionanti per me questi incontri.

Arriviamo fino alla Fattoria Didattica "I Biancospini" dove incrociamo diverse mucche, di sicura razza chianina, al pascolo: mmmh, che buone bistecche ;o). Inoltre, qui si apre il bosco e possiamo ammirare uno cielo splendido ammantato di stelle ben visibili, nonostante la foschia la luna e l'inquinamento luminoso della piana comunque sempre incombente. Aguzzando l'occhio si intravede anche la Via Lattea e... UNA STELLA CADENTE!!!

Espresso il desiderio, si prosegue verso la cima, dato che siamo un po' in ritardo e dopo circa 400 mt si incontra il branco di cavalli selvatici stanziale di questa zona. Si ode distintamente il nitrito del capo branco che richiama l'attenzione degli equini per evitare questi fastidiosi intrusi, ma si distinguono chiaramente le sagome di una cavalla col suo puledrino, varie coppie di occhi che ti guardano curiosi e poi, dopo altri 200mt, l'imponenza di un cavallo bianco che ci si pone davanti lungo il sentiero con fare altero e basito. Mi fermo per ammirarlo, tanto è bello: è veramente un simbolo di libertà e forza, potenza e controllo, bellezza e sogno. Poi, sicuramente scocciato dalla nostra presenza, riparte piano piano per spostarsi in un'altra zona e noi possiamo proseguire.

In cima alla Croce di Cantagrilli ci mettiamo ad ammirare il panorama delle luci intorno a noi, che, benché segnino le ferite provocate dall'uomo alla natura, permettono di distinguere zone a noi familiari, ma su cui ci troviamo a discutere perché non certi che siano proprio quelli. Il mondo di notte è veramente diverso e l'indista massa di luci della piana fiorentino-pratese confonde ancora di più i contorni di ciò che, durante il dì, sembra così familiare.

Da qui, il sentiero diventa più dolce e comincia la fase discedente. Il gruppo si è ricompattato e continuano le chiacchiere e le camminate, ma l'ora tarda ci spinge a non soffermarci troppo ad ammirare le stelle. A un certo punto troviamo la carcassa completamente spolpata di un agnello o similare (onestamente, non sono un veterinario o un antropologo, ma la cassa toracica ricordava proprio le costine d'agnello...).

Giunti alla Croce della Retaia, lo sguardo spazia sulla piana di Prato e Pistoia, col Monte Ferrato e lo Javello sulla destra e Prato proprio a picco sotto di noi. Le luci e le ombre ti fanno distinguere stavolta luoghi familiari: il ponte Datini, il Viale Galilei, la declassata, la circonvallazione ovest; peccato non riuscire a distingure il duomo e gli altri monumenti. Lo spettacolo della Luna che tramonta verso il Montalbano diventando sempre più rossa mentre si tuffa nelle umide nuvole di caldo è una bellissima immagine!

Si parte per la ripida discesa verso Case Bastoni, ma l'entusiasmo e la stanchezza mi fanno sbagliare sentiero (oddio, non è che l'assenza di segni CAI dia poi tanto una mano ...), ma il mio senso dell'orientamento e la relativa semplicità del crinale mi aiutano a ritrovarlo dopo poco: che figura però con gli altri camminatori che mi seguivano!!! e la "scopa" Kappa ci ha ormai superato... La discesa è veramente ripida e occorre fare attenzione; l'ora tarda, la stanchezza e il caldo che diventa più forte rendono ogni passo più insidioso ma per fortuna nessuno scivola o si fa male, solo affaticamento, tanto!!!

Alla fine torniamo al punto di partenza intorno alle 1.30. Ci abbiamo messo veramente tanto, incluse le soste per aspettare i ritardatari, troppo per una gita notturna di poco più di 13km nel mezzo alla settimana ma sono onestamente molto soddisfatto di aver fatto tardi per una così bella esperienza.

Grazie KAPPA per averla organizzata, ti prendo in giro, ti "critico", ma ti voglio un gran bene!!!

Alle prossime gite! (o corse che visto il caldo sono purtroppo rimandate perché così un ce la fo!)

martedì 9 giugno 2009

primo miele!!! e prime corse di giugno...

e alla fine è arrivato il momento della prima smielatura!!! Domenica, dopo tanto penare e tante punture di api (per le quali moglie e suocero hanno avuto la peggio con conseguente visita al vicino pronto soccorso per cure...), abbiamo raccolto i primi 6 melari di miele di acacia!
Per me è una primissima volta, mentre per l'Anto e il suocero è ormai esperienza consolidata. Tralasciando l'agitazione della mattina per le punture, devo dire che è stata una bella soddisfazione, anche se le "ragazze" ci hanno fatto penare e faticare, e non hanno riempito completamente tutti i telaini. D'altronde, quest'anno abbiamo dovuto farle lavorare di più costruendo da zero sia il nido che il melario, e quindi, nonostante l'abbondante e duratura fioritura di acacia, il raccolto non è stato al top (il nostro maestro Giovanni ha raccolto anche 5 melari da una sola arnia... noi 6 da 12!!!) ma la qualità sembra veramente ottima (almeno così dico io come assaggiatore ufficiale).
adesso il miele è nel decanter per circa 10gg e poi si invasetta. Per chi lo volesse acquistare mi può contattare per mail (marco.michelini@casa-versilia.it)... e scusate la pubblicità nemmeno tanto occulta!!!

Ma come detto, non si vive di sole api (anzi!) e c'è pure la corsa!!! Purtroppo il tour in Medio Oriente, tra caldo e blocco intestinale (chiamiamolo così...), ha rallentato la preparazione e sono dovuto ripartire dalla 2° settimana della tabella per la 10km. Poco male, sicuramente mi fa bene allenarmi di più sulla velocità di base che è ancora scarsa. Per fortuna che ci sono le corse serali in settimana che ti danno lo stimolo per uscire. Inoltre, sono una bella occasione di incontro con altri podisti, di portare la moglie almeno a camminare e di aiutare il prossimo con un po' di beneficenza!!! I km totali a settimana sono molto ridotti (purtroppo faccio solo 3 allenamenti), ma lo spirito è alto (la condizione un po' meno)...

Stasera sgambatina e giovedì corsa notturna!!!

buone corse!

lunedì 18 maggio 2009

Conciliare le passioni...

non è sicuramente cosa facile, specialmente quando sono numerose e spesso in contrasto!

