lunedì 20 aprile 2009

Turin Marathon: che delusione!

In effetti, non è solo stata colpa del tempo di corsa (4:09:01, real time 4:07:58) o del meteo infame (pioggia per tutto il percorso, a tratti battente, e con sporadiche raffiche di vento freddo), ma dell'organizzazione generale!

Partiamo dall'organizzazione:
1. il pacco gara per €40,00 è non scarno, di più! 2 magliette messe in croce di cotone da 2 soldi, un 1/2 litro di gatorade, 2 1/2 litri di acqua, 1 barattolo di sottoli giardiniera, una barretta, un campione di cerotto per il naso, una barretta con 2 cioccolatini dentro.
2. la zona di ritiro pettorali ed expo è abbastanza triste, due-tre negozi di sport, lo stand delle maratone italiane, la Nike e niente di più. Certo, in tempi di crisi non è facile trovare sponsor, però mi aspettavo qualcosa di più. Inoltre, con la pioggia, l'accesso era veramente critico visto che era messo in un giardino e quindi c'era mota dappertutto: poteva essere pensata una passerella, sarebbe stata utile.
3. i ristori erano penosi! Fino al 15km c'erano solo acqua e sali, niente di solido, e al 15km io sono arrivato poco prima del gruppone delle 4 ore e c'erano rimasti pochissimi biscotti (e c'erano solo quelli). Ora, come possono pensare che gli atleti possano finire la maratona senza dare da mangiare? Certo, ognuno si dovrebbe portare dietro qualcosa di scorta per le possibili crisi (e io non l'ho fatto!), ma così mi sembra veramente troppo. Nei successivi, ho trovato le banane solo al 25°, alcuni hanno detto che c'erano gelatine ma io fino al 30° se non anche al 35° non le ho proprio viste! C'era tanta acqua (non bastasse quella che veniva giù dal cielo!) e gatorade, su quello non si può sindacare.
4. il percorso. Bella la prima parte. Partenza da Piazza Castello in pieno centro di Torino, breve passaggio lungo il Po, poi siamo usciti dalla città per entrare in alcuni paesi limitrofi (Moncalieri, Nichelino, Beinasco, Rivalta, Rivoli, Orbassano) a metà tra centri industriali e piccoli centri tipici. Qui abbiamo trovato degli irriducibili tifosi e bande musicali a salutarci. A Rivalta, pure il sindaco era in strada a fare il tifo. GRAZIE DAVVERO A TUTTE QUESTE PERSONE CHE CI HANNO SOSTENUTO NONOSTANTE LE CONDIZIONI NON INVOGLIASSERO A STARE IN STRADA! A Rivoli, circa al 24° inizia una salita di 4-5km che taglia le gambe. Finita la salita, si entra nell'anonimo Corso Francia per ben 9km: un dirizzone con 3-4 dossi molto impegnativi dopo la salita principale, ma soprattutto di una noia mortale, perché da una parte hai il traffico in senso contrario e ai lati ci sono solo palazzoni della periferia. Questa è stata la parte più triste. Poi rientro in centro e arrivo in Piazza Castello.
5. gestione del traffico. Chiudere Corso Francia ha creato non pochi problemi alla circolazione e, conoscendo l'intemperanza di noi Italiani (perché queste cose a New York non succedono? eppure viene chiusa una città di 17+ mln di abitanti che è invasa da 40.000 podisti + accompagnatori), non è stata una scelta felice. Code e continui suoni di clacson (nonché raffiche di invettive contro i podisti...) sono state la colonna sonora degli ultimi 6-7km. Che brutta dimostrazione di inciviltà del nostro popolo!

Ma passiamo alla corsa. Sono rimasto deluso dal risultato finale, speravo di chiudere in meno di 4 ore e non ci sono riuscito! Certo, l'allenamento era buono ma non ottimo ed era la prima maratona dal 2004 che correvo dopo aver ripreso praticamente solo a gennaio con la corsa regolare. Inoltre, le condizioni meteo e la mancanza di cibo fino al 15° mi hanno un po' demoralizzato. La salita al 24° ha completato l'opera. Questi i passaggi dei rilevamenti ufficiali:
Intermedi:
Rilevamento KM Tempo Media
KM 10 10,00 00:55:56 5' 35'' min/Km
KM 21,097 21,097 01:57:52 5' 35'' min/Km
KM 30 30,00 02:50:33 5' 41'' min/Km
Arrivo 42,195 04:07:58 5' 52'' min/Km









si può notare la caduta libera dopo il 25°, dove mi sono fermato al rifornimento e ho sofferto molto la salita. Da lì, ho spezzato la gara in frazioni di 5km con camminata al rifornimento per riprendere fiato. Questo non mi ha permesso di fare il "tempone" ma mi ha portato in fondo.
La mezza l'avevo chiusa alla grande, ma il mio dramma è stato proprio l'inaspettata salita (così imparo a guardare prima l'altimetria) e la scarsa riserva di energie (grazie a chi ha organizzato i ristori...). Al 40° ho avuto pure delle forti fitte al petto come se mi mancasse proprio il fiato, ed è stata dura correre gli ultimi 2km, mentre come al solito ho sprintato gli ultimi 195mt...

questo il racconto con file gpx della maratona: Turin Marathon

A questo punto, ci concentriamo sui prossimi appuntamenti e traguardi (fare una 10K sotto i 45' e correre Firenze sotto le 3:30 anche se la vedo molto dura...) e vi teniamo aggiornati, cari lettori!

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