lunedì 2 marzo 2009

Di corsa sulla Calvana

Sabato mattina, dopo una settimana di lavoro in ufficio (e visto che lavoro a Pontassieve e abito a Prato, circa 600km di strada), cosa farebbe una persona nella media? Dormirebbe... Invece io no!

Mi alzo di buon mattino (alle 7 come al solito in fondo!) per andare a correre e stamani, complice l'avvicinarsi della TAW, devo assolutamente cominciare a fare un po' di corsa in salita. Scelgo di seguire il percorso del 2° allenamento DPAP (http://www.facebook.com/group.php?gid=42608209306#/event.php?eid=44133407963) perché lo conosco ed almeno ho un riferimento. Come spesso mi succede, parto da solo - il compagno di scarpinate è a camminare da un'altra parte.

Mi bardo con borraccia, barrette, scarpe, guanti e tutto il necessario compreso il GPS che... NON SI ACCENDE!!! Attimi di panico: l'avevo appena ricaricato (o almeno così credevo..) e sembra morto. Torno a casa per prendere almeno l'orologio da running ma anche quello ha la batteria a terra (che sia un segno?!?!) e quindi sconsolato decido di andare lo stesso, si farà senza riferimenti cronometrici!

Per fortuna kappadocio è così GENEROSO (grazie, davvero) da prestarmi il suo, quindi finalmente partenza! Da Santa Lucia si passa da Canneto e via su per Valibona. C'è uno splendido sole, temperatura fresca e sentiero asciutto, non si potrebbe chiedere di meglio! Lungo il sentiero le prime difficoltà sono però le rocce, alcune delle quali scivolose (bisogna stare attenti, è sempre inverno e in montagna la notte ghiaccia tutto), e la scarsa abitudine alla corsa in salita. Mi fermo 2-3 volte per camminare velocemente dei brevi tratti e arrivo al primo posto tappa (fattoria didattico naturalistica Biancospini) in 50'. Bevo, mangio, riprendo fiato e riparto!

Dopo altri 5-6 minuti di corsa il più bell'incontro della mattinata: 4 cavalli selvatici a riposo sui prati. Non posso non fermarmi e per fortuna ho con me il cellulare per fare delle foto: ci sono 4 calzini, nuvola bianca, lo stanco (il lallo sdraiato a riposarsi) e il timido (che si nasconde dietro ai rovi). Bellissimo, ne valeva la pena solo per vedere questi fantastici animali a distanza di 2 metri da me. Riparto. Per la strada incontro una coppia di ragazzi che mi incoraggia e nonostante tutto ho ancora fiato per rispondere. Arrivo a "cima Coppi", la croce di Cantragrilli e proseguo dato che adesso comincia la parte piano-discesa e il cronometro mi urge ad accelerare il passo.

Arrivato alla Croce della Retaia, una breve sosta per ammirare il panorama sulla piana e bere un altro po', ormai l'acqua è finita e quindi devo tornare verso la macchina. Inizia una discesa particolarmente impegnativa, sia per la pendenza, sia per il terreno (sentiero stretto e sassoso), sia per la stanchezza accumulata che ovviamente mi porta a mettere male i piedi in appoggio. Fortunatamente, la visita dall'osteopata di venerdì mi ha rimesso in piena forma e supero anche queste difficoltà. Scapicollandomi giù, sorpasso Casa Bastoni e un solitario passeggiatore, mentre ammiro il bosco che sta riprendendosi dal lungo inverno e qualche fattore che inizia a potare i suoi olivi (mi sa che domenica prossima tocca anche a me...).

Arrivo a Santa Lucia in 1h e 58' scarsi, stanco ma moderatamente soddisfatto. L'allenamento ne è valsa la pena, la giornata è stata fantastica, ma sicuramente per fare la TAW alla grande c'è ancora da lavorare nei prossimi 2 mesi!!!

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