Come sapete, mi piace molto la corsa a cui dedico gran parte di questo blog, ma se avete scorso i precedenti post, ci sono anche le api di mezzo in questo periodo. E dato che la stagione apistica è entrata nel suo vivo proprio adesso, i tempi per la corsa si riducono e soprattutto le energie...

La scorsa settimana ho dovuto recuperare 3 sciami e un quarto si spera abbia deciso di scendere dal castagno (andiamo stasera a vedere) e praticamente lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì sera e domenica sono state dedicate alla cura di questi benedetti animali. Per non saltare l'allenamento del giovedì, mi sono alzato alle 5.45 e ho corso un'oretta. Devo ammettere che correre la mattina ha tutto un altro sapore e ti da una carica incredibile per tutta la giornata, peccato che riesca a farlo poche volte, dati gli orari assurdi a cui mi devo alzare...

Dunque, riassumendo, ho però dovuto saltare il lungo lento che volevo fare domenica. In effetti, la tabella non lo prevederebbe, visto che per la 10K in 45' dovrei fare 3 allenamenti/settimana, ma dato che non voglio perdere smalto per le maratone autunnali volevo tenere il kilometraggio alto. Quindi che fare? Tiro il collo alle api e perdo il suocero e il miele? oppure salto l'allenamento e recupero quando sarà più fresco?

A voi lascio consigli e suggerimenti...

Buone corse...

P.S: e per chi volesse dell'ottimo miele di acacia, può contattarmi ;o)

lunedì 4 maggio 2009

The Abbots Way: secondi come Twin Team!!!

Che esperienza!!! Primo trail, prima gara a staffetta col Kappadocio e subito secondi in classifica come Twin Team. O meglio, primi degli "umani"... e con una grande prestazione nel secondo giorno, recuperando 11' al team che ci precedeva. Iniziamo con la cronistoria.

La TAW (www.theabbotsway.com) è un'ultra trail marathon che si disputa in 2 giorni con percorso Pontremoli-Bardi-Bobbio, attraversando l'Appenino Parmense e Piacentino. Il percorsosi snoda in maggior parte su strade sterrate per monti, valli, paesi, abbazie, fiumi, boschi e sentieri per 125km divisi in due tappe: Pontremoli-Bardi e Bardi-Bobbio. Il percorso segue in larga parte l'antica via Francigena. Si può partecipare singolarmente oppure con il twin team. Io e Kappadocio (al secolo Alessio) partecipiamo come Twin, io soprattutto trascinato dall'entusiamo di Kappa per queste esperienze, mentre sono più "stradaiolo" e sicuramente meno allenato per questo tipo di eventi.

Il sabato partenza alle 7.30 e Kappa si prende carico della prima parte, valutando (purtroppo per me erroneamente!!!) che il maggior dislivello complessivo equivalesse a tappa più dura. In attesa della mia tappa, seguo con la macchina il compare di viaggio raggiungendolo nei vari punti dove strada e pista si incrociano e per fare un po' di tifo, mentre nei tratti di trasferimento osservo intorno a me il panorama eccezionale di zone, onestamente, del tutto sconosciute prima di questo we.

Il cambio avviene a Borgotaro, nella piazza. Kappa ha fatto la sua parte e scatto in seconda posizione come twin team insieme ad una squadra di Roma. Incontro un ragazzo di Milano, Massimo, con cui faccio un piccolo tratto, poi inizia la salita e io ho più energie (per ora...) e salgo spedito, raggiungendo e superando alcuni concorrenti della corsa completa, nonchè le prime donne! Dopo circa 5-6km incontro Lorenzo, il vincitore della scorsa edizione, e mi attacco al suo treno per avere compagnia e per cercare di "dosare" le energie, visto che sono alla prima esperienza. Il percorso intanto è sempre bellissimo, impegnativo ma bellissimo, e soprattutto sarebbe adatto al Kappa vista la quantià di fango e bosco!!! Si passa vicino a molte chiese antiche in pietra la cui fugace vista è veramente bella, ci si infila in guadi, si attraversano boschetti, si ammira il panorama dell'Appenino. E si arriva intorno al 17°km dove ritrovo il kappa a fare foto e il tifo e un buon ristoro: in questo momento siamo secondi e con un ottimo tempo, ma il terzo team è proprio alle calcagna! Da qui però inizia un altro tratto di salita incredibile, è già il terzo lungo e con pendenze medie del 13-14%, e le mie energie iniziano a scendere verso il livello della riserva... Il percorso si snoda sempre bellissimo per boschi ameni e luoghi suggestivi, complimenti davvero a chi ha scelto la strada! Lascio andare Lorenzo che va più forte e, dopo il ristoro del 24°km, all'ennesima salita brusca inizio a mollare la presa: NON CE LA FACCIO PIU'!!! In realtà provo a correre i tratti in falso piano fino al 26° ma poi si accende la spia rossa e gli ultimi 7km sono veramente un calvario di camminata lenta e di imprecazioni contro me stesso per essermi fatto coinvolgere!!! Onestamente di questo ultimo tratto ricordo solo la fatica e la stanchezza, ma non si molla, ho promesso a Kappa di arrivare fino in fondo e così devo fare (anche se i progetti sono quelli di abbandonarlo al termine della prima tappa...).
L'arrivo a Bardi è distruttivo: altri 300mt di dislivello in 1,5km. A metà della salita, c'è il controllo pettorali e pure una cappella dove mi dicano ci sia l'immagine della Madonna: di sicuro io ho visto tutti i santi!!! Non riesco nemmeno a salutare all'arrivo tutti quelli che mi applaudono (GRAZIE!!!) tanto sono stanco e stramazzo dopo la linea del traguardo!

Dopo un po' di cibo, la doccia, lo strecthing, un massaggio, riesco ad ammirare il castello di Bardi, veramente impressionante ed il paesino. Inoltre, trovo la forza di applaudire quanti stanno arrivando dopo la fatica e, veramente, vorrei potermi complimentare con tutti, perché so quanto è stata dura sia per chi ha fatto la seconda metà come me sia per chi l'ha fatta tutta! COMPLIMENTI!!! Piano piano, con il ripristino delle energie, ritorna anche la voglia di correre e soprattutto il pensiero di non abbandonare il compagno di avventura (che stava già cercando il sostituto, BASTARDO!!!), con ancora molte riserve circa la difficoltà del percorso e della tappa del giorno successivo (e anche di non sapere la tenuta atletica). La classifica intanto dice terzi a 11' dal secondo team (il primo ha chiuso in 7 ore, noi in 9 e 15'...) e monta la voglia dell'impresa...

