lunedì 20 dicembre 2010

Correre sulla neve...

Al di là degli incredibili disastri combinati in zona dalla bufera di neve di venerdì e calmati i "bollenti" spiriti degli accodati, bisogna ammetterlo: le città imbiancate dalla neve assumono tutto un altro aspetto e un altro spessore!

E lo stesso si può dire dei parchi cittadini che, normalmente asfissiati da smog, ciurmaglia di gente urlante e schiamazzante, e pieni dei "soliti" colori verdi, gialli e marroni, risplendono di tutta un'altra atmosfera, ovattata, pacifica, quasi idilliaca. E lo stesso si può dire del parco di Tavola, dove sono andato a correre sabato pomeriggio.

Con le mie fedeli scarpe Brooks Cascadia e abbastanza ben bardato (ma senza esagerare perché se si suda troppo dopo si sconta!), mi sono incamminato dentro il soffice tappeto bianco, quasi praticamente intatto nonostante la nevicata si fosse conclusa da molto tempo (ma possibile che agli amici podisti non sia venuta in mente la stessa idea?). Stupendo, veramente stupendo! E' bellissimo sentire, o meglio, non sentire il rumore dei tuoio passi che affondano nella neve ad altezza oltre la caviglia e lasciare la tua impronta dove nessuno è ancora passato, come se tu fossi un esploratore in un nuovo continente (o molto più banalmente, come quando da bambini si metteva il piede nella sabbia appena lisciata dal bagnino - alzi la mano chi non l'ha mai fatto!-), e così segnare la via per chi verrà dopo di te.

Mi lascio alle spalle le tensioni del rientro a casa della sera prima (e mi ritengo più che fortunato ad averci messo "solo" 4 ore per fare Firenze-Prato) e l'influenza della moglie che la costringe a casa invece di godersi questo spettacolo, e mi tuffo (è proprio il caso di dirlo!) in questo clima surreale per una città al livello del mare. Il parco è indescrivibile, con gli alberi piegati dalla neve che tendono infaticabilmente a tornare a spingersi verso l'alto, le prime orme di animali che qui abitano e che si staranno domandando: "cos'è questa roba bianca?" (oltre a chiedersi chi è il matto che corre nel parco con questo freddo!), le luci che filtrano diverse e con riflessi inaspettati via via che si avvicina il crepuscolo.

E mi lascio andare al mio allenamento, duro come mai prima. Correre con la neve è MOLTO più faticoso ed infatti il ritmo è assai rallentato rispetto al solito, ma tant'è si deve fare forza quindi va benissimo così! E' piacevole anche fermarsi e camminare nella neve per recuperare forze e notare particolari che sfuggono all'occhio del podista sempre spesso troppo di corsa. E poi, diciamola tutta, mi servono anche forze fresche per passare davanti all'obiettivo del fotografo improvvisato per fare bella figura!

Ragazzi, speriamo non succeda ancora perché qui in zona non siamo attrezzati, ma correre con la neve è veramente stupendo!

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