La notte porta consiglio. Al mattino ho già sciolto tutte le riserve e sono pronto e pimpante per correre, stavolta, la prima parte che è quella con più asfalto e, a detta degli organizzatori, più facile. Si riparte dal castello di Bardi verso Bobbio, e la mia tratta si conclude a Farini. In effetti, devo dire che questa parte è stata molto più facile: all'inizio ci sono stati 4-5km facilmente corribili e poi un po' di saliscendi con solo una salita più lunga per arrivare intorno ai 1100mt del GPM di tappa, ma senza grossi strappi. L'orario mattutino mi permette di correre col fresco (che bello) e di godermi comunque la compagnia di tanti runner nella prima parte (esclusi i velocisti che ovviamente scappano subito!!!). Dal punto di vista panoramico, è meno interessante rispetto alla tappa di ieri, ma non di meno splendida. Mi sono rimaste impresse in mente la Torre diroccata intorno a Osacca ed un paio di chiese molto carine. Inoltre, il fatto che molti dei ritirati del giorno prima per vari problemi, si sono comunque trattenuti per fare il tifo per gli amici ancora in gara: questo è un bell'esempio di SPIRITO TRAIL!!! Kappadocio mi tiene informato del distacco dal team che ci precede: siamo in vantaggio!!! Prima 4 minuti, poi 3, poi mi arrabbio: devo dare tutto perché voglio arrivare secondo!!! E' vero, non conta niente, per il twin team non si tratta di una gara competitiva, ma io voglio fare bella figura e so che Alessio farà di tutto per arrivare secondi se io mi impegno. Al ristoro al 15° km, pur pensando di aver fatto bene, mi ritrovo gli avversari a non più di 2 minuti, con ancora molta strada e molta salita da fare, però si sa, il bisogno fa trottar la vecchia e lì cambio marcia!!! Niente di eccezionale, per carità, devo anche gestire le energie per arrivare alla fine, ma aumento un po' il passo e arrivo a Farini lasciando al Kappa un bonus di 7 minuti di vantaggio: ne mancano solo 4 per arrivare secondi!!!

Con questo ulteriore scollinamento siamo passati dalla Val di Taro alla Valle del Niure ed infine alla Valle del Trebbia, zone note per i funghi. Purtroppo non riesco ad incrociare molto spesso il buon Kappa in quanto il percorso dei podisti si allontana parecchio dalle strade e lo ritrovo solo a Nicelli, poco dopo la partenza, e a Colli, a soli 7km dal traguardo. Nel frattempo, girello con la macchina e incontro ad un certo punto una bellissima jeep americana della seconda guerra restaurata da un simpaticissimo signore del luogo in gita con figlia e nipote, che mi spiegano un po' della storia e del paesaggio: anche queste sono le cose semplici che ti fanno apprezzare le esperienze e l'essere aperto agli altri!
A Colli, mentre aspetto il passaggio del Kappa, mi fermo a mangiare un piatto di pasta iperabbondante, un bicchiere di vino e un litro d'acqua, il tutto per €10,00... MA DOVE LI TROVI ANCORA QUESTI PREZZI IN CITTA'???? Il Kappa passa a velocità assurda e in grande forma intorno alle 15 e io parto per andare a riceverlo al traguardo! Quasi me lo perdo all'arrivo, visto che via strada ci sono 10km e a Bobbio non si trova parcheggio! Fra l'altro Bobbio è una piacevolissima scoperta, con il maestoso ed elegante ponte gobbo e l'imponte centro fortificato. L'arrivo è nella piazza centrale, dove è allestito il palco delle premiazioni e un buon buffet di ristoro per i corridori. Kappadocio arriva e chiudiamo in poco più di 7 ore la seconda tappa ed un totale di 16 ore e 20', non male per due pivelli alla prima esperienza di trail in coppia!!! Adesso si tratta solo di aspettare gli "avversari"... che giungono in 7 ore e 33', con 24 minuti di ritardo rispetto al nostro tempo!!!! SECONDI, che bello!!! Anche se devo dire che la cosa più emozionante è stato abbracciare il kappa appena arrivato, perché mi sono reso conto che la fatica di questi 2 giorni in qualche modo ti ha legato di più, ti ha comunicato emozioni forti, che non si possono trasmettere agli altri, ti ha fatto scoprire luoghi che non avresti mai visto in questo modo, e ti fa sentire più forte perché ti sei sfidato e hai vinto la sfida con te stesso, non con gli altri! E sicuramente queste sono le conquiste più belle: gli amici e la soddisfazione di dire: ce l'ho fatta!

Poi ovviamente, il premio e il secondo posto riempiono ancora di più il proprio ego... Ma comunque è stata un'esperienza esaltante e sono sicuro che ci saranno altre occasioni in cui insieme correremo per strade e sentieri!

domenica 26 aprile 2009

settimana interlocutoria

ebbene sì, dopo la maratona avrei voluto riprendere un po' di corsette, ma la concomitanza della fiera Euroluce a Milano mi stravolge i piani, in quanto sono su per lavoro tutta la settimana. Ma scarpette, magliette e pantaloncini in valigia si mettono sempre!!!

Ovviamente, a conclusione di una gara provata per tanto tempo, occorre subito ripartire con nuovi stimoli, e come già detto, il primo è quello di arrivare in fondo alla TWA del 2-3 maggio e soprattutto di correre una 10K in 45'. Dunque, sotto con l'allenamento.

Onestamente, pensavo di essere più imballato dopo la maratona, e invece mercoledì mattina esco per una seduta mattutina di 8km a passo tranquillo che si trasforma in un 5'/km nell'ultimo tratto. Sono contento, perché le gambe girano senza problemi. Il giorno successivo vengo invitato a correre al Parco di Trenno dal capo del personale che mi chiede di correre 10K a 5'/km: un po' preoccupato accetto la sfida, non ci si può tirare indietro. Morale: schianto l'avversario dopo 7km con una perfetta media di 5' e passo agli ultimi 3 in 4'35". Sono molto contento, ci manca ancora parecchio a poter fare quanto previsto, ma tornato a casa posso cominciare a preparare le ripetute a passo forte.
Sabato invece provo a fare 16, ma mi fermo a 14 perché qui a Pero non ci sono assolutamente dei percorsi degni di tale nome dove poter correre: tutta periferia fatta di capannoni e strade mal curate; c'è una pista ciclabile intorno all'hotel che però è lunga meno di 3km e quindi mi stanco presto di girare in tondo! Comunque, il passo finale mi dice 5'09" di media con alcuni km a 4'55", il che mni fa ben sperare per il mio primo obiettivo.

Ci risentiamo dopo la TAW!!!

lunedì 20 aprile 2009

Turin Marathon: che delusione!

In effetti, non è solo stata colpa del tempo di corsa (4:09:01, real time 4:07:58) o del meteo infame (pioggia per tutto il percorso, a tratti battente, e con sporadiche raffiche di vento freddo), ma dell'organizzazione generale!

Partiamo dall'organizzazione:
1. il pacco gara per €40,00 è non scarno, di più! 2 magliette messe in croce di cotone da 2 soldi, un 1/2 litro di gatorade, 2 1/2 litri di acqua, 1 barattolo di sottoli giardiniera, una barretta, un campione di cerotto per il naso, una barretta con 2 cioccolatini dentro.
2. la zona di ritiro pettorali ed expo è abbastanza triste, due-tre negozi di sport, lo stand delle maratone italiane, la Nike e niente di più. Certo, in tempi di crisi non è facile trovare sponsor, però mi aspettavo qualcosa di più. Inoltre, con la pioggia, l'accesso era veramente critico visto che era messo in un giardino e quindi c'era mota dappertutto: poteva essere pensata una passerella, sarebbe stata utile.
3. i ristori erano penosi! Fino al 15km c'erano solo acqua e sali, niente di solido, e al 15km io sono arrivato poco prima del gruppone delle 4 ore e c'erano rimasti pochissimi biscotti (e c'erano solo quelli). Ora, come possono pensare che gli atleti possano finire la maratona senza dare da mangiare? Certo, ognuno si dovrebbe portare dietro qualcosa di scorta per le possibili crisi (e io non l'ho fatto!), ma così mi sembra veramente troppo. Nei successivi, ho trovato le banane solo al 25°, alcuni hanno detto che c'erano gelatine ma io fino al 30° se non anche al 35° non le ho proprio viste! C'era tanta acqua (non bastasse quella che veniva giù dal cielo!) e gatorade, su quello non si può sindacare.
4. il percorso. Bella la prima parte. Partenza da Piazza Castello in pieno centro di Torino, breve passaggio lungo il Po, poi siamo usciti dalla città per entrare in alcuni paesi limitrofi (Moncalieri, Nichelino, Beinasco, Rivalta, Rivoli, Orbassano) a metà tra centri industriali e piccoli centri tipici. Qui abbiamo trovato degli irriducibili tifosi e bande musicali a salutarci. A Rivalta, pure il sindaco era in strada a fare il tifo. GRAZIE DAVVERO A TUTTE QUESTE PERSONE CHE CI HANNO SOSTENUTO NONOSTANTE LE CONDIZIONI NON INVOGLIASSERO A STARE IN STRADA! A Rivoli, circa al 24° inizia una salita di 4-5km che taglia le gambe. Finita la salita, si entra nell'anonimo Corso Francia per ben 9km: un dirizzone con 3-4 dossi molto impegnativi dopo la salita principale, ma soprattutto di una noia mortale, perché da una parte hai il traffico in senso contrario e ai lati ci sono solo palazzoni della periferia. Questa è stata la parte più triste. Poi rientro in centro e arrivo in Piazza Castello.
5. gestione del traffico. Chiudere Corso Francia ha creato non pochi problemi alla circolazione e, conoscendo l'intemperanza di noi Italiani (perché queste cose a New York non succedono? eppure viene chiusa una città di 17+ mln di abitanti che è invasa da 40.000 podisti + accompagnatori), non è stata una scelta felice. Code e continui suoni di clacson (nonché raffiche di invettive contro i podisti...) sono state la colonna sonora degli ultimi 6-7km. Che brutta dimostrazione di inciviltà del nostro popolo!

Ma passiamo alla corsa. Sono rimasto deluso dal risultato finale, speravo di chiudere in meno di 4 ore e non ci sono riuscito! Certo, l'allenamento era buono ma non ottimo ed era la prima maratona dal 2004 che correvo dopo aver ripreso praticamente solo a gennaio con la corsa regolare. Inoltre, le condizioni meteo e la mancanza di cibo fino al 15° mi hanno un po' demoralizzato. La salita al 24° ha completato l'opera. Questi i passaggi dei rilevamenti ufficiali:
Intermedi:
Rilevamento KM Tempo Media
KM 10 10,00 00:55:56 5' 35'' min/Km
KM 21,097 21,097 01:57:52 5' 35'' min/Km
KM 30 30,00 02:50:33 5' 41'' min/Km
Arrivo 42,195 04:07:58 5' 52'' min/Km









si può notare la caduta libera dopo il 25°, dove mi sono fermato al rifornimento e ho sofferto molto la salita. Da lì, ho spezzato la gara in frazioni di 5km con camminata al rifornimento per riprendere fiato. Questo non mi ha permesso di fare il "tempone" ma mi ha portato in fondo.
La mezza l'avevo chiusa alla grande, ma il mio dramma è stato proprio l'inaspettata salita (così imparo a guardare prima l'altimetria) e la scarsa riserva di energie (grazie a chi ha organizzato i ristori...). Al 40° ho avuto pure delle forti fitte al petto come se mi mancasse proprio il fiato, ed è stata dura correre gli ultimi 2km, mentre come al solito ho sprintato gli ultimi 195mt...

questo il racconto con file gpx della maratona: Turin Marathon

A questo punto, ci concentriamo sui prossimi appuntamenti e traguardi (fare una 10K sotto i 45' e correre Firenze sotto le 3:30 anche se la vedo molto dura...) e vi teniamo aggiornati, cari lettori!

giovedì 16 aprile 2009

Monte Morello: breve ma.. un disastro!

Visto che mancano solo 4 giorni a Torino, perché non farsi una breve corsa in salita? Ecco il solito pazzo penserete voi, e, beh, mi tocca darvi ragione! Però sono preoccupato per la TAW e giustamente: sono indietro di preparazione con la salita. La corsa di ieri sera è stata la conferma e, sicuramente, una brutta botta psicologica. Ma partiamo dall'inizio.

Per chi non lo conosce, Monte Morello è una cima attorno a Firenze, di oltre 900m di altezza, con svariati sentieri camminabili e corribili (ma si può dire? boh!), con una spettacolare vista panoramica su Firenze e sulla piana (Sesto, Calenzano, Campi) e sul Mugello e Monte Senario.

Visto che posso passare di ritorno dal lavoro, parto già da casa con tutto il necessario e alle 18.45 sono pronto a partire dalla Fonte dei Seppi. Onestamente, non conosco per niente questa zona, ci sarò stato in tutto 5 volte a essere generoso: ma siccome sono un ragazzo furbo, ho con me la cartina dei sentieri!

Decido di puntare verso il Poggio Capannaccia, prendendo da lì il sentiero 6b, lo 00, il 7 e il 7b. Al ritorno il 12 e rientro al bivio con il 6b. Si parte subito con un bel tratto di salita per scaldarsi, e la mia baldanza me lo fa affrontare un po' troppo forte. Per fortuna poi arriva un tratto di circa 1km-1km e mezzo di falso piano dove recupero e dove incontro alcuni sparuti passeggiatori di rientro dalle loro gitarelle. Questo primo tratto è in pratica una mulattiera che è usata anche dalla forestale per andare nei vari luoghi del Monte.
Al bivio con il 7, si entra nel bosco, finalmente! Suggestivo l'impatto con il bosco al tramontare, perché non c'è veramente nessuno e si sentono solo ogni tanto i rumori di qualche animale (oltre al mio fiatone...). Insieme al bosco inizia la salita e iniziano i problemi, o meglio, inizia la fatica tosta. Pensavo di essere più allenato ma lungo l'ascesa al bivio con il 7b mi devo fermare una volta perché la salita è abbastanza tosta! Primo brutto segnale per la TWA, non ho nemmeno fatto 3km...
Mi fermo a controllare il sentiero al bivio e poi riparto per un altro bel tratto di salita che mi porta in cima al Poggio, prima cima, dove c'è la croce. Sono 3,85km in 28' e rotti, mamma mia che delusione. Quota 921m. Certo che il panorama, nonostante sia già imbrunire e il cielo velato, mi ripaga dello sforzo.
Controllo i cartelli indicatori e mi butto giù in picchiata: la discesa è veramente ripida! In pratica scendo di 250m in 1km circa, ma il sentiero è in fondo piacevole e ben asciutto quindi non ci sono grossi problemi. Rientro all'incrocio iniziale col 6b e la pietraia e rientro verso la macchina.

Alla fine sono 6km in 48', le gambe stanno bene ma il morale non è dei migliori, anche se non posso pretendere di andare forte in salita senza allenamento.

La possibilità di andare a correre la sera su Monte Morello dopo il lavoro è un'ottima alternativa alla solita corsa in ciclabile, e con un po' di organizzazione in più (la torcia!!!) ci sono davvero tanti percorsi da fare anche più lunghi e sicuramente più interessanti e divertenti.

Seguitemi in questa nuova avventura!

martedì 14 aprile 2009

le api e la corsa

Non ho trovato altro titolo, dato che il we è stato caratterizzato da queste due attività, nonostante la pasqua.

Partiamo dalla corsa? Ma sì, vai. Ormai manca solo 1 settimana (anzi meno!) a Torino e meno di 2 a TWA (per la quale inizio ad essere seriamente preoccupato di non avere abbastanza salita nelle gambe...) e quindi siamo alla rifinitura. Quindi ho sfruttato le belle giornate di sole per fare sgambate al parco di Tavola, a ritmi molto sostenuti ed inferiori a quanto previsto dalle tabelle. Le gambe girano e la testa c'è, l'unica preoccupazione è partire troppo forte, dato che 42 sono tanti e sono ormai anni che non li faccio più. Ma parliamo del parco di Tavola (Prato): se non ci siete mai stati, fateci un giro. La mattina presto e la sera tardi sono i momenti migliori, specialmente perché si possono incontrare fagiani, picchi, lepri tutti selvatici che scorrazzano liberi e vicini a voi; per chi se ne intende di flora, ci sono varie specie arboricole di interesse e curate in maniera decente; e poi c'è la zona ippica dove il sabato e la domenica mattina c'è sempre qualche lallo a correre. Da farci anche una tranquilla passeggiata con la moglie, fidanzata, amica.

E passiamo alle api. Nonostante le remore dell'Antonella, io e Antonio abbiamo cospirato e prenotato le famiglie nuove che sono arrivate sabato. La mattina siamo state a prenderle con l'Anto e siamo partiti subito per Montalbano per sistemarle. Era la prima volta per me di inserire le famiglie dal cassetto per nuclei all'arnia vera e propria ed è stata una piacevole esperienza (nonostante il pinzo finale...). Certo che si sono proprio arrabbiate quando le abbiamo scosse dentro!!!
Le famiglie sono veramente belle, una è enorme, una solo un po' più indietro ma con molta covata e dovrebbe essere pronta per il raccolto di fine aprile-inizio maggio.
Abbiamo usato la pinza comprata da Antonio per il trasferimento dei telaini: molto più semplice e molto più veloce! I mezzi appropriati fanno comodo.
Abbiamo sfruttato i vecchi telaini con miele per aiutare le api con un po' di mangiare già pronto, in modo che siano prontissime per il raccolto e non debbano perdere tempo a costruire sui fogli cerei nuovi.
Abbiamo messo un foglio cereo nuovissimo in mezzo alla famiglia per costruire nuove celle per la covata e per il miele (poi dovremo spostare piano piano i nuovi telaini verso l'esterno per rinnovare il nido).
Appena finita la sistemazione, e terminata la fase -per le api- di comprensione del nuovo territorio, le abbiamo viste dirigersi in massa verso il ciliegio in fiore a cercare pappa! Che spettacolo...
Il pomeriggio siamo tornati per dare lo sciroppo (acqua e zucchero) di rinforzo per sostenere data la ridotta fioritura attuale. La famiglia più grande ci si è avventata sopra come se non mangiasse da giorni!!! Comunque 5 litri sono bastati (1 per famiglia in pratica).

Lunedì siamo andati a controllare e rabboccare lo sciroppo, e già che c'eravamo abbiamo controllato lo stato dei melari e dei telaini da miele. Una decina erano a posto, ma il resto era un macello completo!!! Ci abbiamo messo solo 3 ore per pulire e selezionare i telaini buoni e buttare tutto il sudicio accumulato! Ora non rimane che sfiammare il tutto, rinfilare il telaino, zigrinare il filo, mettere il foglio cereo... però sono operazioni che possiamo fare con calma!!!
Con tutte queste operazioni, come indicato da Giovanni,

lunedì 23 marzo 2009

Maratonina di Pistoia - GRANDE!!!

Torniamo a correre! Dopo uno stop forzato a causa di infortunio (affaticamento agli adduttori) e calo di voglia (!!!) ripendo a correre con una mezza. Beh, non è il massimo visto che non mi alleno da 2 settimane, ma se non sblocco la situazione addio maratona!

Nonostante le premesse di Kappadocio sul percorso, mi è sembrato molto piacevole. Sarà stata la bella giornata, la compagnia o il tempo finale (1hr 48'14"), ma a me è sembrato comunque carino. Peccato certo per il doppio giro nella parte industriale, ma in fondo si è trattato di meno di 1/3 di gara. Il resto si è corso nel centro di Pistoia (grazie a tutti quelli che, in fila di domenica mattina, hanno salutato i corridori con i loro clacson: STATE A CASA!!!), vicino a dei canali, in mezzo a pochi tifosi silenziosi (gnamo gente, gnamo!!!). Direi che è una corsa che si può rifare.

Partiamo con Kappadocio e una sua amica (che lui manco mi ha presentato!!!) e il ritmo è subito buono: 5'32, contro il 5'51" previsto per farla in 2 ore spaccate. Mi lamento un po' per l'andatura, ma visto che gli altri due non accennano a rallentare e che teniamo il passo dei palloncini delle 2 ore (ma che pacesetter sono?), proseguiamo tra alti e bassi su questa media. Fra l'altro, bisognerebbe imparare ad essere più costanti, ma tra una chiacchiera e una curva l'altalena è inevitabile!

Passiamo ai primi ristori e chiudiamo la 10km in 58' abbondanti. A questo punto, scatta il competitivo che è in me! Se abbiamo chiuso i primi 10 sotto l'ora si può provare a fare la mezza in 1hr55', non trovate? Comincia allora una lenta ma inesorabile progressione, con la quale lascio sul posto i miei compagni di avventura, e che mi porta a ridurre abbondantemente la media al km, fino ad arrivare ad un fantastico 4'40" al 15°km! Da lì è un continuo sotto i 5' al km (4'57" il riscontro più lento), ripendo e supero diversi concorrenti e i palloncini dell'1hr55' con una certa facilità. Intorno al 19km, Kappadocio, con uno sprint degno del miglior Baldini, mi riprende e mi affianca per l'ultimo tratto di corsa, quello un po' più noioso perché si arriva sul rettilineo finale che si percorre avanti e indietro. Vedo passare davanti a me il palloncino di 1hr45' e poi quello di 1hr50': metto quest'ultimo nel mirino e provo a raggiungerli, ma le forze sono ormai poche e non riesco a sprintare per superarli! Ma quando tagliamo il traguardo, il GPS segna 1hr49'16" di corsa per un totale di 21,300 ca.

Sono ovviamente molto contento sia per il tempo che per la corsa. Il cronometro mi ha dimostrato che, nonostante la pausa forzata, gli allenamenti stanno dando i loro frutti: occorre migliorare nelle ripetute e nei corti (5km - 10km) per aumentare la velocità. La corsa è stata buona per tutta la durata della gara, ovviamente con un po' di fiato corto alla fine (però, insomma, era la prima volta da tanto che correvo così forte nell'ultima parte di un evento lungo!), e la stanchezza non è eccessiva (a parte il mal di testa la sera, ma tra festa del giorno prima e corsa era normale...). Inoltre, è stato piacevole vedere che nei primi km insieme agli amici potevo parlare tranquillamente, quindi il ritmo maratona per Torino c'è già, manca solo un po' di fondo da fare nelle prossime settimane.

lunedì 9 marzo 2009

secondo lungo per Prato - 07 Marzo

è sabato mattina, un sabato di primavera: sole, zero nuvole, una leggerissima brezzolina, i primi alberi in fiore (le mimose tra un po' sfioriscono!), la voglia di andare al mare o a passeggiare è alta! Ma Torino incombe -manca poco più di un mese!- e occorre mettere km sulle gambe.

La tabella prevede 28km + riscaldamento in 2h55' a 5'51"/km. Infilo le scarpette, preparo borraccia e barrette (di sabato purtroppo non ho trovato gare dove ci siano ristori, quindi devo andare in autogestione), prendo il redivivo GPS (mitico 305!!!), inforco lenti e cappellino e... VIA!!!

Decido per un itinerario mai fatto prima: andata fino a Galceti e poi rientro, sfruttando la ciclabile di Prato. Peccato che la ciclabile non sia interamente percorribile a causa di lavori ormai eterni su alcuni tratti però la maggior parte del percorso di andata è su strade con zero traffico.

Parto e il passo al km è subito basso (sarà colpa delle ripetute di ieri sera a 4'54"???) intorno ai 5'35". Anche troppo veloce visto che dovrei fare un lungo lento, decido di continuare così pur sapendo che pagherò alla distanza.

Per la strada incontro poche persone, dei podisti solitari come me, alcuni ciclisti, qualche sporadico passeggiatore col cane o in compagnia. A Maliseti scopro un "nuovo" mondo: campi coltivati, un piccolo maneggio con un lallo bianco e... appartamenti in vendita accanto alla casa circondariale! Se qualcuno si vuole accomodare i vicini sono molto tranquilli...

Passo per Galceti e mi infilo nel parco: Prato è fortunata ad avere le cascine di Tavola e il Parco del Monte Ferrato, altrimenti con tutte le imprese tessili in zona... Qui mi imbatto in un terranova gigante: mamma che testolona!!!

Si prosegue per Figline, dove ci fu una strage nazista ed ora è un tranquillo paesino nella parte nord di Prato. Si passa per Villa Fiorita, si rientra in Viale Galilei e per Santa Lucia. Lungo la ciclabile c'è un po' più di gente (sarà anche l'ora più tarda...): peccato notare come tante persone non rispondo al mio "Buongiorno" - che li stia spaventando???

Corro a fianco del Bisenzio, minaccioso fino a 2 giorni prima e ora placido come al solito: incontro pescatori, anatre e germani e le innumerevoli nutrie ormai padrone delle sponde che sguazzano felici nel fiume in cerca di cibo.

Passo da Piazza San Marco, Le Carceri, San Francesco, Via Roma e mi appresto a rientrare verso casa: mancano ancora 7-8km alla fine ma inizio ad accusare la stanchezza e l'acqua è quasi al termine! Peccato che l'ultima parte l'ho fatta tutta per strada, ma avevo bisogno di accorciare!!!

Arrivo al semaforo sulla statale a San Giusto che è rosso e... MI PIANTO!!!! 25km e non ci si fa a ripartire, ho tirato troppo e la stanchezza cumulata si fa sentire. Cammino e ritorno a casa. 2h19' il tempo impiegato, non male per essere in autogestione da solo completamente!

venerdì 6 marzo 2009

Il meraviglioso mondo delle api (2)

Seconda puntata!

Ieri Duccio Pradella, biologo, apicoltore e presidente dell'A.R.P.A.T. di Firenze ha fatto una lezione sulla biologia delle api. L'argomento, alquanto noioso come titolo, è però fondamentale per chi vuole conoscere questo mondo affascinante: in fondo, se non sai come sono fatte le operaie, i fuchi e le regine, come puoi sperare di allevarle???

Duccio è bravo, competente, ma non è un oratore. Sarà anche il gruppo che non lo facilita (c'è il solito chiacchierone e il signore che vuol fare il simpatico ma un gli riesce e che non capisce molto - certo sarà anche l'età, ovviamente a 30 anni è facile criticare chi ne ha molti più di te, non ha magari studiato e ha ovviamente più difficoltà a cogliere al volo termini tecnici e concetti -). La lezione al suocero è piaciuta molto, a me un po' meno: sono esigente, lo so!

Sicuramente rispetto allo Zoppi la presentazione è di tutt'altra levatura: pc, diapositive, proiettore, capacità di spiegazione superiori. Però rimane da vedere come sarà la parte pratica del corso, secondo me è quella che farà la differenza.

martedì prossima lezione. Sta diventanto un po' impegnativo, però cosa non si farebbe per contentare i soceri???

mercoledì 4 marzo 2009

Il meraviglioso mondo delle api

il titolo ha già detto tutto!!! Trascinato dal suocero, ieri prima lezione del corso sulle api organizzato dall'A.R.P.A.T. di Prato in collaborazione con quella di Firenze.

Dopo l'esperienza dell'anno scorso con lo Zoppi e la moria invernale delle nostre povere "pecchie", i' socero vuole che impari davvero a gestire l'apiario e quindi si riparte con il corso.

Il livello di questo corso è sicuramente più professionale, dato che ci saranno a parlare imprenditori apistici, veterinari, biologi, agronomi; certo il buon Zoppi aveva tutto un altro stile, più rustico e con MOLTA più esperienza sul campo... Però anche allevare api è diventata una professione a tutti gli effetti e quindi occorre alzare la tacca del livello di conoscenze. La presentazione è stata inizialmente un po' improvvisata, si vede che nessuno dei "professori" lo è di fatto nella realtà.

Pagata l'iscrizione (€100), riceviamo il kit del corso: blocco per appunti e penna, calendario del corso, brochure informative e fotocopie delle varie presentazioni del corso. Il costo è molto proporzionato, ci saranno 8-10 lezioni teoriche e 3-4 sul campo.

Il gruppo di studenti o aspiranti apicoltori è molto vario, sia in età che in aspetto, speriamo si crei un buon clima, anche se ci sono già 2-3 elementi chiamiamoli "peculiari" via... Dopo un po' di chiacchiere introduttive c'è la proiezione del video "I Re delle api" che parla di alcuni apicoltori professionisti e delle loro esperienze seguendo il ciclo annuale delle stagioni e quindi della vita delle api: veramente bello e fatto molto bene! Affascinante, come le immagini delle Dolomiti Bellunesi coperte di neve o il cucciolo di pastore tedesco che gioca con le api! Il video dura circa un'ora ma lo consiglierei a tutti, aspiranti apicoltori amanti del miele o "ignoranti" della materia perché la conoscenza di questo mondo è molto utile per apprezzare i prodotti delle api e per apprezzare ancora di più la natura.

Buon volo...

lunedì 2 marzo 2009

Vorno - Trofeo 3 Province

Ci risiamo!

Ormai colto dalla sindrome da "facciamoci del male nei we!" si riparte di primissima mattina anche di domenica (scusate se è poco alzarsi pure il giorno in cui anche Nostro Signore si riposò alle 6.40 per andare a correre...) e per fare una corsa delle 3P dove c'è sicuramente salita (quindi allenamento tosto). Ma la TAW si avvicina e non posso correre il rischio di fare brutte figure!!!

Siamo io, Kappadocio e la Sabina. Sul percorso Beppe ci ha già preso i cartellini ed è partito alle 7.30 (attenzione, è partito da Vorno alle 7.30 che è a circa 40' da Prato, quindi... c'è chi è più grullo di me). Sappiamo già che lo riprenderemo lungo il percorso... Il tempo oggi è piovoso, ma questo non ci spaventa, d'altronde ci sono "solo" 32km da fare e siamo tutti ben coperti... infatti, io e Kappadocio siamo senza Kway e io mi scordo pure che in borsa ho un giubbetto per proteggersi un po' da freddo e vento, si parte bene!!!

Facendo un balzo avanti, il percorso è stato molto interessante, con il giusto mix di asfalto e sterrato, quasi tutto in mezzo a boschi e con qualche cavallo e diversi cani sparsi per i vari giardini attraversati. La corsa mi è piaciuta molto, peccato solo che le nuvole basse abbiano ridotto la visibilità complessiva, ma direi sicuramente un percorso da rifare.

La Sabina opta per una 25km mentre i due scatenati si avviano per il percorso più lungo. Dopo il primo ristoro, salutiamo la Sabina e ci incamminiamo per una lunga salita di circa 10km complessivi, di cui gli ultimi 6 tutti su sterrato. Pendenza regolare ma poco prima del secondo ristoro mi devo fermare e camminare, si sente la fatica accumulata.

I ristori sono purtroppo molto scarni, specialmente i primi due: solo acqua, thè, arance, limoni e zollette di zucchero. Troppo poco per chi corre! Ai successivi troviamo almeno fette biscottate e marmellata per mettere qualcosa di solido tra i denti. Niente a che vedere con Porcari però.

Al secondo ristoro c'è la deviazione 25-32 e continuiamo a salire su e ci infiliamo nella nebbia, o meglio nella nuvola e finalmente smette di piovere (per forza, siamo dentro la nuvola e sopra il livello della pioggia!!!): bellissima emozione. I colori sfalsati, i rumori ovattati, un aura come un'ambientazione fantasy, i runner che appaiono e scompaiono dentro le nuvole: veramente un'esperienza incredibile. Ringrazio anche quelle persone che si sono adoperate per stare tutta la mattina al freddo e all'acqua in cima al monte per indicare la strada: davvero stoici!!!

Arrivati in cima, ci dicono che siamo sul punto più in alto dei colli pisani, e che si vede l'Elba e le altre isole dell'arcipelago toscano: occorre un atto di fede per crederci, perché non si vede nulla!!!

Iniziamo la discesa e dopo pochi km avverto un po' di fastidio alla mela destra. Mi fermo subito, memore della sciatica di anno scorso e da lì cominciamo ad alternare corsa-camminata per la restante parte. Almeno abbiamo il tempo di chiacchierare, scherzare con quelli dei ristori, e goderci la strada.

Arrivati in fondo, ritroviamo anche la Sabina ma non Beppe: per una volta ci hanno "fregati" (bella forza, sono partiti 1 ora prima e hanno fatto il percorso più breve!!!); e soprattutto troviamo l'ultimo ristoro con fettunta, vino, fette biscottate e un buon clima.

Darei voto 8 al percorso, 5 all'organizzazione (ma dove l'avete trovato quel signore che sventolava la paletta per indicare il parcheggio e il percorso?!?!?!), 6 alla prestazione e 10 alla compagnia, come al solito!!!

buone corse, ci vediamo sui sentieri

Di corsa sulla Calvana

Sabato mattina, dopo una settimana di lavoro in ufficio (e visto che lavoro a Pontassieve e abito a Prato, circa 600km di strada), cosa farebbe una persona nella media? Dormirebbe... Invece io no!

Mi alzo di buon mattino (alle 7 come al solito in fondo!) per andare a correre e stamani, complice l'avvicinarsi della TAW, devo assolutamente cominciare a fare un po' di corsa in salita. Scelgo di seguire il percorso del 2° allenamento DPAP (http://www.facebook.com/group.php?gid=42608209306#/event.php?eid=44133407963) perché lo conosco ed almeno ho un riferimento. Come spesso mi succede, parto da solo - il compagno di scarpinate è a camminare da un'altra parte.

Mi bardo con borraccia, barrette, scarpe, guanti e tutto il necessario compreso il GPS che... NON SI ACCENDE!!! Attimi di panico: l'avevo appena ricaricato (o almeno così credevo..) e sembra morto. Torno a casa per prendere almeno l'orologio da running ma anche quello ha la batteria a terra (che sia un segno?!?!) e quindi sconsolato decido di andare lo stesso, si farà senza riferimenti cronometrici!

Per fortuna kappadocio è così GENEROSO (grazie, davvero) da prestarmi il suo, quindi finalmente partenza! Da Santa Lucia si passa da Canneto e via su per Valibona. C'è uno splendido sole, temperatura fresca e sentiero asciutto, non si potrebbe chiedere di meglio! Lungo il sentiero le prime difficoltà sono però le rocce, alcune delle quali scivolose (bisogna stare attenti, è sempre inverno e in montagna la notte ghiaccia tutto), e la scarsa abitudine alla corsa in salita. Mi fermo 2-3 volte per camminare velocemente dei brevi tratti e arrivo al primo posto tappa (fattoria didattico naturalistica Biancospini) in 50'. Bevo, mangio, riprendo fiato e riparto!

Dopo altri 5-6 minuti di corsa il più bell'incontro della mattinata: 4 cavalli selvatici a riposo sui prati. Non posso non fermarmi e per fortuna ho con me il cellulare per fare delle foto: ci sono 4 calzini, nuvola bianca, lo stanco (il lallo sdraiato a riposarsi) e il timido (che si nasconde dietro ai rovi). Bellissimo, ne valeva la pena solo per vedere questi fantastici animali a distanza di 2 metri da me. Riparto. Per la strada incontro una coppia di ragazzi che mi incoraggia e nonostante tutto ho ancora fiato per rispondere. Arrivo a "cima Coppi", la croce di Cantragrilli e proseguo dato che adesso comincia la parte piano-discesa e il cronometro mi urge ad accelerare il passo.

Arrivato alla Croce della Retaia, una breve sosta per ammirare il panorama sulla piana e bere un altro po', ormai l'acqua è finita e quindi devo tornare verso la macchina. Inizia una discesa particolarmente impegnativa, sia per la pendenza, sia per il terreno (sentiero stretto e sassoso), sia per la stanchezza accumulata che ovviamente mi porta a mettere male i piedi in appoggio. Fortunatamente, la visita dall'osteopata di venerdì mi ha rimesso in piena forma e supero anche queste difficoltà. Scapicollandomi giù, sorpasso Casa Bastoni e un solitario passeggiatore, mentre ammiro il bosco che sta riprendendosi dal lungo inverno e qualche fattore che inizia a potare i suoi olivi (mi sa che domenica prossima tocca anche a me...).

Arrivo a Santa Lucia in 1h e 58' scarsi, stanco ma moderatamente soddisfatto. L'allenamento ne è valsa la pena, la giornata è stata fantastica, ma sicuramente per fare la TAW alla grande c'è ancora da lavorare nei prossimi 2 mesi!!!

giovedì 26 febbraio 2009

eccoci qua

e ora? boh, eccoci qua! chissà come si usa un blog? e perché mi sono iscritto? non lo so, intanto ho cominciato, per ora solo una persona potrebbe scoprire che sono qui, ma secondo me manco se lo immagina!!!
quindi se capitate qui per caso, benvenuti! non vi spaventate ci vorrà un po' per prendere confidenza con questo sistema ma vi stupiremo senza effetti speciali...